"Nella parola coraggio è insita la radice "cor" di cuore. Si diventa coraggiosi per amore come per nient'altro.
Sulla bilancia delle virtù, il coraggio è la controparte positiva della tolleranza: insieme creano uno stato di equilibrio. Ogni qualità, se eccessiva, diventa un difetto. Quindi chi pecca di eccessivo coraggio, diventa prepotente o invadente, ma quando è bilanciato con la tolleranza, il coraggio acquisisce la sua forma ideale.
Ogni valore è una forma vincente, ma solo se usata al momento e nel modo giusto.
Un guerriero spirituale è colui che non inveisce mai contro nessuno, ma combatte contro la parte negativa della propria personalità. Niente può far più danno dei propri difetti. Sono quelli che creano il presupposto di disagi futuri, di sfortuna e di sofferenza fisiche e mentali. Egli vede la vittoria oltre ciò che è visibile e tangibile. La vede nella sua dignità, la assapora nella sua onestà e coerenza. Si flette nella misura in cui il coraggio è grande, si inchina con la sua stessa nobiltà di quando si erge, si ferma quando andare avanti sarebbe solo reagire a circostanze predestinate, si rafforza nel comprendere che tutto è solo un esame di vita al quale dare la risposta giusta.
Egli diventa coraggioso nella consapevolezza che il suo ruolo, su questa terra, è creare e non distruggere, è amare e non odiare: è Vivere."
Tratto da "Canto di Libertà" di Antonella Ferrari Il coraggio è parte di un mazzo di carte della Brahma Kumaris - link |
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