La posta di Antonella

ANTONELLA RISPONDE A SARAH

pubblicato il 17/02/10

Domanda di Sarah

Cara Antonella, perchè continuo a creare cose meravigliose nella mia vita e ripetutamente, una volta raggiunte, a distruggerle?
Lo schema si ripete ciclicamente...una volta raggiunto l'obiettivo con l'energia e la determinazione che mi riconosco, automaticamente, come se una parte di me non volesse riconoscere il mio valore ecco sopraggiungere il 'fallimento, una nuova faticosa ricostruzione, un tortuoso cammino per ricomporre i cocci...
Un abbraccio.

Risposta di Antonella

Cara Sarah mi fa piacere sentirti di nuovo.. capisco il tuo iter di creazione/distruzione.
In ognuno di noi coesistono queste due potenzialità. Immagina una situazione sgradevole alla quale posso rispondere in due modi diversi: posso criticare oppure posso attivare un pensiero di comprensione e accettazione. Abbiamo la facoltà di scegliere dove e come dirigere la potente energia della mente. Cosi diventiamo distruttivi, e ci ricade addosso, o costruttivi e ne coglieremo il frutto. Dolcissimo perché il suo seme è l'amore. Molto amaro l'altro perché affonda le radici nell'ego e nella rabbia.

Amarsi e non amarsi è anche una scelta. Pensa come il re della storiella che trovi pubblicata in questa newsletter. Dì a te stessa che vittoria e sconfitta arrivano e vanno ma tu sei l'artefice. Fermati davanti alla sconfitta e sorridi, percepisci la tua presenza. Fagocitati dal fare non sappiamo essere e questo è il nostro male. La paura del successo non è così rara. Ti impedisce di goderlo perché potrebbe scappare e lo farà. Accetta anche questo.

Se vuoi fare un pò di pratica, una sorta di esercizio, prova a pensare che stai solcando le situazioni come una barca e ogni poche ore getta l'ancora sul fondale della tua coscienza e attingi pace. Ripeti a te stessa che sei quella pace e il tuo stato interiore si rafforzerà. Migliorare è un must ma serve energia e questo è spesso ciò che le persone dimenticano. Vogliono guarire ma non si predispongono a farlo. Immagazzina energia che ti rafforza e poi guarda il mondo con occhi di pace. Lo vedrai di colori sempre diversi, e soprattutto l'obiettivo da non dimenticare è la tua indipendenza. Non dipendi da nessuno, sei libera! L'anima scende dalla sua dimensione sottile sola e nuda e così ritornerà. Libera e piena. Nella pienezza c'è vera indipendenza perché la dipendenza che erroneamente pensiamo sia un criterio necessario si attiva solo come meccanismo di bisogno.
Allora forgi delle interdipendenze sane, di convivenza sociale basata sul rispetto e sull'amore vero e non sulle aspettative. Le aspettative portano con se due "colleghi": l'irritazione quando non sono soddisfatte e la scontentezza perché non sono mai veramente soddisfatte!
Quindi piuttosto che lavorare sulla distruttività dettata dalla paura del successo o dalla perdita post successo, è più efficace lavorare sull'accumulare il potere della pace e il potere dell'amore che sono dentro di te. Attingi energia dalla Fonte, colui che è l'Oceano di pace e amore e cullati tra le onde che rafforzano andando in automatico a controbattere il senso di insicurezza che alimenta paure e distruttività.
Ogni tanto prenditi qualche minuto, o anche solo qualche secondo, e pensa quanto generoso è il sole, non vuole niente, non si cura neppure di quanti prendono o meno la sua luce e calore, il sole è di natura splendente e caldo. Allora anche tu, come il sole splendi della tua solarità, con la gioia di essere te stessa. Non pensare a dover far piacere a qualcuno o soddisfare qualcosa perché quello verrà naturalmente, altrimenti il pensiero dipendente ti renderà succube e pertanto distruttiva.
Le relazioni diventano molto sane e durature quando sei stabile nel tuo auto rispetto.

Prova a saltare oltre le barriere che ti sei posta. Puoi farlo.
Credi in te e anche quando tendi a distruggere, ritirati per qualche ora o qualche giorno e dedicati del tempo per rielaborare il tuo stato d'animo. E' la migliore medicina. Ricrea nella tua mente l'immagine ideale di ciò che non ha funzionato. Come potresti gestirlo meglio? Immaginalo, vivilo dentro di te, visualizzalo nella forma ideale da contrapporre a quella difettosa e perdona l'errore. In fondo siamo in un percorso di vita ma nessuno ci ha insegnato a vivere, veramente.

Pensa di essere come un girasole, che gira con il sole, lo guarda sempre e si inebria di luce. Copia il girasole e diventa molto molto spensierata.

Antonella

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