pubblicato il 18/05/10


Mi chiedo, ma se l'amore è un'energia così potente come mai non funziona per il genere umano? Cosa sta avvenendo nelle relazioni che finiscono per essere fonte di sofferenza?
Anziché chiedersi che cosa vuol dire amore, facciamo il processo inverso, elaboriamo cosa non è l'amore?
Indifferenza, egoismo, possesso, odio, gelosia, attaccamento, ossessività, attrazione, aspettative, preoccupazioni, pensare male di qualcuno e molto altro...

Che cos'è la relazione? La relazione è la mia abilità di dare e di ricevere, ecco perché quando diciamo mi relaziono con te, ho aperto un conto di dare e ricevere. In questo gioco cosa do e cosa ricevo? Quando gioco con la valuta delle aspettative allora tratto con i desideri, l'ego, l'attaccamento e quanto altro distrugga la mia abilità di dare e ricevere in modo altruistico e puro.
Ecco perché il mio amore e la mia capacità di sperimentare amore sono connessi con la verità, e viene un momento nella vita di tutti quando c'è un crollo, ovvero quando quelle valute appena citate non hanno più il valore che gli attribuivo prima. Se evitiamo di guardare quello che realmente sta avvenendo, incolperemo l'altro. Ma per iniziare un viaggio di guarigione ho bisogno di posizionarmi nella verità.

Oggi vorrei vedere tre aspetti dell'amore, la misericordia, la gentilezza e la compassione.

Esiste questo grande sentimento chiamato misericordia verso il mondo. Ma volevo esplorare la misericordia rivolta a se stessi, cioè l'abilità di essere onesta e trasparente con me e con Dio. Molto spesso nella nostra vita non rimaniamo leali alla nostra stessa verità. Poiché tutti i giorni combiniamo qualcosa - una bugia, una scorrettezza, bariamo in piccole cose e non facciamo una autoverifica - allora è come se venissimo meno alla nostra verità interiore. La somma di questi piccoli errori costituisce nel tempo un fardello e, un giorno, pur non essendo successo niente, mi sentirò male, a disagio, apparentemente senza motivo. E' il risultato di un accumulo. La pesantezza che ne consegue fa si che l'anima non sia in grado di usare il proprio amore né l'amore di Dio.

Per imparare a sviluppare misericordia devo aprire la porta dell'onestà ad un livello molto profondo nel mio cuore. C'è qualcuno in questa stanza che non ha mai detto una bugia? Il livello di verità che Dio ci ricorda è molto alto e l'amore puro può esistere solo a quel livello di qualità, altrimenti l'amore ha sempre un secondo motivo dietro di sé, non è totalmente altruistico. Misericordia non è soltanto cercare di capirmi, ma realizzare ciò che è vero e falso dentro di me, cercare di identificare gli errori e le falsità in modo molto sincero, pentirmene fino al punto in cui non lo ripeterò. Quando facciamo piccoli errori la coscienza rimorde, stiamo ingannando noi stessi, tanto da distruggere la cosa più semplice che potremo fare, cioè amare noi stessi. E se non so amare me stessa, figuriamoci gli altri.
Quando mi prendo il tempo per meditare tutti i giorni, per schiudere il cuore a questa relazione con il Supremo, allora sperimento la sua misericordia nei miei confronti.

È come se in ognuno di noi ci fosse una divinità dormiente, che abbiamo dimenticato. Quando quell'Essere Supremo entra nella nostra vita, Lui parla a quella divinità, ci ricorda chi siamo, e quando ci svegliamo a questo nostro essere divino abbiamo la responsabilità di atteggiarci di conseguenza, per mantenere alta la propria dignità.

Tutto quello che abbiamo costruito nella vita determina oggi il nostro karma. Quello che ho accumulato ad un certo punto mi verrà di fronte perché la coscienza è fatta di verità e bisogna chiudere il conto karmico e, per questo, persone e eventi saranno strumentali.

È utile avere un po' di pentimento ma non il senso di colpa che ci riporta al passato in modo eccessivo. La saggezza ci dice dimentica il passato e la vita ci dice vai avanti, ma dove c'è il senso di colpa è come se non volessimo fare né l'uno né l'altro. Rimaniamo stagnanti in quel contesto utilizzando la valuta del senso di colpa, piuttosto che fronteggiare e fare pace con la nostra coscienza per renderla il nostro migliore amico. Se non facciamo questo diventeremo così abituati alla pesantezza da dimenticarci che possiamo vivere liberi e leggeri.

Sappiamo che una cosa è scorretta ma la fanno tutti e andiamo avanti così, fino al giorno in cui il tutto è troppo e va fronteggiato perché la pesantezza non è la qualità originale dell'anima, non può vivere per sempre. Creare un sistema di auto mantenimento è importante, implica intrattenersi in una sana conversazione con se stessi e con Dio, tutti i giorni, e mantenere un cuore pulito. Allora l'anima avrà l'esperienza di essere abbracciata da quell'Essere, avrà l'esperienza di essere come un bambino amato. Questi sentimenti schiudono il lucchetto del cuore.

La seconda qualità è la gentilezza, una qualità che viene da uno spazio di natura amorevole. Chi è gentile è disponibile ad aiutare, lo fa senza aspettarsi un ritorno, in un modo spesso incognito e silenzioso.
La gentilezza implica la quiete. Nella mia coscienza non c'è il fuoco della passione, versione tsunami. La passione è un'onda di energia che colpisce le persone, forse le conquista, ma non le aiuta a tornare al vero sé, e non le aiuta a rafforzare la loro connessione con il Supremo. E' un aspetto di carisma, molto attraente a distanza, ma potenzialmente letale, distrae portando verso l'altro e lontano dal sé. Siamo così abituati ad essere passionali e travolgenti ma non ci rendiamo conto che in questo modo blocchiamo gli altri.
Gentilezza, quiete e distacco non sono qualità passive. Qualcosa che è gentile è come se abbracciasse tutto quello che sopraggiunge e crea un senso di armonia e cooperazione. E non è mai solo per il sé, ma anche per te. Ti dirà: "tu per primo" e tale anima sarà potenzialmente uno strumento di elevazione per altri.

Ricordo l'esempio di una persona a Oxford, nel centro di ritiri della Brahma Kumaris, dove ho vissuto per dieci anni. Una sera faceva molto freddo e c'era un gruppo di ospiti. Uno dei residenti si è preso la briga di raccogliere tutte le borse dell'acqua calda (una cinquantina), riempirle e metterle in ogni letto. Questa è gentilezza.

Il terzo aspetto è la compassione. È una forza. La gentilezza è un'espressione di amore nelle relazioni, ma la compassione è l'energia che mi guida e mi fa tradurre l'amore in azione. Chiedetemi perché faccio quello che faccio, perché mi alzo presto la mattina, perché ho una giornata molto lunga, perché viaggio, è un profondo sentimento di compassione per i miei fratelli e sorelle, per lo stato di questo mondo che è in una tale sofferenza. Allora sono pronta a contribuire per alleviare questo tipo di sofferenza. Quando si è motivati dalla compassione non ci sono limiti, non dirò faccio solo fino a questo punto, o solo un pezzetto. Uno è disponibile per qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Oggigiorno poiché il nostro cuore è rattrappito non siamo molto disponibili, il cuore non è ancora colmo e ha bisogno di riempirsi, quindi non è libero.

Dadi Janki, la responsabile della BK ha 94 anni ed ha un ritmo impossibile da seguire. La settimana scorsa è arrivata dall'India facendo una sosta di alcuni giorni in Pakistan. In viaggio si è sentita male perché il suo cuore lavora solo al 40% . Eppure lo stesso giorno è andata a Oxford per un seminario, la sera è rientrata a Londra, il mattino dopo ha preso un volo per Manchester, è tornata e il giorno dopo ancora è partita per l'Irlanda. Due giorni dopo ha fatto un'altra città dell'Inghilterra e così via ... questa è la sua normalità. Dadi è la mia insegnante così le ho chiesto: "ma come fai?" e Dadi mi ha risposto: "non senti il pianto e le urla di disperazione delle anime, sei così bloccata nel tuo mondo che non senti la chiamata?" Mi ha colpito perché questo stato di compassione è una risposta ad una grande necessità. Non posso avere compassione se ho ancora interessi personali. È come se le mie orecchie fossero bloccate, impedendomi di udire altro. La compassione apre le orecchie, inizio ad ascoltare il mio cuore e anche la voce del Supremo. Quando coltivo questi profondi buoni auguri nel cuore allora è come se Dio mi dicesse vai là, fai questo, fai l'altro e do alla vita il permesso di usarmi. Così posso rendere possibili cose impossibili.

Chiedetevi, nella vostra vita, cosa vi motiva quando fate qualcosa? È la compassione? È la gentilezza? È la misericordia? Oppure è l'ego?

Il momento in cui ci imbarchiamo in un percorso spirituale abbiamo la responsabilità di finire il nostro ego in modo da diventare uno strumento per l'amore di Dio. E questo amore così puro è l'unico che può rigenerare le relazioni. Non è il mio amore, ma il Suo amore che passa attraverso di me, tanto da sostenere persone e relazioni.
Ad accompagnare l'amore è la leggerezza. Pensate ad una relazione molto pura, non implica pesantezza. Conoscete qualcuno con cui avete un'immediata connessione ma nel momento in cui se ne va non lascia nessun impatto sulla vostra mente? Ovvero non continuate a portate quella persona nella vostra mente con voi? Nel momento è un bellissimo incontro e il momento dopo è un'altra storia. Questa è l'abilità di rimanere leggeri nelle relazioni. Quando le relazioni non sono pure diventiamo pesanti e anziché vivere la nostra vita in connessione con la nostra missione, viviamo la nostra vita sulla base delle reazioni delle persone che abbiamo intorno. Avremo tanta confusione nell'aver perso connessione con la nostra missione di vita.

Ora, cosa possiamo fare per supplire a questa abitudine di un dare e prendere negativo?
Per invertire questo meccanismo devo imparare a prendere da Dio, riempirmi nello yoga (unione) con l'amore del Padre, della Madre, dell'Amico, dell'Insegnante, della Guida, del Compagno.
Dovrei darmi il permesso di sviluppare relazioni di questo calibro, una tale intimità che permette al mio cuore di ricevere tutto ciò che necessita.
L'amore umano ci intrappola, l'amore di Dio ci libera perché non vuole niente in ritorno.
Se ancora mi perdo e fatico mi devo chiedere cosa sta mancando nella mia connessione con l'Anima Suprema (yoga), questo piccolo bambino cosa vuole e necessita e con sincerità devo cercare di supplire e fare uno sforzo specifico.

DOMANDE & RISPOSTE

D: Le cose dette sono belle e veritiere, ma forse in Italia abbiamo difficoltà perché essendo un paese cattolico dove il possesso dell'altro è divinizzato, sono concetti che fanno fatica ad entrare.

R: Lasciare andare l'attaccamento non è stato facile per me, ma a quel tempo mi sono chiesta come potevo usare questa attitudine per attaccarmi a Dio. Se ho proprio il bisogno di attaccarmi invece che andare verso un essere umano prendo Dio come riferimento. Così ho soddisfatto un profondo bisogno in me. Lui purifica questa attitudine e ce la rende pulita.
Ricordo un momento nella mia vita in cui avevo una profonda attrazione per i bambini, e allora un giorno meditando ho pensato che potevo rendere Dio il mio bambino, e per un mese ho fatto questa esperienza profondissima che qualsiasi cosa facevo portavo con me questa energia divina. Anche quando mangiavo stavo attenta perché stavo nutrendo questo bambino. Poi ho realizzato che soddisfaceva il mio desiderio di essere madre. Uno può avere qualsiasi bisogno, semplicemente rendete Dio l'oggetto del vostro bisogno ed così si guarisce.

D: In una relazione di questo genere è escluso un rapporto di tipo sessuale, se un uomo e una donna si amano e vogliono fare una famiglia?

R: Faccio l'esempio dei miei genitori che hanno un reciproco amore intensissimo, sono i migliori amici e hanno un profondo senso di rispetto. Vivono insieme ma non hanno il senso di possessività. Mia madre mi ha confidato che quando ha iniziato a immettere Dio nella relazione, questa è andata migliorando notevolmente. L'attrazione è una modalità fisica che limita la visione a uno, allora l'intera mia vita ruota attorno a uno, ed è a quel livello che subentra l'egoismo. Non vuol dire che non si possa vivere con qualcuno ma cercare di eliminare l'attrazione e la possessività evoca un amore puro. Dove c'è amore vero la fisicità perde un po' il gusto. La sessualità è un'energia fisica, ma quando inizi a gustare un altro livello di energia, molto pulito e alto, naturalmente sviluppi disinteresse e, perché no, è l'altro tipo di energia che ti motiverà di più.

L'anima è l'essenza di amore, pace, purezza e saggezza e quando l'anima vive in questo corpo, vive in un costume che diventa parte della propria identità. Ci sono tre livelli dell'essere: MIO, ME ed IO. A volte penso che il mio sia io e allora il mio centro di gravità ha lasciato lo spirito ed è entrato nel fisico. Allora sarò Gopi che si guarda allo specchio e deve mantenersi ok perché è questa la mia modalità di attrazione verso gli altri. Userò questo corpo per colpire qualcuno e mi disconnetto da altre modalità come la gentilezza e la compassione. Così sarò influenzata e colpita dalla fisicità degli altri, dal loro modo di rapportarsi a me, di vestirsi, di atteggiarsi, tutto mi influenzerà perché sto giocando su quel piano.
Immaginate come questo influenza il modo in cui noi vediamo e percepiamo il mondo: qui inizia la guerra. Per esempio, se fossi arrivata davanti a voi con un volto tutto tirato e serissimo, mettiamo che fosse la mia natura e che non potessi fare altro, voi forse avreste pensato: "che problemi ha questa? Perché mi guarda tutta seria e storta? Ho fatto qualcosa di sbagliato?" E mentre voi pensate questo diventate seri a vostra volta. Mi avreste giudicato sulla base di una fisicità, di una espressione fisica rispondendomi allo stesso modo. E io non capirò perché mi guardate in quel modo, e reagirò a voi e allora direte, visto? Lo sapevo! Ma da dove è iniziato? Questi sono i giochi che vanno avanti tutto il tempo. Devo innanzitutto pulire la mia visione, portandola al di là della dimensione fisica, all'essenza, ed imparare ad intrattenermi con l'anima.

Qualcuno dice che è un grande lavoro!

Dipende tutto da quello che vuoi dalla vita! Perché qualsiasi cosa vuoi, investirai. Se non vuoi non investi ma è sempre una scelta. La trasformazione del sé è una passione. Quando si inizia a capire come l'energia spirituale trasforma le cose, investire diventa quasi divertente realizzando come questa energia ha un impatto nella propria vita. E' eccitante.

Cosa voglio dalla vita? Inizio così. Come voglio vedermi e di cosa ho bisogno per riempirmi, c'è differenza tra volere e necessità. Il mio ego vuole perché la mia immagine egocentrica deve essere mantenuta, ma quello che voglio potrebbe non essere quello di cui necessito.
Se c'è un'emozione che viene sperimentata vuol dire che là dietro c'è un bisogno per cui l'anima piange, identifica quel bisogno e comincia a posizionare le cose nella tua vita per soddisfare quel bisogno. Se provo rabbia so, per esempio, che ho profondamente bisogno di pace e quando identifico questo comincerò a muovere la mia vita intorno a quella pace. Non serve focalizzarmi su come lascio andare la rabbia, perché lasciare andare la rabbia è difficile, ma quando uno identifica la necessità dell'anima sa cosa deve fare. Per andare in una direzione bisogna fare delle scelte e decidere delle cose, ciò richiede coraggio e onestà.

L'onestà smantella i blocchi e Dio ti ascolta in questo processo e ti manderà aiutanti. Opportunità si schiuderanno davanti a te, ma il coraggio è nell'essere onesti.

Perché ci si sente a disagio quando sentiamo aspetti di verità? Perché l'anima sa che il suo tempo è arrivato e se usa quel disagio per riconnettersi con la verità arriverà alla libertà.

L'amore fa due cose, vi mostra il vostro essere più alto, il meglio di voi e toglie le impurità, un po' come la medicina naturale che acutizza il malessere per arrivare alla guarigione. La buona compagnia è importante come un buon ambiente, questo centro è stato creato per fornirvi la possibilità di diventare forti in questo viaggio.
È un viaggio meraviglioso, quando arrivate al punto che non volete nulla da nessuno e siete liberi di gioire della vita, sarete impavidi e allora l'amore che provate dentro e l'amore di Dio vi faranno fare meraviglie.

La pratica della meditazione neutralizza le emozioni e senza questa pratica non si può aprire il lucchetto dell'amore. La meditazione ci insegna come diventare neutri di fronte alla lode e alla diffamazione, neutri di fronte alla vittoria e la sconfitta e quello stato di neutralità è molto potente.
Non importa quanto siete bravi ci sarà sempre qualcuno che proverà a buttarvi giù. Se andate avanti qualcuno vi dirà perché vai avanti? Se andate indietro qualcuno vi dirà perché vai indietro? Se state fermi, perché stai fermo? Se andata a destra, perché vai a destra? ....
La chiarezza e la connessione con l'Anima Suprema sono i più grandi risolutori di problemi.


 

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