Recensione Eventi

Dalla paura al coraggio

pubblicato il 13/02/13


con Nick Christianson (GB)

Bologna – Giornata intensiva di Seminario 6 dicembre 2013

La paura si aggrappa a noi, tanto da avere un effetto su tutti gli organi del corpo, così come la rabbia. A volte è la nostra mente a creare paura, non la situazione esterna, altre volte invece siamo ispirati da un tale coraggio da rompere il muro della paura.

Ricordo una ragazza che voleva venire al centro al mattino presto per la lezione, ma fuori da casa sua a quell’ora c’erano gruppi di cani randagi, signori delle strade fintanto che gli umani non si svegliavano. Lei temeva i cani , ma tanto era il desiderio di frequentare il centro da far si che, con il cuore in gola, passò tra essi e loro si azzittirono rimanendo innoqui.

Questo per dire che la paura si può affrontare. Le situazioni avvertono l’odore della paura, obbediscono all’odore della paura ma, allo stesso modo, avvertono anche l’odore del coraggio.

“Quale sono le paure più comuni?”

La paura di sbagliare, della morte, della malattia, della sofferenza, di non essere all’altezza, del giudizio, della solitudine, della crisi, della violenza, di non essere amati o .. di essere amati! Insomma una lunga lista.

LA PAURA DELLA MORTE - Questa Università offre una spiegazione molto bella di nascita e morte.  Ricordo una signora che ci frequentava e scoprì di avere un tumore. Ricoverata in un hospice, sono andato a trovarla un giorno.  Di solito le persone si chiedevano “perchè proprio a me! Che ingiusta la vita…!” Ma quando giunsi di fronte a lei, il suo volto brillava, non parlò della malattia, ma mi chiese come stavano gli altri, come va al centro ecc..”. Fui io a riportarla alla sua condizione fisica chiedendole come procedeva la malattia e mi rispose: “Lui aiuta..e poi non vedo l’ora di prendere un corpo nuovo ! “.

Di recente ho letto un articolo di un prete che parlava della reincarnazione. Nella Bibbia si cita questo, quando i discepoli chiesero a Giovanni Battista se era Elia ad esempio. Anche nel vecchio testamento ci sono riferimenti sulla reincarnazione nelle visioni di   Ezechiele. La grande ruota del tempo, che girava per la grazia di Dio e altre più piccole che rappresentavano le nostre reincarnazioni.

La base della reincarnazione proviene dalla comprensione che anima e corpo sono due energie distinte. Io anima sono una luce al centro della fronte, costante mentre il corpo cambia. Di vita in vita cambiamo nome, luogo ecc… ma la luce che io sono non cambia.

Ci sono molti filmati oggigiorno che parlano della morte clinica e delle realizzazioni conseguenti a tali esperienze.

LA PAURA DEL FALLIMENTO - Personalmente ho imparato come non  visualizzare il fallimento sostituendolo con visualizzazioni positive. È un’attitudine che mi evita di progettare un fallimento nel futuro. Se l’attitudine è ottimistica, ricorderò le volte in cui ho avuto successo e lo visualizzerò ancora per il futuro.

Uno psicologo raccontò che per un certo periodo aveva osservato attentamente la figlia, poichè  notava quanto fosse stressata a volte, Il suo viso mostrava sofferenza. Poi un giorno notò il volto della figlia brillare mentre raccontava quanto si fosse divertita con gli amici. Allora in quella occasione le chiese: “ma come, ieri eri disperata e biasimavi il mondo e oggi ….” E lei rispose:  “ma io ieri non lo ricordo..!” L’attitudine di malinconia parte dal ricordo di cose brutte. Mentre un’attitudine positiva, gioiosa ricorderà solo cose gioiose.  E’ l’attitudine che dà inizio al tutto. Ovunque tu vuoi focalizzarti è realmente ciò di cui capirai il valore.

LA PAURA DELLA FELICITA’ - C’era un ragazzo che assistette il padre mentre furiosamente rimproverava la madre. Provò ad intervenire per placare la situazione, ma il padre forte e duro lo afferrò al collo minacciandolo di ucciderlo. Oggi quel ragazzo è un uomo, che ha difficoltà a parlare e non si permette di essere felice. Negli ultimi 6 anni è migliorato ma ci sono ancora difficoltà.  La paura della felicità ha bisogno di cura, amore, comprensione da chi è intorno e necessita anche di un aiuto da figure professionali, poiché generalmente porta ad una depressione clinica. Uno psichiatra afferma che mezz’ora di camminata veloce alla luce del sole, può aiutare molto. Meglio ancora se  la si fa in compagnia di un amico conversando positivamente,  questo aiuta la chimica del cervello. Successivamente , è bene dedicarsi ad una attività gradita che coinvolga socialmente.

LA PAURA DELLA SOLITUDINE - La paura di essere soli significa avere paura del futuro. Nel presente devo imparare a donare: tempo, virtù, supporto, buoni sentimenti ecc.. Questo è chiamato buon karma e il boomerang lanciato oggi tornerà indietro. Vale la pena capire la legge del karma dove, presto o tardi, qualsiasi cosa io faccia mi ritornerà. Buone azioni creano la mia fortuna per il futuro come le cattive azioni creano una sottile e inconscia paura del ritorno karmico connesso. La buona notizia è che, quando la Connessione con l’Energia Suprema è chiara e di qualità, questi conti vengono in parte dissolti.

LA PAURA DEL COLLASSO FINANZIARIO - Ricordo un uomo disperato perché senza lavoro quando cominciò le lezioni di meditazione Raja Yoga. Il suo stato mentale cambiò in positivo e speranzoso. Dopo poco tempo trovò lavoro. In altre parole, lo stato mentale può cambiare le situazioni. Magari possiamo non crederci, ma in effetti è il nostro stato mentale a creare le circostanze.  

LA PAURA DELLA VIOLENZA - Se dinnanzi a voi c’è una scena di violenza che vi spaventa, potrebbe apparirvi strano ma, avere in quel momento buoni auguri vi salva e vi aiuta.

LA PAURA DELL’AMORE.. DI AMARE E ESSERE AMATI - Sicuramente tale paura deriva da qualcosa accaduto nell’infanzia. Ed è importante risalire all’origine. La meditazione può aiutare molto.

Coraggio e impavidità hanno una profonda connessione con la verità. Più vivo la verità, meno è la paura e il coraggio aumenta.  La paura molto spesso è il risultato di “spazzatura” che portiamo dentro di noi. Con la meditazione si possono eliminare questi pesi e sentirsi più leggeri.

Esercizio:

Immaginate due scatole:

una scatola delle cose positive, bella colorata, decorata come preferite

la seconda di colore grigio, dove mettere le cose negative.

Ora suddividete i ricordi nelle rispettive scatole e alla fine bruciate la scatola grigia. 

Fate questa meditazione alla fine di ogni giornata.

La meditazione è un tale strumento meraviglioso per acquisire coraggio. Ricordo un insegnante in una scuola media in una zona critica della città. Gli alunni erano grandi e tosti, ragazzi difficili da gestire. Allora l’insegnate decise di farli meditare, e gli fece praticare questo ad ogni lezione. Un giorno disse loro che  per mancanza di tempo non si riusciva a meditare… beh..si rivoltarono!

I 5  passi per alleviare la tensione…

  • ·         Rilassate il corpo
  • ·         Chiedetevi : chi dona pace al corpo?
  • ·         Pensate: Sono una stella di luce sulla fronte … sono un essere di luce…. di pace
  • ·         Osservatevi dentro .. osservate i pensieri,
  • ·         Rilassatevi e poi andate ancora più in profondità.

Le tante esperienze di vita ci hanno ricoperto di strati come una cipolla. Ma vogliamo andare al cuore della cipolla, al nucleo del sé e là osservare l’amore, la pace, la felicità e la vostra saggezza innata.

Nick intervista Silvia Marco e Raffaele

Domanda: Potete raccontare un’esperienza di paura e il coraggio come l’avete  affrontata?

Silvia -  “Ricordo un attacco di panico a Jesolo davanti al pubblico in una serata di beneficenza..  Ora l’ho superato grazie all’amore per la conoscenza di questa scuola e la necessità di insegnanti. Sono felice di averlo superato…”.

Marco -  “ la paura vissuta tra le onde giganti dell’Oceano Pacifico in Messico, travolto da forti correnti e sott’acqua. Pensavo di non farcela a risalire. Con l’aiuto provvidenziale di un ragazzo riuscì a ritornare a galla e seguendo i suoi consigli, affrontai l’onda successiva decidendo con coraggio il ritorno a riva. Fu una bella prova!”

Raffaele - “il più grande coraggio è stato quello di guardarmi dentro accettando e constatando quanta arroganza e poca autostima c’era in me..”


2° domanda:
“Che consiglio dareste per superare la paura?”

Silvia - “andare oltre i limiti essendo spirituali e con il distacco diventare un buon attore che recita la sua parte.”

Marco - “affrontare il nostro mondo interiore, rendendolo visibile, perchè anche la paura ha un’altra faccia, basta osservarla.”

Raffaele -  “buttarsi in avanti, procedere senza farsi frenare e non tornando indietro. Amando questa grande commedia,  perché tutto è perfetto per la mia crescita”

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