Recensione Eventi

Leadership interiore

pubblicato il 11/12/11



  
A causa del suo significato originario ed alla sua connotazione politica, l’uso del termine leader genera spesso reazioni sgradevoli, essendo esso accomunato alla figura del “capo” o del padrone.

In realtà il termine leader, dal verbo inglese to lead (guidare) indica la capacità di gestirsi e di guidare verso un determinato obiettivo.

Un vero leader non è colui che riveste un ruolo di guida per il fatto in se stesso, non è colui che, in prima linea, trascina con sé altri: preferisco definire leader colui che permette alle sue qualità ed ai suoi valori di fare da guida. Con questa prospettiva ogni leader dovrebbe permettere alle sue qualità di essere energia che promuove, che trascina, che offre un modello da seguire.

Suppongo che al giorno d’oggi la carenza di figure di questo genere sia tale da farci pensare che non esistano leader, ma chissà … forse non è così!

Siamo inoltre abituati a demandare all’esterno quello che forse avremmo bisogno di risolvere dentro di noi. Cerchiamo maestri senza pensare a come diventare maestri di noi stessi, possibile?

Di solito cosa guida veramente le nostre scelte, le posizioni che prendiamo, i nostri stati d’animo?

Ci guidano le emozioni, ciò che è molto pericoloso … difatti dove arriviamo quando la rabbia oppure l’odio guidano le nostre risposte? Ci guidano i desideri legati ai sensi, all’ego che ha sete di riconoscimento, alla bramosia di possedere e così via, pochi sono i desideri che onorano le nostre qualità e molti quelli che non sono in sintonia con la nostra dignità. Ci guidano le aspettative, le rivendicazioni, l’attaccamento e l’invidia, la gelosia; cos’altro?

Così diventiamo sempre meno saggi, più dipendenti, più succubi, e decisamente più impauriti.

Anche se spesso ovattata da numerose scusanti, la paura emerge con gran forza; temiamo tutto, anche il bello, anche il vero, anche ciò che potrebbe essere fonte di benessere e felicità.

Oggi guardavo un breve video in cui si diceva: “Dio, un viaggio intimo che tutti vorrebbero intraprendere per essere connessi e celebrare la vita”; bene, anche in questo è presente la paura. Perché? Che connessione c’è fra leadership e paura? Si suppone che un leader non abbia paura perché quello per eccellenza dovrebbe accompagnare e guidare altri verso territori migliori, conoscendone la mappa e il pregio, assieme ad i rischi ed agli ostacoli che presentano.

Una leadership interiore è l’approccio alle modifiche interiori necessarie a rendere questo viaggio ricco di entusiasmo e di riscoperta, di riallineamento alla propria consapevolezza, è il viaggio nel quale comincio a chiamare a me tutte le mie risorse, a radunare tutte le mie forze, per comprendere che ne ho più di quante pensassi, che sono più capace di quanto pensassi!

L’arte di vivere è la prima arte del leader interiore.
 

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