pubblicato il 23/09/12


Domanda di Monica

Cara Antonella,mi chiamo Monica, sto vivendo da molti anni una relazione, anzi un legame, con un uomo che ho amato tanto in passato ma che ora non amo più. Ho provato molte volte a lasciarlo ma non ci sono mai riuscita perché lui riusciva sempre a farmi cambiare idea, lui mi ama molto e mi accetta così come sono, ma io credo che ci sia tanta abitudine ormai oltre all'affetto in questo rapporto/non rapporto... Mi sento in gabbia, una gabbia dorata ma pur sempre una gabbia. E ho bisogno di provare a volare via... Cosa devo fare? Grazie.

Risposta di Antonella

Cara Monica
voglio innanzitutto complimentarmi con te per la tua maturità e buon senso, per la tua pazienza e rispetto. Spero che tu sia anche consapevole di questo.

Penso che in questo tempo storico viviamo in tante gabbie d'oro.
Alcuni pensano di essere in paradiso perché toccano il cielo delle illusioni... altri abbinano la felicità alle cose che hanno, ma tutto può finire da un momento all'altro, vita inclusa.
Altri ancora pensano di coltivare emozioni e sempre più emozioni e le chiamano "vita", ma sono dipendenti da esse come da una droga. Pochi e sempre troppo pochi capiscono il valore della propria esistenza. Abbiamo disimparato ciò che è vero e abbiamo imparato quello che ci tiene felicemente o comodamente in gabbie d'oro.

Ogni tanto realizziamo che sono gabbie e saltiamo fuori, ma solo per entrare .....in altre gabbie!

Ritengo che se proprio non ti senti felice nella relazione che vivi, allora volare è un atto di coraggio, ma è utile se vai in profondità e verifichi le motivazioni e quello che realmente cerchi.

E prima di quello un piccolo esercizio...

Hai provato a guardare tuo marito con occhi nuovi?
Sarebbe un marito nuovo!
Delle volte non vediamo neppure il cambiamento di chi abbiamo intorno e pensiamo di conoscere l'altro ma conosciamo solo l'immagine che abbiamo nella nostra mente.. e l'altro è diverso.

E ancora prima, hai provato a guardare te stessa e costruire una consapevolezza più profonda delle tue qualità?
Perché finché non le scopri, apprezzi ed usi, rimangono un tesoro nascosto. Come quelli delle fiabe, dei film intrattenenti dove tesori antichi giacciono su fondali e luoghi remoti raggiungibili solo con mappe criptate.
La mappa del cuore è nascosta. Le emozioni ti allontano e ti fanno credere che la gioia è fuori, dipende da altri. Ma non è cosi.

Recentemente una lezione di una grande insegnante diceva: guarda te stesso e poi in alto, poi ancora te stessa e poi in alto (per tre volte) e solo dopo guarda fuori e allora vedrai ciò che non avevi notato prima, forse dettagli che ti erano sfuggiti ma che completano il quadro di conoscenza. Tasselli che ti fanno apprezzare quello che hai.

Non so quanto sono stata soddisfacente con questa risposta, forse volevi una spinta per fare il salto, e in effetti vorrei avertela data ma non per saltare fuori dalla gabbia fisica ma fuori dalla gabbia della mente. Perché la libertà è un dono che nasce e cresce nella mente.

Quindi prova a vedere chi hai accanto con occhi nuovi e la libertà prenderà forma in te come amore vero e poi si svilupperà in ali grandi tanto quanto tu saprai aprire la tua mente ad un altro orizzonte.
Antonella

Domanda di Antonio

Ciao mi chiamo Antonio B, vorrei tanto imparare a meditare, ma non ci riesco, pensieri, rumori, posizioni dolenti, mi distraggono... eppure sento il bisogno di imparare per poter cambiare il mio carattere e ridurre i miei difetti. mi piace molto la tua rubrica e tutta raja yoga. Mi aiuteresti con qualche semplice consiglio? Saluti Antonio B.

Risposta di Antonella

Caro Antonio
mi fa piacere che la meditazione sia per te un modo per cambiare carattere.. hai capito un bel segreto!
Quando ci fermiamo, di solito, nella normalità di tutti i giorni, i tanti pensieri connessi con le cose da fare e le persone che abbiamo intorno sono una vera a propria "invasione" per la nostra mente.
Non ci lasciano in pace!
Ci potremmo chiedere perché. Perché un buon business man si porta il lavoro a casa anche se non vuole, e chi ha litigato si porta la scena davanti agli occhi e la rivive ogni pochi minuti?
Perché ricordiamo quello che dovremmo dimenticare e dimentichiamo quello che potremmo ricordare?
Il meccanismo tramite il quale ci facciamo male da soli è interessante.
Qualcuno ci ha trattato sgarbatamente per un minuto e noi lo ripetiamo per ore, giorni e forse anni! Quindi la mente è proprio birichina. Abbiamo aspettative molto alte dal genere umano perché nel profondo sappiamo che siamo esseri di bontà, con una dignità che ci contraddistingue e che però ogni tanto non è espressa.
Cosi la mente ha preso l'abitudine a pensare tanto e male, a giudicare e distrarsi, a vagare e produrre pensieri inutili in grande quantità.

A causa di questo, quando ci sediamo per un meritato relax, questo non avviene. E se la mente è di corsa, il corpo ne risente e la salute si compromette.

Perciò la prima fase è lasciar passare i pensieri come se fossero nubi nel cielo della mente e, appena possibile, immettere un pensiero scelto e ben selezionato. Posso trarlo da letture, conferenze che riascolto o cd di meditazione.

Questo genere di pensieri allenano la mente a concentrarsi, addestrandola ad andare nella direzione che tu scegli. Tu il creatore dei pensieri e la mentre è il tuo reparto produttivo. La pratica di renderà sempre di più abile in questo, come succede ad un buono sportivo che si allena regolarmente.
La differenza è che non ti muovi dalla tua posizione fisica, ma la mente viaggia, elabora e ricostruisce una nuova esperienza che ti avvicina al tuo mondo interiore.

Quindi ogni mattina scegli un pensiero speciale e per tutto il giorno prova a tornare a quel pensiero, come se fosse un ritornello o un mantra. Questo è un semplice inizio per guidare la mente e iniziare a meditare.

Un saluto dal cuore
Antonella

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Commenti

Icona utente italo il 17/07/13
Ciao Antonella, da poco ho iniziato a seguirti, a leggerti, non so come sono capitato qui !? Cercavo aiuto... e sento di averlo trovato; sento che ciò che "trasmetti" è ...nutrimento per me, ne avevo proprio bisogno! Grazie! Per domande specifiche non sono ancora pronto, ce l'avrei una che mi assilla, ma non trovo le parole giuste per ora, perciò mi nutro leggendoti fino a quando la domanda non nasce spontanea. Intanto sono contento di averTi incrociata e ancora grazie di cuore. Luglio 2013 Un caro saluto Italo

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