Recensione Eventi

Il coraggio di cambiare

pubblicato il 23/09/12

Una bella storia africana ci parla del coraggio..

Una donna in Etiopia sposò un vedovo con un bambino piccolo e decise che per amore dello sposo avrebbe dato a quel piccolo essere tutto l’affetto materno che gli era venuto a mancare.

Ma, come spesso accade, le cose non andarono come lei aveva previsto. Il bambino molto addolorato per la perdita della mamma, non accettava le sue attenzioni.

La donna preparava al bambino i cibi migliori, ma lui li rifiutava commentando che sua mamma cucinava meglio, gli lavava e rammendava i vestiti ma lui tornava a casa ogni volta con i vestitini laceri e sporchi come per dispetto, e senza rispetto.

Disperata la donna decise di rivolgersi allo stregone del villaggio il quale la rassicurò che avrebbe risolto il problema se gli portava due baffi del leone più feroce della zona. La donna, assai determinata, con un vassoio di “cibo” per leoni, si apposta vicino alla tana del leone. Nei giorni e mesi successivi continua a portare cibo al leone, ogni volta avvicinandosi sempre di più, fino al giorno in cui con grande paura arriva all’imbocco della tana. Il leone era ormai abituato al cibo e lo mangiava avidamente, così la donna approfittando del momento strappò due baffi senza che il leone se ne accorgesse.

Felice del raggiungimento la donna corse dallo stregone con i due baffi per sentirsi dire: - “non posso più fare niente”!

Ma come? E la promessa? Si disperò la donna.  Lo stregone dolcemente le rispose che era ormai tutto nelle sue mani e che avrebbe dovuto fare con il bambino quello che aveva fatto con il leone. 

Essere coraggiosi significa vivere con il cuore e non farsi sottomettere dalle paure, dagli imprevisti e dalle situazioni che ci imprigionano. Significa, con determinazione e costanza, raggiungere il cambiamento, la trasformazione.

Certo il cambiamento non è semplice ma se lo affrontiamo con il cor, il cuore (la prima parte della parola coraggio), possiamo affrontare anche il leone più feroce.


Inerente al coraggio c’è un’altra storia descritta nel libro di Spencer Johnson…

Due topini, Nasofino e Trottolino e due gnomi, Tentenna e Ridolino si incontrano regolarmente in un deposito dove trovano tantissimo formaggio di cui cibarsi.

Un giorno il formaggio sparisce dal deposito e il topolino Nasofino che aveva fiutato da giorni che l’approvvigionamento era sospeso, decide di andarsene immediatamente a cercare un altro deposito di formaggio. Il topino Trottolino è molto indeciso sul da farsi ma decide di seguire Nasofino e gli corre dietro.

I due gnomi invece non se ne fanno una ragione e cominciano a domandarsi chi ha spostato il formaggio, perché lo hanno fatto e che cosa succederà. Passano le ore e i giorni e Tentenna cerca ancora di capire il come e il perché, mentre Ridolino capisce che andando avanti così moriranno di fame e decide di andare alla ricerca di un nuovo deposito. Alla fine dopo molte ricerche lo trova e trova anche i due topini e spera che anche Tentenna arrivi presto.

Questa storia, creata per riflettere sulle modalità di approccio al cambiamento, mette in evidenza i quattro tempi di agire, quando le circostanze ci obbligano a modificare le nostre azioni o i nostri modi di essere. C’è chi di fronte alla necessità di cambiamento si paralizza e oppone resistenza, chi dopo un pò di tempo reagisce, chi invece non aspetta altro che vivere una nuova sfida.

Domanda: in quale topino o gnomo ti identifichi meglio e perché?

Esistono poi due tipi di cambiamenti, uno interno, caratteriale, ed uno esterno, materiale. Il formaggio che sparisce rappresenta il piacere della vita e i benefici, es. una bella relazione, una casa e un lavoro sicuro e da un punto di vista interiore sono il benessere, la capacità di dare amore, la pace interiore ecc.

A volte desideriamo o necessitiamo di un cambiamento fisico, di lavoro, città, compagno ecc.,  mentre altre volte sentiamo che il nostro modo di pensare, di credere, di atteggiarsi non è più soddisfacente. In entrambi i casi è fondamentale la capacità di ascolto interiore e di osservazione in profondità degli aspetti fondamentali della mia vita e del vero sé.

Spesso il cambiamento esterno, materiale, risulta più semplice ma non è detto che sia così efficace. Quante volte si cambia partner o città ma dopo l’entusiasmo dei primi tempi, il disagio ricompare di nuovo e forse più di prima!

In questo caso il cambiamento è una fuga piuttosto che un sano processo di trasformazione.

Qual è l’aspetto interiore, cioè nel tuo modo di pensare e di essere, che vorresti o dovresti trasformare?

Nella nostra scuola di ricerca interiore e spirituale la prima trasformazione che pratichiamo è la coscienza d’anima. La maggior parte della sofferenza e delle difficoltà degli esseri umani nascono dall’identificazione con il corpo, la professione, il ruolo sociale, le proprietà ecc.., ovvero con tutto ciò che può finire da un momento all’altro.

Invece, ciò che non cambia mai è l’essenza spirituale, l’anima.

Spostare la mia visione dall’immagine che vedo nello specchio all’energia spirituale eterna che sento di essere, mi permette di accedere alle mie qualità innate affichè siano utilizzate per promuovere e/o affrontare i cambiamenti con pace e serenità.

MEDITAZIONE GUIDATA

Permetto al mio corpo di essere seduto in una posizione comoda.

Verifico di non avere tensioni e rilasso completamento ogni parte del mio corpo.

Faccio un passo nel silenzio, faccio un passo dentro di me.

Per i prossimi 10 minuti rimarrò dentro di me…. in questo silenzio …

mi allontano dalle cose che mi circondano.

Nel silenzio mi chiedo, chi sono io?

Sono questo corpo?

Sono il mio lavoro?

Sono il ruolo che recito nella mia famiglia?

Sono ciò che possiedo?

O sono qualcosa di più?

Sono un essere eterno, un’energia spirituale.

Molto dolcemente permetto alla mia mente di percepire questa realtà interiore

di cogliere la vibrazione sottile della mia essenza.

Uno dei grandi benefici della meditazione è quello di predisporre ad un accumulo energetico che si traduce in forza interiore. Più medito, più incamero energia.

Perciò, la meditazione è in grado di portarmi alla polarità opposta nel caso fossi caduta in dinamiche negative. Ad esempio se ho molta rabbia dentro, avrò la capacità di trasformarla in entusiasmo. Ovviamente in misura diversa a seconda della qualità della mia meditazione.  Alla base, questi due stati sono la stessa energia, una prende la via della fragilità e l’altra quella della forza.

Chi guida la tua energia?

Come per un malato alzare un bicchiere d’acqua è uno sforzo, così quando siamo spiritualmente fragili, gestire le scorrettezze è impensabile. L’ira sembrerà l’unica soluzione, e lo è per una mente che non ha imparato ancora a spaziare in altri orizzonti di consapevolezza interiore.

Se invece sono i tuoi principi a guidare e non tu, allora l’entusiasmo sostituirà la rabbia, la pace sostuirà la violenza e l’amore sostituirà la legge. Prova.

Ma prima devi sapere come arrivare al COR, al cuore.

Perché è là dentro che trovi la chiave del cambiamento. E di fatto non lo saprai neppure che stai cambiando fin quando qualcuno te lo dirà! E  ti stupirai di come è stato facile e  naturale. Il sole non chiede il permesso di sorgere. Lo fa!

Cosi anche tu, sorgi ogni giorno alla luce della tua bellezza interiore. Allora rivelerai il coraggio di cambiare e il coraggio di essere.

 

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