La posta di Antonella

ANTONELLA RISPONDE A MARIA

pubblicato il 02/01/13

Domanda di Maria

Ciao Antonella, mi chiamo Maria e sono ormai diversi anni che ho intrapreso un cammino di ricerca di me stessa, dei miei valori, della spiritualità.
Mi riconosco e mi riconoscono di aver fatto un notevole cambiamento, sono molto più riflessiva, positiva e le persone che sono vicine mi dicono che sono molto solare. Ho raggiunto una grande serenità e grazie alla meditazione, mi sono avvicinata a Dio, mentre fino a qualche tempo fa ero atea. Ho riscoperto la religiosità della vita ed ho il cuore pieno di gioia. Questo grande stato di serenità l'ho raggiunto anche, o così mi sembra, allontanandomi da mio padre che è una persona molto negativa e piena di cattivi pensieri. Una persona molto aggressiva, a livello verbale, e una volta che mi sono ribellata, la sua aggressività è arrivata a livello fisico.
Comunque, a parte questo episodio, la sua aggressività avviene verbalmente ed io, dopo la morte di mia madre, mi sono trovata ad andare a trovarlo quasi ogni giorno, con grande sforzi in quanto lavoro in un'altra città e fino a tarda sera. Questo sacrificio l'avrei fatto molto volentieri, soltanto che ogni volta che andavo ero piena di paura e sentivo che non mi sopportava. Non parlavo di niente in quanto avevo paura di irratarlo. Tutte le volte la stessa storia e quando provano a conversare, ogni argomento era buono per aggredirmi. Era così anche prima della morte di mia madre. Ho provato anche a farlo curare da uno psichiatra ma poi ha gettato via tutte le medicine, dicendo che si sentiva troppo calmo...Ad un'ultima aggressione ho deciso di non andare più da lui, con la tranquillità che ci sarebbe stato mio fratello ad andarlo a trovare.
Dopo essermi allontanata da lui sono stata molto meglio e mi sento più serena. Però ogni tanto sento un piccolo senso di colpa pensando alla vita che conduce, di solitudine, senza un amico (non gli va bene nessuno), in una casa triste che non vuole abbellire (a livello economico sta bene) e che tiene sporca per non pagare una persona che lo aiuti. Anche mia figlia di 18 anni ha paura di lui e non vuole più andare, l'ha sempre offesa.
Mi chiedo: sono stata una vigliacca? è giusto non avere più rapporti con un padre? Mi sembra una cosa grandissima e poi mi fa pena pensando che è triste e solo, anche se si tratta di una sua scelta...Addirittura, quando è solo con la bambina di mio fratello la fa piangere dicendole che non vuole bene al nonno. Dentro di me l'ho perdonato e gli voglio bene, anche se ha trattato molto male tutti noi, a mia madre la maltrattava anche quando stava in fin di vita. La suora che stava all'ospedale mi ha chiamato per dirmi che non sarebbe passata più a trovare mia madre perché aveva paura di lui. Tu cosa ne pensi? Grazie.
 

Risposta di Antonella
  
Cara Maria,
grazie per la tua sincera condivisione, è decisamente una situazione particolare e allo stesso tempo chissà quante volte la paura guida le nostre scelte. 
La paura è un meccanismo interessante perché più la si vive più aumenta, come se si espandesse a macchia d’olio, fino al punto in cui è tale da farmi allontanare, scappare o prorompe in una incontrollabile rabbia.
Questo uomo è il frutto di una cultura di chiusura, di repressione e di ignoranza rispetto ai veri aspetti dello spirito. Cosi il cuore si è chiuso, inaridito e tutti sono potenziali bersagli di un’amarezza interiore non più contenibile. Tanta tristezza alberga in una mente che non conosce amore e non sa neppure da dove iniziare per cambiare.  
Ci sarebbe un modo… ma sei pronta? Vuoi saperlo? 
Prima di dirtelo e tu continuare a leggere, fai un respiro, ripeti a te stessa che per amore della tua dignità non sei più disposta a subire, ma che sei disposta a fare degli esperimenti che ti richiedono un po’ di preparazione. Ti va?
Suppongo di si perché stai cercando una soluzione che protegga te e aiuti lui. E questo è amore. 
Quindi proseguiamo. 
Davanti a chi si esprime con molta negatività e violenza, se rispondi con lo stesso tono, fai dei danni emotivi e karmici. Se rispondi scappando non risolvi niente ma proverai frustrazione e un senso di sconfitta.
Hai tante risorse perché non le ho usi? Hai poteri spirituali, valori, qualità e virtù che compongono la nostra natura innata. Dove sono? In quale cassetto? Quello che ha davanti una scritta in piccolo: “Distacco amorevole”. E la prima carta che quel cassetto contiene (il primo passo che suggerisce) è: “ sii un osservatore distaccato”.
Non per essere passiva ma per mettere uno spazio tra te e la sua reazione.
In quello spazio elabori la tua prossima azione. Questa è la fase importante. Tu sei tu e puoi decidere, e incido DECIDERE, di essere gioiosa, allegra e non influenzabile. Immagina se alle sue provocazioni tu rispondessi come se chi parla fosse un attore che ha quel copione e tu hai il tuo.. sorridi, sii leggera come se le sue parole non fossero frecce che feriscono ma SOS che ti danno dei segnali. Leggi i segnali.
Afferra quei segnali, non rispondere dalla sfera dell’ego, cioè dalla superficie, ma rispondi dalla tua essenza, cioè con l’energia della gioia e dell’amore.

Spesso attribuiscono questo tipo di atteggiamento ai santi! Ma se per anni hai fatto tanti sacrifici sei un pò una “santa” o no? Ora diventa “santa” in modo più creativo ed elabora un’azione che non risponda alla sua energia negativa ma che promuova la tua energia positiva. Una delle due vince.
L’augurio è che sia la tua a vincere.
Sei vittoriosa… ce l’hai nel tuo DNA dell’anima.

L’ego ci fa fare figuracce… ci fa dire e agire in modo superficiale e reattivo. Per questo stiamo male. Se tu fossi quell’ego allora saresti ok, avresti fatto per quello che sei! Ma non è così e lo sai. Sei un essere con tante qualità e poteri interiori, usali. Non per evitare ma per affrontare ben equipaggiata.
Se affronti senza le armi delle tue qualità ne esci con tante ferite, come lo sarebbe un soldato poco equipaggiato. Ora equipaggiati e torna sul campo, con il giusto atteggiamento. Guarda oltre il suo comportamento e allora udirai un appello che non ti può generare paura ma infinita dolcezza. Cosi infatti conoscerai anche te, non sei paura, sei amore.

Esprimi e parla di quello che vuoi, come se tu dovessi intrattenere un bambino arrabbiato, con dolcezza ma forza, non sottomettere le tua energia alla sua. Ridi e sorridi, fai esattamente quello che vuoi e la paura della sua reazione si scioglierà. Altrimenti sarà la tua paura a dettare il risultato e non la tua forza. Ma tu sei forte, giusto? E poiché lo sei perché hai paura di chi non lo è?

Non fare l’aquila che si adatta al pollaio. Fai l’aquila che torna a volare nel cielo della propria autostima e indipendenza emotiva. Coltiva questa coscienza. Medita prima di andare, medita e rafforzati per vari giorni e quando sei pronta, niente di fermerà.

Tanti auguri di Buon Anno, il 2013 è l’anno del tuo successo.
Antonella

Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui

http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm


Commenti

Icona utente Maria il 09/08/13
Ciao Antonella, ti scrivo questo messaggio per ringraziarti dell'incoraggiamento e forza che mi hai trasmesso nel messaggio di risposta alla mia difficoltà nel gestire la relazione con mio padre. Ho meditato tanto e gli ho mandato amore come mi hai suggerito, ho voluto fare l'aquila e sono tornata a volare nel cielo della mia autostima e indipendenza emotiva. Ho trovato la forza di riavvicinarlo senza ansia e paura e l'amore che gli ho mandato e gli sto dando hanno placato la sua rabbia. Da bambina non mi ha mai fatto una carezza o dato un bacio. Ora, tutte le sere, quando passo a trovarlo, mi da un bacio. Grazie, Antonella.

Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di controllo

FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Iscriviti alla Newsletter

Privacy Policy      Cookie Policy