pubblicato il 11/12/14


Aruna Ladva

Hai mai notato che ci sono persone che sembrano trovare difetti in ogni cosa?
Esci con qualcuno, gli offri un caffè, ma la tazzina non è abbastanza grande (o abbastanza piccola), oppure le sedie intorno al tavolo dovrebbero essere blu piuttosto che verdi, oppure i fiori sul tavolo non sono  freschi! Alcuni hanno l’abitudine di criticare e fare commenti su quasi tutto.

Che cosa ci vuole ad essere positivi e vedere il lato più luminoso della vita?

Nessuno se la sente di trascorrere una giornata con una persona critica. Se ti è capitato, sai già come ci si sente. Quando qualcuno continua a trovare difetti in te, o negli oggetti attorno a te, o nel modo in cui vivi la tua vita, alla fine senti di voler scappare da questa persona il più rapidamente possibile. Fare commenti su quello che le persone posseggono o sulle circostanze è quasi come parlar male delle persone stesse.

Le critiche sono espressioni di disapprovazione e vengono sempre dopo un giudizio. Sembra quasi che la nostra vita necessiti di una ‘revisione comportamentale’ e che, in tal caso abbiamo fallito…almeno dal punto di vista dell’osservatore! Il fatto è che una critica parla più di chi la fa che di chi la riceve.

Di solito i critici sono critici sulla maggior parte delle cose e delle persone, perché in genere si tratta di persone infelici che vogliono condividere la propria insoddisfazione con qualcun altro. Purtroppo le loro critiche  non cambieranno il mondo né le altre persone, e perciò non saranno mai felici.

I critici hanno tempo e possibilità di esternare la propria ‘vocazione’, ma i consigli non richiesti, specialmente quando vengono dati con un’aria di superiorità, non vengono mai digeriti bene. Sapere che cosa dire, quando e a chi, è un’arte. Ma se abbiamo la tendenza ad essere critici (e chi non lo è ogni tanto?), allora la lezione che veramente abbiamo bisogno di imparare è come essere felici con  noi stessi.

La nostra natura non è centrata su ciò che è triste o negativo. Focalizzarsi sui difetti di un bambino non lo farà mai diventare ‘qualcuno’. Invece, egli ricercherà sempre l’approvazione di adulti o coetanei anche quando si troverà sulla sedia a dondolo perché così ha imparato a misurare il ‘successo’.

L’anima fiorisce quando c’è amore, accettazione e apprezzamento. E’ molto più bello ricevere un complimento che ricevere una critica. Prendi i compleanni, ad esempio, il giorno in cui la tua cassetta della posta è piena zeppa di auguri da tutto il mondo.

Come ti senti?

Prenditi qualche momento ogni tanto giusto per notare la bontà nelle persone e in tutto ciò che ti circonda  in un dato momento. Il critico trova sempre qualcosa di cui lamentarsi in qualsiasi situazione, ma si tratta semplicemente di un punto di vista che deriva da un atteggiamento negativo sedimentato da molto tempo, che può essere cambiato.

Anche se vedi che qualcosa o qualcuno ha bisogno di essere migliorato e può trarne un beneficio, cerca solo di accettare la situazione o la persona in quel momento…di fare un commento più tardi se è necessario…ma in quel momento controlla le tue emozioni, cercando solo di espandere il tuo livello di tolleranza e di aumentare il tuo grado di accettazione.
E’ proprio questo gesto che potrà far sì che l’altro ricerchi un’indicazione su come migliorare o sollecitare un commento. Inoltre ti sentirai meglio per aver mantenuto una visione positiva. Scoprirai che le tue relazioni miglioreranno in maniera sorprendente.

Un’altra parte importante di questo esercizio consiste nel padroneggiare l’abilità di frenare la mente e le labbra per un po’, specialmente quando vorrei intromettermi o reagire. Se la mia mente è come un cane sciolto che abbaia e morde qualsiasi cosa gli passi davanti, ciò significa che non ho presa sulla mia mente o sulla mia lingua.

Imparare a rimanere positivi è un allenamento a cui dobbiamo sottoporre la nostra mente se vogliamo sopravvivere e non farci stressare e imbrattare dalla vita. Per esempio, vedi un albero spoglio e pensi che è brutto, ma sposta i tuoi pensieri su quanto sia meraviglioso che quest’albero stia ancora lì e apprezzane invece la maestosità. Qualcuno non ti fa tatto esattamente il regalo che volevi, ma almeno ha avuto il pensiero. Oppure puoi avere una controversia con un collega di lavoro, ma, in definitiva, TU sei perfetto? Che male ci sarebbe ad essere cooperativi piuttosto che critici?

Il migliore antidoto alle critiche è trattare noi stessi con più gentilezza e mostrare più apprezzamento e gratitudine verso le persone e le cose che ci circondano. Quando mi sento interiormente contento, allora non farò caso alle piccole cose attorno a me che diversamente  mi darebbero fastidio. E se mi sento contento di me, sarà meno probabile che mi sentirò colpito dalle critiche degli altri. Piuttosto invierò loro pensieri positivi e buoni auspici, perché sono ciò di cui essi hanno bisogno!

E’ Ora…di cambiare la tua mentalità e assumere una visione positiva. Essere critici è distruttivo e improduttivo, quindi, per il tuo bene e quello degli altri…è fondamentale non esserlo!

Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi di meditazione, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui:
http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm



Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di controllo

FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Iscriviti alla Newsletter

Privacy Policy      Cookie Policy