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Guarisci il tuo punto debole

pubblicato il 07/02/21


Aruna Ladva

Il mitico eroe greco Achille era ritenuto immortale. Vinse molte grandi battaglie nella guerra di Troia, ma fu sconfitto a causa di un punto di vulnerabilità: il suo tallone. Era stata fatta una profezia che Achille sarebbe morto giovane, e perciò sua madre Teti immerse il suo piccolo nel fiume Stige al fine di renderlo immortale. Lo sostenne per il tallone sinistro, e perciò questa zona non toccò l’acqua.  Pertanto fu ucciso sul campo di battaglia dal suo nemico Paride, grazie a una freccia ben mirata al tallone, l’unica sua parte che non era immortale. 

Per quanto possente fosse Achille, egli fu comunque abbattuto da un piccolissimo difetto. Alla stessa maniera, ciascuno di noi ha un punto debole nell’anima, il nostro tallone di Achille personale che un giorno potrebbe portarci alla sconfitta.
 
Ognuno, in una forma o in un’altra, reca in sé una traccia di tutti i vizi – rabbia, avidità, attaccamento, ego, lussuria – nell’anima. Possiamo essere riluttanti ad ammetterlo, o possiamo persino non vederli, ma sono lì, e ad un dato momento possono essere causa del nostro crollo.
Di solito ne abbiamo uno di ‘prevalente’. Ci sarà un vizio predominante che diventa causa dell’insorgenza degli altri. Potremmo persino mettere in atto quella tendenza in opposizione alla nostra volontà cosciente, un po’ come un ospite indesiderato che fa i suoi comodi in casa nostra e detta le regole della casa.

Alcuni credono che se non urlano o non alzano la voce, significa che non c’è rabbia in loro, eppure la rabbia ha molti tentacoli che controllano la nostra vita e disturbano la nostra pace. Fare confronti, irritarsi o seccarsi, paragonarsi agli altri, nutrire gelosia e criticare sono tutti germogli della rabbia.

La rabbia furiosa è ovvia e brutta, ma alla rabbia nascosta manca solo una lettera perché si trasformi in danno (in inglese: anger = rabbia, danger = pericolo/danno) e può fare molto male agli altri e a noi stessi. Ma, usata nel modo giusto, questa energia passionale può far realizzare grandi cose. Abbiamo bisogno di rigirarla in modo da farla diventare una forza e non il nostro tallone di Achille.

Ma forse il nostro tallone di Achille è l’attaccamento. Quando siamo eccessivamente attaccati a persone, cose e luoghi, ciò ci causerà inevitabilmente una sofferenza a un dato momento. E’ molto facile confondere l’attaccamento con l’amore. Quando si ama non dovrebbe esserci sofferenza. L’attaccamento non è amore, è egoismo, e alla base dell’attaccamento c’è la paura di perdere. Ci attacchiamo alle persone e alle cose per sentirci sicuri, tuttavia esse ci danno solo un falso senso di sicurezza. La nostra capacità di amare, quando viene usata in maniera sbagliata ci rende deboli, può diventare sentimentalismo ed emotività, invece se padroneggiamo questa grande forza che è l’amore, essa può diventare così positiva da risanare e cambiare il mondo.

Egoismo, avidità e lussuria non sono da meno. Questi dominano la nostra vita a tal punto che vediamo tutto attraverso le lenti di queste tendenze che colorano la nostra prospettiva e giudizio.
Molte volte crediamo che se c’è un vizio che ci sta causando una devastazione nella nostra vita, allora dobbiamo cambiare il nostro comportamento. Possiamo cercare di non arrabbiarci, possiamo reprimere la nostra avidità, ma è molto difficile da fare. Invece abbiamo bisogno di un antidoto: dobbiamo renderci conto che la radice della nostra rabbia deriva dalla mancanza di pace nella nostra anima. L’avidità, ad esempio, deriva dal sentirci insoddisfatti a livello di anima.

E’ a questo punto che la meditazione ed una profonda connessione con la Sorgente di tutti i poteri – l’Onnipotente, è la vera risposta al vuoto nell’anima.
 
Quando riconosciamo di appartenere veramente a Colui che è l’Oceano di Pace, l’Oceano di Amore, allora ci sentiamo pieni, e i vizi si smorzeranno automaticamente per aprire le porte alle virtù – amore, pace, purezza, potere e verità.
Se non cerchiamo di scoprire, capire e rimuovere il nostro tallone di Achille dell’anima, non guariremo mai… rimarremo sempre vulnerabili alle forze negative, che troveranno il modo di abbatterci. Non saremo in grado di trovare appagamento, felicità o armonia durevoli nelle nostre relazioni.
In un’altra versione della storia di Achille, nell’Iliade, si dice che fosse stato l’orgoglio la causa della sua sconfitta. Assicurati che non sia anche la tua.

E’ Ora… di scoprire e rimuovere il nostro tallone di Achille, immergendoci completamente nell’Oceano di Pace, Amore, Purezza, Verità, la Sorgente di tutti i Poteri e tornare a sentire il nostro Sé Vero e Immortale.

 

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