Recensione Articoli

Bisogno o mancanza?

pubblicato il 08/10/16

Aruna Ladva

Concorderete con me che c’è una grande differenza tra un bisogno ed una mancanza.
Una persona che è consapevole di avere una necessità da realizzare e si impegna a realizzarla, sa essere fiduciosa, consapevole e conosce il proprio scopo. Una persona a cui manchi qualcosa molto spesso sarà dipendente e farà affidamento sugli altri per ricevere approvazione e conferme.
I neonati e i bambini sono bisognosi, ma c’è una ragione perché lo siano. Sono giovani e senza esperienza. Sono completamente vulnerabili, dipendenti dai genitori e dagli adulti per il loro benessere e la loro crescita. I poveri e i senzatetto sono bisognosi per altre ragioni.
Ma, quali scusanti hanno gli adulti che sono capaci di crearsi una vita con le proprie mani?

Come mai ci ritroviamo ad essere tanto bisognosi nelle relazioni?
Che cosa significa essere bisognosi? E’ una costante necessità di approvazione da parte degli altri per ciò che facciamo e per chi siamo. E in questo senso è una forma di richiesta di attenzione dagli altri, anche se non sarebbe il caso. La persona bisognosa, spesso ‘porterà via’ agli altri pace e salute, con una sfilza di richieste non necessarie, deplorevoli seccature o descrizioni esagerate dei propri malanni.

Le persone bisognose faranno sempre confronti con gli altri. In campo relazionale si mettono sempre al primo posto senza tener conto delle necessità degli altri. Il bisogno di primeggiare va oltre il rispetto per le persone care. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia che vede la persona dipendente mettersi all’ultimo posto a causa di una grande mancanza di auto rispetto e del timore dell’opinione altrui. Non si sentono abbastanza capaci di essere in prima fila.

In entrambi i casi la radice è comunque la stessa: l’ego!

In questo modo le relazioni diventano opprimenti perché ciascuno cerca di compiacere la persona dipendente.
Apprezzare gli altri e avere un senso di interdipendenza (non di dipendenza), va bene. Essere attaccati e appiccicati crea solamente conflitti e scompiglio nelle relazioni. A nessuno piace trovarsi alla mercé di una persona insicura e piena di richieste.

La dipendenza è un modello di comportamento che molto probabilmente ha avuto origine molto presto. Forse i genitori e gli insegnanti non ci hanno dato l’attenzione di cui avevamo bisogno. Forse gli amici erano troppo selettivi nelle loro scelte e noi ne venivamo esclusi.
La dipendenza nasce da uno stato di insicurezza e potrebbe essere dovuta a molte ragioni. Basti dire che se soffriamo di dipendenza è necessario andare all’origine. Solo noi possiamo essere veramente onesti con noi stessi.

Quando si è pieni e contenti, non si ha bisogno di nulla. Metti, per esempio, che sei appena stato a un pranzo e che ti hanno servito cinque portate. Successivamente qualcuno ti offre una deliziosa fetta di torta alla panna. Ti sentiresti così sazio da doverla rifiutare, anche se fosse la tua torta preferita. Allo stesso modo quando io anima sono piena, vale a dire che conosco e prendo atto del mio vero valore, quando sono totalmente consapevole di che cosa sono fatta, poi non ho bisogno di niente da nessun altro.
E’ necessaria una nuova prospettiva

Dimenticare una cosa è come non averla. Quando dimentichiamo di avere una torcia o un pacchetto di fazzolettini nella borsa, è come non averli. Allo stesso modo ci siamo dimenticati che ciò di cui abbiamo bisogno ce l’abbiamo già dentro di noi. Se cerchiamo pace, amore e rispetto, stanno proprio qui…dentro…devi solo fermarti e GUARDARE. Proprio come se ti fermassi per guardare nella tua borsa!
Cibo e bevande sono cose fisiche di cui il corpo ha costantemente bisogno. Tuttavia dobbiamo sempre confidare che il nostro karma sia tale da esserne sempre forniti. In termini non materiali, dobbiamo renderci conto che io anima, posseggo già tutto ciò di cui ho bisogno, proprio qui dentro di me!

Una volta che mi sarò rifornita delle qualità e dei poteri dell’anima, il bisogno è colmato. Rabbia, avidità, attaccamento, ego e lussuria, sono dovuti al fatto che non ho trovato me stessa. Mi sto ancora cercando fuori di me. In questo modo come si fa a non ammettere che siamo noi ad aver abbandonato noi stessi? Abbiamo lasciato il nostro regno (interiore) alla ricerca di quello di qualcun altro, nel quale crediamo di trovare di più! Ma è una illusione. Quando facciamo affidamento sugli altri perché ci soddisfino, esauriamo loro e la relazione e non ci sentiremo mai completi e pieni.

E’ Ora…di riconoscere il nostro valore e di sapere che i nostri bisogni sono già soddisfatti!

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