pubblicato il 23/05/16

Aruna Ladva

L’aria che respiriamo è gratuita. L’acqua che sentiamo scorrere ai nostri piedi sulla spiaggia è gratuita. I raggi del sole sono gratis. È anche vero che meritiamo amore, rispetto e pace liberamente, ma siamo abbastanza liberi da godere queste cose? Oppure siamo intrappolati in una rete di altre illusioni che ci creiamo da soli?

La natura dà sempre in abbondanza: le cascate che scrosciano perennemente, fiumi e oceani, prati e giardini. La natura non misura e dice: ”bene, hai piantato un seme, e pertanto di darò un fiore”. Ma invece di onorare e rispettare la natura, ne abusiamo e la sfruttiamo e diamo tutto per scontato.

Gratuito non vuol dire approfittarsene. Infatti, se ci si pensa, la qualità dell’aria e dell’acqua è quello che interessa di più. Eppure, siamo noi i criminali. Inquiniamo l’aria, la terra e l’acqua con sostanze chimiche e tossine. E per quale ragione? A causa del nostro ego sconfinato, per trarne grandi profitti e aumentare i conti in banca. Ci si potrebbe domandare se è logico che mettiamo da parte la qualità della nostra vita per pochi euro in più!

In molte parti del mondo vi sono aree ancora inviolate e non toccate dall’uomo che sono belle e rigogliose. La natura sa come allestire per noi lo spettacolo migliore. Ma noi pensiamo di sapere meglio e interferiamo, devastiamo e distruggiamo Madre Terra.

Non dovrebbe esserci bisogno di misurare ciò che diamo. L’approccio ‘Io lo rispetto solo se lui rispetta me’ è l’atteggiamento dell’avaro. Solo chi ha molto poco rispetto per se stesso si mette a pensare prima di dare. Ma chi ha molto, darà liberamente e in abbondanza.

Quando si fa una donazione, la si fa gratuitamente. È questa la premessa di una donazione: la si fa senza vincoli. Se ci aspettiamo qualcosa in cambio, allora diventa uno scambio o un affare, e non è una donazione. Quando un servitore prende soldi per una buona azione, quel gesto perde lo status di donazione!

C’è la falsa nozione che quando qualcosa è gratuita, non ha alcun valore. In questo mondo materialistico, quasi tutto viene visto in termini di valore finanziario, per cui o non apprezziamo quello che ci arriva gratuitamente, o dubitiamo e ci domandiamo e ci meravigliamo che qualcosa senza un cartellino con il prezzo valga veramente qualcosa. Arriviamo persino a sospettare se qualcosa ci arrivi senza aver prima messo le mani in tasca!

Ciò a cui non smettiamo di pensare o di cui neanche ci rendiamo conto è che dietro le scene c’è un sottile meccanismo in azione. Gli alberi continuano a dare i loro frutti indipendentemente da quanti ne prendiamo; infatti possono darne anche di più. L’albero sta realizzando la sua funzione. Allo stesso modo, una persona che dona piuttosto che prendere ha realizzato che c’è un ‘ritorno’ più grande nel dare che nel ricevere, un ritorno di gioia, amore e di pace nel cuore. Inoltre, le cose buone daranno un ritorno a quelli che danno, ma un avaro resterà sempre un avaro.

Una condizione a questo dare è che dobbiamo farlo da uno stato di abbondanza, sapendo che già siamo naturalmente pieni e completi di tutto ciò di cui abbiamo bisogno, proprio come lo è ‘ Madre Natura. Abbiamo amore e felicità più che a sufficienza nel profondo di noi stessi, e il modo di aumentarlo e moltiplicarlo è di condividerlo.

Non ci dovrebbe essere bisogno di una dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani che ci dica a che cosa abbiamo diritto e come dovremmo comportarci reciprocamente! Ciò dovrebbe e potrebbe venire da ciascuno di noi intuitivamente. Diamo rispetto, amore, onore, cura, gentilezza e altro, senza sentirci obbligati, ma semplicemente perché siamo umani, e perché siamo LIBERI di farlo.

È Ora… di prenderci del tempo e di godere dei semplici piaceri che sono dinanzi a noi proprio ora. Sono tutti gratis. Ci costeranno solo il nostro tempo, non i nostri soldi!

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