pubblicato il 07/04/12

Leggi sempre quello che è stampato in piccolo” si è soliti dire in riferimento a mutui, contratti e importanti transazioni commerciali. Ora lo si dice per le scatole di cereali, minestre in scatola e succhi di frutta. Ce ne stiamo nei supermercati scrutando le etichette, cercando di decifrare strani codici seguiti da numeri, ed esaminiamo se le cose sono ‘poli’ o ‘mono’ o ‘senza’ Quando Linus rifiutò di mangiare il sandwich al burro di arachidi e Lucy gli chiese perché, lui la guardò orripilato e disse: ”Guarda l’etichetta sul barattolo. Questa roba è piena di ingredienti!”

Gli esperti di alimentazione hanno molte risposte. Dicono che non dovremmo mangiare i latticini. Causano muco. Essere vegani va bene, ma attenzione alle melanzane disidratate. Hanno la stessa struttura cellulare di una cellula cancerogena. I pomodori? Fanno parte della famiglia della belladonna velenosa. Segui la dieta Pritikin e mangerai granaglie prima di mezzogiorno. Sii macrobiotico e non mangerai quasi niente per tutto il giorno. “Mangia soprattutto frutta, ma cuocila sempre”, si dice. Tranne, naturalmente, quelli che dicono: “Mangia soprattutto frutta, ma non cuocerla mai, in nessun caso”:
E non è solo il cibo ad essere pieno di pericoli. Anche le bibite sono altrettanto complicate. La cioccolata calda è bandita, dopo tutto, è fatta con il latte. Il caffè? Potresti chiamarlo meglio ‘arsenico’ Il te è ancora peggio del caffè perché non solo contiene caffeina, ma anche acido tannico. Le bibite analcoliche non hanno acido tannico, ma anch’esse hanno caffeina. Inoltre contengono zucchero, tranne quello dietetico e sono tutte mini fabbriche di prodotti chimici in cerca di uno stomaco da inquinare. La spremuta dovrebbe essere fatta e subito consumata o non ha alcun valore nutritivo e, per carità, non bere null’altro. Naturalmente c’è sempre l’acqua, ma quella che esce dal rubinetto è piena di cose velenose e quella che sgorga dalle sorgenti –chi lo sa che cosa c’è nel suolo di questi tempi! C’è sempre l’acqua minerale, ma poi i minerali non ti fanno veramente bene. Ascolta tutto questo e finirai col vivere di acqua distillata e mele cadute a terra per il vento e non sono troppo sicura delle mele.

Poi c’è la questione ‘vegetariana’, un argomento che ha causato molte lunghe discussioni con gli amici. Per quanto riguarda me, quando mia figlia era piccola e avevamo appena cantato “Mary aveva un agnellino” e poi c’erano braciole per cena, mi si bloccava la testa e non mi passava. Ma…se dico che io non mangio niente che pensi, o che sia cosciente, sorgono enormi dibattiti circa le carote che piangono quando le tagli, e domande del tipo “ Come fai a dimostrare che un pesce pensa?”. Per risolvere la questione, dico solo che non mangio niente che abbia una faccia. Indipendentemente dalle vostre scelte alimentari o opinioni su tutti le questioni, nonostante i fatti e i numeri, le speculazioni e le investigazioni, qualcosa di molto importante di solito viene tralasciato.

Il cibo alimenta più del solo stomaco e nutre più del solo corpo. Il cibo ristora anche il cuore. Quante mamme offrono un biscotto e un abbraccio, quando il bambino cade? Quando il cibo viene offerto con gesto amorevole, ha il potere di calmare un bambino che piange. Anche quando diventiamo adulti, permane il potere consolatorio. In molte culture, quando qualcuno è in lutto, è tradizione che i vicini e gli amici portino a casa del cibo. Oltre a evitare di interrompere la veglia per cucinare, questo significa; “Ti voglio bene…Sono qui…La vita continua”:

Anche i festeggiamenti spesso ruotano intorno al cibo. Invitiamo le persone a mangiare insieme come segno di amicizia, e festeggiamo i compleanni con una torta. E cosa c’è di più simpatico, affettuoso e amichevole di preparare un dolce per le persone a cui vogliamo bene?

Certo, i dolci e i biscotti comprati al supermercato, o i cibi congelati e roba in scatola fanno risparmiare un sacco di tempo. Non c’è da leggere ricette né da trascorrere più tempo in cucina o da rigovernare dopo. Ma non si possono preparare con attenzione, con amore, e non riempiranno mai la cucina con i buoni profumi della cura e della amorevolezza culinaria Non si possono servire ancora caldi dal forno né si possono preparare e infornare con i bambini.

Ma nel cibo preparato in casa c’è molto più del sapore e del profumo. Persino di più del gesto della condivisione. Per quanto sia vero che ‘Siamo ciò che mangiamo’,è persino più vero che ‘Siamo ciò che pensiamo’, perché la mente umana è una cosa potente. Pochissimi oggigiorno metterebbero in dubbio che le nostre menti emettono vibrazioni costantemente e che queste vibrazioni influenzano il mondo in cui viviamo. Sembra che sia qualcosa che la gente abbia sempre percepito a livello istintivo.

Ricordo che quando ero bambina sentii di nascosto mia mamma che parlava di un litigio e dell’atmosfera che aveva lasciato. ”Si poteva tagliare l’aria con il coltello”, diceva. Ciò rimase impresso nella mia mente di bambina con incredibile realismo.. Potevo quasi vedere quell’aria…densa e quasi appiccicosa. Sarebbe difficile attraversare quest’aria, pensavo, e sarebbe impossibile. correre o .scappare. Per molto tempo, ogni volta che c’era una baruffa, guardavo l’aria, cercando di vedere veramente com’era l’aria nella stanza, ma crescendo, capii che cosa mia mamma volesse dire.

Al tempo degli hippies felici e dei figli dei fiori, si diceva: ‘Buone vibrazioni, amico ”, oppure ‘pesanti’. Se ne coglieva pienamente il senso. Un’atmosfera piena di antagonismi, di gelosia o di rabbia è pesante e crea una sensazione di poterla quasi tagliare con un coltello. Tutti conosciamo queste cose. Ci sono innumerevoli pubblicazioni sull’uso dei pensieri giusti per crearsi la propria vita, per cambiare in ciò che si vuole diventare. Tutti concordano che i pensieri sono potenti. E’ risaputo che i nostri stati d’animo possono influenzare l’atmosfera. E se il modo in cui pensiamo influenza le vibrazioni, influenza anche il modo in cui cuciniamo. Ogni giorno abbiamo a che fare con vibrazioni che non possiamo vedere e tuttavia avvertiamo completamente. Molte di queste vibrazioni percorrono distanze incredibili e vengono colte così chiaramente e con tanta forza da giungere come immagini e suoni, abbastanza chiari da essere visti da chiunque. L’unica ragione per cui non guardiamo la televisione con un po’ di distacco, l’unica ragione per cui non la guardiamo con scetticismo, è perché ci siamo abituati.

Basta toccare un pulsante e arriva la luce, e non ci mettiamo a perdere tempo per considerare se sembri impossibile. In verità, se dipendesse dalla nostra credenza, probabilmente staremmo ancora vivendo al buio. Ad alcuni miracoli ci siamo abituati e altri sono semplicemente ancora nuovi per noi. Quando cuciniamo, la nostra mente lavora, la mente fa questo sempre, che lo vogliamo o meno. E’ questo che la nostra mente fa. Quando mescoliamo e impastiamo e mettiamo in forno, noi pensiamo e il pensare crea vibrazioni, che lo vogliamo o meno, perché è questo che fanno i pensieri. Se pensiamo positivamente, le nostre vibrazioni sono di felicità e pace e questo influenza il cibo, perciò influenzeranno anche le persone che lo mangeranno. A parte nei luoghi dove la sopravvivenza è così difficile che il cibo è appena sufficiente a tenere insieme il corpo e l’anima, la condivisione del cibo è sempre stata parte di momenti particolarmente significativi…pietre miliari della vita: il pranzo di nozze, la festa per il battesimo, la festa per il funerale, la festa comunitaria del ringraziamento che commemora un’antica condivisione di cibo tra due culture. Persino la parola ‘pausa’ significa amicizia e pace. I momenti profondamente spirituali usano il cibo come riti di passaggio, sia ad occidente, dove Cristo e i suoi discepoli condivisero l’Ultima Cema, che ad oriente dove ai fedeli viene dato il cibo che è stato offerto nei templi, o cucinato nel ricordo di Dio.

I pensieri sono potenti e le vibrazioni create da ciò che pensiamo influenzano la Vita. Se i nostri pensieri sono pieni di negatività, se cuciniamo quando siamo arrabbiati o contrariati, corriamo il rischio, come nei vecchi racconti, di far metaforicamente ‘impazzire la salsa’. Cucinate con cura, cucinate con amore e sappiate che questo è l’unico miracolo sul quale avete il controllo…un miracolo che potete produrre voi.

Sta a noi offrire questo miracolo, come un dono, alle persone che mangiano ciò che cuciniamo. Sta a noi offrire loro cibo che porta pace e amore e calore e persino un pochino di magia. Non dobbiamo mai dimenticare che nelle migliori ricette, l’amore è l’ingrediente segreto.


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