Recensione Articoli

La meraviglia del silenzio

pubblicato il 23/09/12


 L’ascolto è un’arte perduta. Senza di esso non pos­siamo comunicare, relazionarci con gli altri e quindi vivere come si dovrebbe vivere. Dobbiamo imparare ad ascoltare; sviluppiamo quest’arte di nuovo.

Ascoltare il mio sé ogni giorno mi aiuta a capirmi. Il silenzio guarisce. Gli errori, il dolore, può essere guarito quando ascolto e prendo la medicina adatta. Queste medicine spirituali sono sempre presenti in me, l’anima, e in qualsiasi momento ne necessiti, per qualunque situazione mi servano, posso andare den­tro di me, trovarle e usarle.

Se oggi sono arrabbiato, allora mi serve la medici­na chiamata tolleranza; se mi sento scoraggiato mi servirà la speranza, vendetta e colpa vogliono il per­dono; per la paura la medicina è una chiara compren­sione e il coraggio; ego e dipendenza richiedono auto rispetto. Attraverso queste medicine interiori trovo la forza per riunirmi al sé che avevo dimenticato.

Ascoltare è imparare; ascoltare è percepire la realtà delle cose. Nel silenzio posso percepire il mio vero sé. Nessuno può farmi una fotografia e mostrarmi cosa sono. Devo stare tranquillo, silenzioso e fare un passo all’interno. Là vedo il programma, l’archetipo della mia bontà originale, 1’ “io” reale, il sé anima.

Percepisco che la contaminazione dell’ego, della rabbia, della paura e dei desideri sbagliati hanno creato tante malattie nella mia mente e nel mio cuo­re. Queste contaminazioni che il mio sé ha fatto sue sono artificiali ed io ho creduto in loro per troppo tempo. Questa mistura di originale ed acquisito, di vero e falso hanno provocato molta confusione e cosi per separarmi da loro e poi dissolverle devo usare le medicine del mio sé originario, specialmente amore, purezza e pace - tutte nella loro forma completamen­te pura. 

L’uso di queste energie sottili originali pulisce e guarisce; ogni giorno divento sempre più limpido, cioè più vicino al mio sé. Guardandomi allo specchio del silenzio, la visione originale del sé si fa sempre più vicina, ed è sentita come una realtà e non come una speranza o uno scopo lontano. Per puli­re lo specchio e rendere questa immagine una realtà pratica devo ascoltare più spesso che posso. Devo imparare a guardarmi dentro. Ogni giorno mi creo uno spazio per il silenzio, dando tempo al se: questo guarisce.

Ascoltare gli altri crea compassione e amicizia. Cos’è la vita senza amicizia? Ma devo sapere come essere amico se voglio sperimentare una amicizia genuina. Quello che offro è ciò che crea la qualità delle mie relazioni con gli altri. Se do il mio meglio il meglio tornerà a me. Il meglio è sempre disinteressa­to e incondizionato. Una relazione genuina si fonda sull’impegno e sulla lealtà. Allora sarà stabile, co­stante. Queste relazioni rendono la vita sensibilmen­te degna di valore e ricca di propositi. Questo amore è il sostegno della vita umana. Per sentire questo e svilupparlo mi devo trovare un punto di silenzio al mio interno - una posizione da cui ascoltare gli altri.

 La meditazione Raja Yoga

 Le abitudini, le profonde tendenze dell’ani­ma, come imperatori governano la nostra personalità. Le abi­tudini sono i pensieri ripetuti, i modelli com­portamentali che nel tempo prendono il sopravvento sulla logica e la ragione e fanno quello che vogliono senza curarsi del vero benessere interiore. La mente è il trono di questi imperatori, che, come ti­ranni, usurpano pace e chiarezza, dominando senza dolcezza o compassione.

 Lo scopo nella meditazione Raja Yoga è quello di cambiare le nostre abitudini, di detronizzare que­sti tiranni fatti di pensieri e sentimenti negativi. Per questo abbiamo bisogno del terzo occhio, cioè l’oc­chio che capisce, l’intelletto che ritrova una sua saggezza innata.

 E’ necessaria saggezza ma anche silenzio. Il Raja Yoga serve per guidare la mia mente e riprendere il mio trono.

In Greco, imperatore si dice “afiocratoras”, una pa­rola molta adatta. Il vero imperatore è proprio colui che regna su se stesso. L’imperatore spirituale è colui che impara l’arte di guidare i propri pensieri ed emozioni verso uno stato di stabilità e equilibrio.

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