pubblicato il 22/03/10

L'ego ha a che fare con quello che noi pensiamo e crediamo di essere.
Molte sono le congetture mentali che esistono solo per un periodo limitato, possono esistere oggi e non più domani. Pertanto non possono costituire una coscienza illimitata.
Ad esempio, quando qualcuno va in pensione entra in una notevole crisi di identità (non sempre..). Se il mio valore e il mio prestigio sono legati ad un ruolo, domani, quando andrò in pensione non ci saranno più! Quante volte succede di vedere persone forti, che improvvisamente diventano fragili, quasi perse, rattristate da una dimensione che gli appare vuota. Tristezza e depressione sono causate da quell'ego che si nutriva del ruolo. Purtroppo tutto ciò vuol dire che ho passato la vita nella falsità, convinta di..., credendo che...., e niente di tutto quello era vero per me e allora dove ho vissuto? Nelle convinzioni!

Mi ricordo il dirigente di una grande azienda, che continuava a dire che i dipendenti avevano problemi di comunicazione tanto da aver coinvolto dei consulenti per aiutare i dipendenti ad aprirsi. I consulenti, ben presto, si resero conto che il problema non erano i collaboratori, ma il dirigente stesso che non si era posto minimente il problema! Questo tipo di cecità è ciò che caratterizza il nostro percorso di allontanamento dalla verità. La verità è semplice, pulita ed eterna, è sempre stata in noi e man mano che ci allontaniamo diventiamo affetti da profonda amnesia. Non è una colpa! E ci tengo a sottolinearlo molto, non è una colpa. Ecco perché il senso di colpa è nutrito dall'ego e non ci aiuta a crescere, anzi ci fossilizza, ci tira giù come se fossimo nelle sabbie mobili.

Chi è egoista avrà un duplice mantra: "voglio,voglio... dammi, dammi...", vorrà accumulare il più possibile. Chi è egocentrico pensa di essere l'unico capace... farà fatica a delegare, quindi sarà spesso esausto. Non è facile collaborare con un egocentrico che deve mettere gli altri ai bordi per stare al centro, fa fatica a collaborare, se non con chi lo loda, adula o rende importante.

Invece chi si concentra eccessivamente sugli altri, ad esempio una madre che vive totalmente dedicata ai figli o al marito, oppure qualcuno che si dedica totalmente al lavoro, rientrano nella serie di persone che sono dipendenti dall'apprezzamento altrui.
Essere apprezzati è una bella cosa, e altrettanto lo è essere dediti ad un compito o causa, ma se entra nell'eccesso del "sottomesso" diventa un contratto con la delusione.
Finirà per covare rabbia o scoraggiamento, e la mancanza di auto stima andrà scavando una fossa di profonda insicurezza.

Quello che noi realmente siamo è quello che si trova in quel puntino, in quell'essenza, quella è la verità eterna, che sia pace, gioia, amore, felicità, sono eternamente presenti in ognuno di noi, poi però quando ci allontaniamo ce ne dimentichiamo e cerchiamo fuori quello che abbiamo dimenticato avere dentro.

Molto connesso all'ego è il concetto dell'amore, perché l'ego è anche il modo sbagliato di amare se stessi. Così come ogni vizio, l'attaccamento è il modo sbagliato di amare gli altri, l'avidità è il modo sbagliato di amare le cose, per cui l'ego è il modo sbagliato di amare se stessi. Il tentativo è di amarsi, ma l'identificazione con il corpo mi devia e questo è un grosso auto-inganno che ha un costo, come tutto. Il prezzo è la superficialità, l'essere vulnerabili e permalosi, dipendenti e aggressivi, a seconda delle circostanze. Hai qualcuno di questi sintomi?
L'ego ha due facciate, la superiorità e l'inferiorità. Chi è affetto dal complesso di inferiorità si denigra, si butta giù ed è sottomesso, si vede piccolo e incapace, non all'altezza. Può cadere in una sindrome molto deleteria che è la sindrome della vittima. Chi invece è affetto dal complesso di superiorità pensa che tutti gli sia concesso e dovuto. Vede il mondo dall'alto e discrimina volentieri. In ambedue i casi non c'è verità. Chi siamo realmente? La realtà vera e profonda è poi la stessa di ognuno, ci vedremo tutti uguali, l'uguaglianza non può esistere all'esterno, il nostro stesso corpo, la natura ci rivela che siamo diversi. L'anima ha tantissime tendenze diverse per fortuna, pensate a che barba se fossimo tutti come te o come me! Bello che ci sia questa grande diversità, così grande che non ne esistono due uguali, però abbiamo una cosa in comune, i componenti dell'essenza. Poi li amalgamiamo diversamente, li esprimiamo in percentuali diverse. È come un pittore, ha la stessa tavolozza di colori base ma non farà mai lo stesso dipinto pur copiandolo. Il suo modo di amalgamare i colori lo distinguerà come unico. Così l'anima umana è unica pur avendo identici ingredienti spirituali: amore, gioia, pace, verità e purezza (ovvero un senso di integrità e pulizia interiore).

Su questa base posso dire: "io sono un'anima pacifica ... felice .. io sono un'anima vera ..." e questo sono i parametri che immetto nella mia mente che mi permettono di concentrarmi diversamente e centrarmi. Ne abbiamo bisogno perché siamo tutti (chi più chi meno) portatori di antiche ferite (se profonde sono dei trauma emotivi).

L'ego traumatizza, noi stessi e gli altri perché è una forma di violenza. Ogni violenza, anche la più piccola lascia una ferita, o un trauma se la ferita è aperta sempre di nuovo e non ha modo di guarire. Per compensare questo, e non ho bisogno di sapere come, quando e perché, è utile ripetere che sono un'anima felice, forte e pacifica. Tutto ciò lavora come un grosso antidoto contro l'ego, perché se sono felice non voglio niente, non chiedo niente, io sono e questo è il grande mantra: IO SONO.

Ego significa mancanza di autostima, e quindi spesso un atteggiamento poco controllato e irrazionale. Più c'è ego più c'è critica distruttiva.

Se voglio lavorare sull'ego, devo imparare non resistere, a lasciar andare.
La non resistenza equivale ad accettazione, questo è un grosso strumento per sciogliere l'ego.
Dove c'è resistenza c'è attaccamento e dove c'è attaccamento c'è ego. Nel momento in cui non resisto, lascio andare: mi sto liberando non solo dai condizionamenti, dagli attaccamenti ma dal mio stesso ego.

Ma l'ego è un'armatura che protegge la parte fragile e ignara e pertanto non possiamo eliminare l'ego fino a quando non siamo pronti e l'essere pronto è un percorso. Quell'armatura andrà riducendo il suo spessore fin quando non sarò talmente forte da non averne più bisogno.
Non è possibile diventare umili domani! Così come per tutti i vizi, nessuno dei nostri difetti è trasformabile in un giorno anche se a volte le persone arrivano con un tale entusiasmo che pensano di cambiare in una settimana! Quando puliamo la superficie, da sotto emergono altri limiti, meno ovvi e più remoti, ma strato dopo strato, eliminiamo la ruggine.

Le sue espressioni più grossolane sono ad esempio la prepotenza, la gelosia, competere e danneggiare quindi qualcuno. Mentre espressioni meno ovvie sono dettate da pensieri tipo: "io ho ragione ... io sono capace .. ma è giusto così! Infliggono principalmente dolore a loro stessi.

L'umiltà non esiste senza dei valori che la sostengono, l'umiltà è un prodotto, un'espressione. La pace invece è una qualità originale, un seme. Se voglio essere umile devo praticare tutta una serie di cose che reggono questa grande virtù.
È importante chiedersi quali sono i miei valori portanti, un po' come le mura di una casa, che reggono la mia personalità?

L'anima ha 36 virtù principali e nel grande calderone delle virtù, alcuni valori guidano le nostre scelte, diventano dei pilastri, ci vengono in mente più facilmente e fanno capo a quelle che sono le qualità originali dell'anima.
Ad esempio, il rispetto è un'espressione di amore e lo rendo un principio di vita. Se sgarro a quel principio mi sento a disagio e in disarmonia e tale segnale mi indica che dovrei tornare a quel principio per essere soddisfatta.

Facciamo un gioco.
A. Scegli un oggetto qualsiasi......
B. la rosa.
A. Cosa ti ricorda la rosa?
B. Il profumo
A. Cosa ti ricorda il profumo?
B. Un'atmosfera serena.
A. Che cosa ti ricorda un'atmosfera serena?
B. Un giardino.
A. Che cosa ti ricorda il giardino?
B. L'infanzia.
A. Che cosa ti ricorda l'infanzia?
B. L'amore.

Siamo partiti da un oggetto e siamo arrivati ad un valore, da una cosa materiale ad una cosa immateriale. Chi vuole una grande macchina, o un vestito firmato, in realtà vuole rispetto.
Non esistono persone senza valori, ma viviamo in una dimensione sociale in cui è facile cadere in questa trappola. Poi la sofferenza è tale che cercherà di tornare indietro, all'essenza, all'orgine. L'anima deve sempre e comunque tornare alla verità, questa è una legge divina.

L'innocenza e la dolcezza come ingredienti dell'umiltà.
Sempre di più aumenta la consapevolezza dei danni ambientali causati dall'inquinamento ma quello più grosso è nella mente e l'ego è un grosso sponsor.


RIFLESSIONE PERSONALE

Ritorno ad uno stato di quiete interiore... il corpo è rilassato ...
la mia mente è silenziosa,
e se emergono molti pensieri, parlo alla mia mente
e gli ricordo che questo momento è dedicato a me
Percepisco questa mia identità di pura energia, ciò che io realmente sono
e per qualche istante lo ripeto nella mente ...
io sono energia ....
lo ripeto più volte
....io sono energia
lo ripeto silenziosamente dentro
questo mi evoca uno stato interiore di pace
e quando sono nella pace mi sento forte ... sicura...
c'è una vera sicurezza dentro che ritorna
una sicurezza mi fa sentire all'altezza e protetta
...a mio agio ....serena ....
vicina a me stessa ... vicina alle mie qualità innate
sono in grado di dare a me stessa per poi dare

Questo è lo stato che ricreo dentro ... uno stato di forza
e da questa posizione interiore.. mi chiedo:
"c'è qualcosa di solito, nella mia vita di cui ho paura?"
Mantengo questa posizione distaccata di anima pacifica e silenziosa,
e comincio a scrivere cosa mi genera un senso di paura...
se non c'è niente scriverò: non ho paura di niente.

L'anima è profondamente coraggiosa e se mi viene in mente una scena di cui normalmente ho paura la guardo con l'occhio dell'anima, con l'occhio della consapevolezza.
L'anima è coraggiosa e faccio riemergere questo stato di coraggio e mi ripeto - io anima ho la forza della verità, ho coraggio e da domani quello che mi faceva paura lo vedrò come una tigre di carta, è niente davanti ad un'anima forte, è solo una tigre di carta. L'anima ricorda la sua forza.

E adesso faccio riemergere nella mia mente quello che di solito mi fa reagire..
Rievoco l'ultima volta che ho reagito a qualcuno o qualcosa...
a che cosa reagisco di solito?
E scrivo a getto, spontaneamente, senza pensarci troppo tutto ciò a cui di solito reagisco.

La posizione ideale è quella dell'osservatore distaccato. Gli eventi vanno come devono andare, le persone sono come devono essere. Io scelgo di vedere, di capire, di essere...
scelgo di mantenere alti i miei valori indistintamente dal contesto,
gli altri scelgono e io rispetto le scelte negative o positive, ma io scelgo di fare la mia parte...

Ed ora fisso nella mia mente un'immagine, l'immagine di un eroe,
l'eroe non reagisce, osserva, comprende ed agisce, l'eroe non reagisce.
E il pensiero che accompagna questo stato è - io sono l'eroe della mia esistenza..
non per lasciare tracce, non importa ma per incidere nella coscienza un'esperienza di vita dignitosa, lo ripeto più volte nella mente....
l'eroe non reagisce, capisce, comprende, si ferma nel silenzio e poi agisce ...

e per qualche istante mantengo questa vibrazione nella mente,
è uno stato di consapevolezza della propria identità.
Più entro nell'esperienza di essere un eroe, più, dall'altra parte emerge il bambino...
l'anima è innocente ed ha bisogno di tornare a quella innocenza, alla spontaneità, alla meraviglia, allo stupore, alla semplicità

Provate a pensarvi come figlio del Supremo ..... l'anima ha un Padre, l'Anima Suprema e rispetto all'Anima Suprema, l'anima è un bambino al di là delle condizioni fisiche, uomo o donna, nazionalità ... l'anima è sempre e solo un bambino.

Di nuovo quindi ripeto nella mente - io sono figlio del Supremo - e faccio riemergere uno stato di spensieratezza e leggerezza - sono spensierata, sono leggera ...
Sono.... semplicemente sono....

Il bambino non si ferma mai, continua a creare, continua a gioire, non ha ricordi, vive il presente.
Come vorrei che fosse oggi il mio presente?

Nel Raja Yoga il verbo più importante è ricordare. Ma non vogliamo ricordare cose brutte del passato, perché ricordare può essere doloroso, ma in realtà vogliamo ricordare di essere anime e a chi apparteniamo - a Dio - Non a tutti piace la parola Dio, ma lo potete chiamare Anima Suprema.

Come il corpo ha bisogno di lavarsi tutti i giorni, anche l'anima ha bisogno di fare la doccia, e lo yoga è una doccia. Ho bisogno di mettermi sotto questa doccia di energia che mi rinfresca e quando l'anima è fresca è instancabile, entusiasta, costruttiva e attiva.

Tutto questo contribuisce a farmi ricordare chi sono, a chi appartengo, quindi a farmi ricostruire la mia identità spirituale di forza e di umiltà, perché l'anima diventa umile quando impara a ricostruire sulle macerie di una identità perduta. E' importante ricordare la bellezza dell'anima, per rinascere dalle macerie come la fenice.

L'umiltà è un raggiungimento grande, infatti si chiama la perla di tutte le virtù. La perla non è come il diamante, è più semplice, è bianca. L'umiltà ha una corolla di qualità come la gentilezza, il rispetto, la semplicità e l'integrità.

Sia la dolcezza che l'umiltà sono considerate espressioni del principio femminile. La persona umile tende a lasciare via libera agli altri, perché non ha bisogno di grandi riconoscimenti, non accentra ma decentra. Un po' come il concime, se viene sparso per tutto un campo funziona molto bene, ma se lo si concentra in un punto, brucerà la pianta. Così la persona umile sa decentrare potere mentre la persona eccentrica tende ad accentrare potere.

La persona umile parla il linguaggio dell'amore. Il linguaggio ha un grande impatto. Il linguaggio dell'amore è regalità e ispira ad elevare il proprio livello di coscienza.

ESERCIZIO

Dividere la pagina in due colonne.
In una colonna mettiamo dei pensieri dettati dall'ego e dall'altra li trasformiamo in pensieri formulabili da una mente umile, una mente che parla il linguaggio dell'amore.

Facciamo alcuni esempi di un linguaggio egoista/prepotente, arrogante, privo di auto rispetto:
- Te l'avevo detto!Avevo ragione io! Cosa direbbe invece una persona umile?
- Se non ci fossi io! Cosa direbbe invece una persona umile?
- Nessuno mi considera! Cosa direbbe invece una persona umile?


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