Aruna Ladva

Il numero dei fraintendimenti, degli infortuni e dei conflitti che hanno luogo a causa  dell’incessante traffico di pensieri è strabiliante. Per esempio. Succede una cosa semplice ed ogni parte usa la sua immaginazione, costruisce la propria interpretazione e poi ci fantastica sopra. Poi, si aggiunge qualche dettaglio piccante e gli si dà una piccola spinta. Risultato: una situazione lineare è diventata una saga complicata!
 
Certo è che pensare troppo è diventata una epidemia dei nostri giorni. Non solo facciamo di un’inezia una montagna, ma la trasformiamo anche  in un vulcano! Ogni minima cosa può diventare causa di grande arrabbiature. A causa delle  nostre menti che lavorano fino allo sfinimento, tutto diventa un grosso problema e cominciamo a chiederci perché, che cosa, come? Talvolta possiamo essere così presi dai dettagli da fargli occupare tutta la scena. Finiamo per diventare sospettosi, dubbiosi, irritati oppure offesi. Ci preoccupiamo, agonizziamo, andiamo in panico.

Quanto surplus di pensiero diamo ad un evento persino prima che si verifichi e anche dopo? E’ proprio necessario che tutto venga esagerato e abbellito dall’energia del nostro pensiero? Non è possibile mantenere le cose semplici, senza complicazioni, con meno pensieri e più essenziali?  Non sarà perché siamo  abituati all’idea di impegnare risorse eccessive in ogni area incluso il capitale dei nostri pensieri? Perché sprechiamo senza necessità la nostra preziosa energia?

Quando ci lasciamo andare alla nostra immaginazione, le possibilità sono infinite. Potremmo persino affogare in una palude di pensieri sprecati e negativi. Quando la mente è troppo attiva, è difficile da controllare. Un po’ come una macchina spinta ad altissima velocità . E’ difficile da fermare, e può facilmente capotare. Imparare a non pensare troppo farà per la nostra salute più di qualsiasi altra cosa. Rallentare i pensieri, pensare pochi pensieri e più calmi, darà maggiore vitalità alle nostre cellule.

Cerca di non fantasticare troppo sulle situazioni, rendendole più grandi di quelle che sono. Ogni cosa è così com’è – accettala. Per esempio se qualcuno non è venuto alla tua festa come aveva promesso, non rimanerne sorpreso, non domandarti perché non è venuto non rimuginare che non gli sei simpatico ecc. Il modo di percepire gli eventi è tutto nella tua testa. Puoi analizzare tutto ciò che vuoi, ma alla fine stai solo sprecando il tuo tempo e ti stai procurando sofferenza. Piuttosto, sii gentile con te rimanendo positivo e nel rispetto di te stesso.

Pensando molto, possiamo certamente rendere una storia più colorita e piccante, ma il problema è che il tempo ne rivelerà il finale amaro! Ci renderemo conto che tutti i nostri pensieri riguardo all’altra persona o ad un fatto erano tutto frutto della nostra immaginazione e che erano i nostri pensieri contorti a rendere tutto così brutto! Ma allora potrebbe essere troppo tardi perché potremmo perdere una buona amicizia.

Inoltre possiamo anche diventare il nostro peggior nemico, quando si tratta di fare cambiamenti positivi. Pensando troppo, possiamo facilmente perdere la spinta iniziale. Una volta che il pensiero arriva, mettilo in pratica! Realizzalo. Più indugi sul pensiero di se dovresti fare una cosa o no, perderai tutta la forza motivazionale.

La meditazione Raja Yoga insegna che possiamo letteralmente fermare i nostri pensieri. Tuttavia, di sicuro possiamo esercitarci a rallentarli e a metterli in pausa, proprio come ci si ferma al semaforo. Allo stesso modo, organizzati un programma quotidiano in cui ti fermi per qualche minuto ogni tanto per controllare il traffico dei tuoi pensieri! Quanto sono veloci? E sei tu a controllare la situazione che ti sta davanti o è lei a controllare te?

E’ Ora… di fermare il traffico dei tuoi pensieri. Accettali. Lasciali andare. Non procurarti sofferenza pensando troppo. Sii gentile con te stesso e dona alla storia un lieto fine!

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Commenti

francesco il 06/01/16

mi piace molto la vostra logica di vivere le tensione dei nostri giorni . complimenti

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