La posta di Antonella

ANTONELLA RISPONDE A FRANCESCO

pubblicato il 24/05/13


Domanda di Francesco

Il potere della tolleranza mette fine alla situazione de quo ?  Oppure la prolunga ? O magari la sbriciola piano piano ? E' un qualcosa che richiede un grande autocontrollo e soprattutto la determinazione di concludere e voltare pagina.
Francesco

Risposta di Antonella

Ciao Francesco, la tolleranza è una grande qualità perché richiede molta forza.
Spesso confusa con la sopportazione, è in realtà molto diversa: quando uno sopporta sta accumulando una reazione non espressa e prima o poi scoppierà, invece quando c’è tolleranza l’atteggiamento è di profonda comprensione dei limiti dell’altro e dei propri.
Tollerare implica dei passaggi che portano questo raggiungimento.
Il primo è quello di saper osservare quello che accade con un po’ di distacco, come se avvenisse al mio corpo, non a me, all’immagine che ho o altri hanno di me, ma non a me, anima. Insomma il distacco che rende possibile un’osservazione meno coinvolta e più obiettiva.
Secondo, la comprensione che chiunque sbagli lo fa perché in quel momento non riesce a fare di meglio. Quando uno sbaglia apprezza molto la comprensione degli altri, spesso è persino terapeutica.
Terzo, la capacità di dare tempo e spazio alle circostanze poco gradevoli per dare loro modo di cambiare. Qua la tolleranza è connessa con la pazienza. E nel caso non cambino avrò comunque elaborato e consolidato uno stato di forza interiore che mi permette di essere più matura e responsabile. 
Perciò, tollerare non prolunga la situazione perché la sto affrontando in modo molto spirituale, direi che sì, la sbriciola per ridurne l’impatto e rendere una montagna come un batuffolo di cotone (detto indiano).
È bene non pensare che siamo sempre noi a tollerare… chi fa il primo passo di solito vince. Forse non in una gara ma sicuramente nella gara con le proprie negatività.
Perciò ti auguro di essere vittorioso e diventare esperto di tolleranza da non conoscerla neppure più. Il massimo raggiungimento è quando non dico: “sto tollerando” , non perché il problema non c’è più, ma perché la percezione del fastidio è cambiata. 
Spero ti sia utile.
Antonella

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