Recensione Eventi

Dall’arroganza all’umiltà

pubblicato il 06/01/17

Antonella Ferrari

Arrogante deriva da “ARROGARE” termine latino che letteralmente significa “domandare al popolo” ma era usato per indicare chi si attribuiva o richiedeva qualcosa di cui non aveva nessun diritto. Per esempio, Tarquinio il Superbo, l’ultimo re di Roma, uccise il re Servio Tullio e con la violenza si “arrogò il diritto di condannare o assolvere a suo piacimento, di mandare in esilio chiunque non gli garbasse, di confiscare beni a chi desiderava.
In greco, invece, l’arroganza era detta “Hybris”. Ovidio racconta che la giovane Aracne, abile nel tessere, con tracotanza affermava che la dea Atena avesse imparato l’arte da lei; Atena adirata la trasformò in un ragno condannandola a tessere dalla bocca per l’arroganza dimostrata.
Atteggiamenti…

L’arrogante non ammette repliche, appare egoista, sprezzante e cultore dell’apparenza. Crede di sapere tutto e pertanto non fa domande, tira frettolosamente le conclusioni e lascia poco spazio agli altri a causa della sua invidia. Crede di essere parte di una minoranza di “giusti”, quasi di un club di privilegiati. Ha bisogno di sentire questo e pertanto discrimina e ti fa sentire discriminato.
Pensa che questa sia la sua forza! Essendo privo di empatia non riesce a immedesimarsi negli altri, così finisce per avere una scarsa capacità relazionale, una profonda insicurezza e tanta solitudine.

L’arrogante non ha l’abitudine a ringraziare perché ringraziare significa riconoscere il valore dell’altro e questo potrebbe intaccare la sua immagine e persino farlo sembrare dipendente dal dono di qualcun altro. L’arrogante non è mai riconoscente.
Se hai intorno qualcuno di arrogante..

Gli arroganti parlano sempre di loro stessi e perdono la pazienza o si infastidiscono se l’attenzione si sposta su qualcun altro. Sii paziente! In fondo imparare la pazienza è un bel guadagno!
Evita i commenti non graditi, sono molto attaccati alla loro immagine. Non mettere in dubbio la loro intelligenza o abilità varie, sono vendicativi e non dimenticano l’offesa per anni! Non usare il criterio occhio per occhio, dente per dente. Il rispetto e l’amore sono sempre molto più efficaci, sapendo che al di là della loro violenza, la tua etica è la non violenza. Gli arroganti sono utili per rendere gli altri molto esperti di virtù.

L’arrogante si ostina a voler controllare tutto e tutti – pur essendo una missione impossibile. Non è portato a riflettere su stesso e analizzarsi, vuole ignorare le sue imperfezioni. Il mondo non gira intorno a loro, pur loro credendo questo, e prima o poi il prezzo della sofferenza è alto. Abbi misericordia.

L’arrogante spesso tende anche a darsi dei meriti che in realtà appartengono ad altri. Sii generoso. Il tuo merito tornerà in altre forme, più grandi e più potenti, perché avrai investito nel tempo e sperimentato pazienza e benevolenza nel frattempo.

Non giudicare negativamente gli arroganti o scivolerai al loro stesso livello. Spesso indossano questa maschera perché devono nascondere i propri punti deboli e le proprie paure. C’è molta sofferenza dietro e spesso di vecchia data. Non permettergli comunque di prevaricarti e prendi le distanze. Nota ciò che veramente hanno di buono in loro e offri loro delle lodi per quello che davvero meritano. In altre parole, sii benevolo

Gli arroganti proteggono sempre due cose: la loro immagine e la loro centralità nell’universo. Se ritengono che qualcuno sta cercando di intaccare una di queste di cose, possono facilmente odiare e non dipende da te, si tratta di qualcosa ancora più forte di loro. Lascia perdere, non investire due pensieri di troppo.

Se per caso tu fossi arrogante, cronicamente o saltuariamente…
Usa l’ostilità che incontri per essere più sincero con te stesso. L’arrogante considera il suo orgoglio appropriato, ma se veramente vuoi cambiare, sostituisci quell’orgoglio con la forza dell’umiltà. La pratica è intensa, lunga ma meravigliosa. C’è immenso beneficio nell’interrompere la sceneggiata di superiorità.
Gli altri non la vedono ma tu sai che una grande vulnerabilità ti caratterizza, quella che vuoi nascondere. Pratica di chiedere scusa e non dare scuse. È una sana medicina.

Apprezza anche i piccoli gesti. Avvicinati al cuore delle persone apprezzandole.
Cosi comincia a ricrearsi uno stato di umiltà. L’umiltà riappare all’orizzonte e, interessante, la sua presenza genera gioia. L’umiltà sa come lasciare andare e cosi crea spazio nella propria mente affinché sia sempre più creativa, chiara e pulita.

Umile non vuol dire inchinarsi ma tutti si inchinano a chi conosce l’umiltà e la esprime amando tutti. L’umiltà infatti è amore sincero, bontà così sentita da essere toccante.

Quando l’arrogante smetterà di voler esser al centro dell’attenzione e userà le sue incredibili potenzialità per servire gli altri, con amore e rispetto, allora sarà in automatico al centro, ma senza saperlo e senza volerlo. Da quel centro l’umile percepisce la forza della vita, quella che non giace nel prendere ma nel dare.

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