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Fare di una Montagna un Sassolino

pubblicato il 26/10/13


Aruna Ladva

Molti hanno l’abitudine di fare di un sassolino una montagna. A questi piace amplificare le cose dando loro più peso del necessario e farli più grandi della vita.
Ma questo atteggiamento e questa visione ci sono veramente di aiuto? Quante volte ci siamo trovati agitati per situazioni minime che non avevano affatto tutta quella importanza?

Se uno ha una visione iperbolica, quasi sempre gonfierà le cose in maniera abnorme.

Tutto diventa esagerato e se non c’è esagerazione non c’è eccitazione o scarico di adrenalina! E’ come vivere di fantasia o in una storia di avventure o eroismo e fare un dramma di ogni cosa!

Un’altra ragione che rende le cose più grandi di quello che sono in realtà è la paura. Una recente inchiesta ha dimostrato che il 94% delle nostre paure è immaginaria, in altri termini ha pochissima attinenza con la realtà. Oltre ad avere paura noi, creiamo paura anche negli altri. Paura ed ansia possono solamente creare lo stesso genere di emozione. Ma ci rendiamo conto che quando la nostra immaginazione se ne vola in certi reami, diventiamo anche creatori della nostra realtà poiché attraiamo sottilmente quelle situazioni (solitamente negative) verso di noi?

Infatti è facile immergersi in una situazione amplificata: si riceve molta attenzione esagerando questioni insignificanti ed è per questo che per alcuni diventa quasi una dipendenza. Ma sono solo le ‘piccole menti’ che fanno grandi le cose piccole. Per contrasto, rendere semplici le cose difficili è un’arte; ci vuole maturità, saggezza e un certo livello di auto-disciplina. ‘Minimizzare le cose grandi’ è di solito segno di una persona che riesce a gestire se stessa e perciò è in grado di gestire le situazioni che la circondano. Quando diventiamo ‘più grandi’ in questo senso, sappiamo anche affrontare meglio queste situazioni perché diventiamo superiori o ‘più grandi’ della situazione stessa.

L’anima si sente libera quando lascia andare vecchi atteggiamenti, preconcetti, vecchie ferite e rancori del passato. Se non lo facciamo, esse confluiscono e inquinano ogni azione che abbiamo in animo di realizzare.

Molto spesso ci focalizziamo sul negativo, cerchiamo qualcuno da rimproverare, o qualche difetto in qualcosa o qualcuno. Se ci amplifichiamo in questo modo, non stiamo aiutando noi stessi. Se riusciamo ad accettare il momento per quello che è senza riportare in esso ricordi passati e paure per il futuro, allora diventa molto più facile mettere un punto.

Quale che sia la ragione per la quale tendiamo ad esagerare, sia essa panico, paura o solo un desiderio di drammatizzare, dobbiamo renderci conto che in quel momento è l’Ego che prevale. Non possiamo essere padroni di una situazione se siamo in balìa di emozioni esplosive.

Se siamo calmi, controllati e in pace, se siamo rilassati e centrati, allora, invece di gettare altra benzina sul fuoco possiamo spruzzare acqua fresca su una situazione. Noi rimaniamo stabili e quelli che ci circondano si sentono sicuri e protetti.

In un solo secondo possiamo indulgere in una scalata di pensieri dove ad un pensiero ne segue un altro e un altro e ancora un altro… oppure, possiamo decidere di tirare i freni e dare un alt allo spreco di pensieri, tempo ed energia. Sii essenziale. Impara a mettere un punto. Solo un semplice punto, non un punto di domanda che è ben più difficile da scrivere. 

E’ tempo…di smettere di fare delle montagne dai sassolini e di imparare a mettere un punto. Prima di accingerti ad amplificare, domandati se è necessario farlo, oppure sia meglio risparmiare tempo, energia e rispetto per se stessi. Quando al contrario riduciamo una montagna ad un sassolino, siamo noi a diventare più grandi!

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