Recensione Eventi

Libertà dalle preoccupazioni

pubblicato il 10/04/14


Jayanti Kirapalani – direttrice europea BKWSU

Viviamo in un mondo che potrebbe preoccuparci tanto. Dal clima alle problematiche ambientali, alle questioni familiari .. insomma c’è l’imbarazzo della scelta per avere mille grattacapo.
Ogni giorno possiamo scegliere di preoccuparci o meno, sapendo che più mi preoccupo e meno risolvo. Infatti se mi alleno a non cadere nella dinamica del “preoccupato” scoprirò che è molto più facile trovare una soluzione.

I pensieri sono tanti e pertanto ci sentiamo stanchi facendo poi fatica a prendere decisioni chiare. Sapete qual è il momento migliore per prendere decisioni? Presto al mattino. Provate a svegliarvi un’ora prima: è il momento in cui potete calmare la vostra mente e connettervi con voi stessi. Prima vi svegliate e meglio è perché la città sta ancora dormendo, nessuno vi chiamerà né vi manderà messaggi. C’è più calma e i pensieri sono più lenti, ovvero penserete con più chiarezza.

Uno dei problemi dei tempi moderni è che associamo la velocità con l’efficienza e ci siamo dimenticati della pazienza e della tolleranza. Ma velocità ed efficienza non vanno insieme. Come quando la frutta viene raccolta prima che sia la stagione giusta e così perde la sua naturale dolcezza.

Una delle cose basilari che la spiritualità ci insegna, è che io posso essere padrone della mia mente, posso scegliere i miei pensieri o fermarli se non sono utili. Posso sapere se un pensiero mi porta altrove o nella direzione giusta. Bisogna essere selettivi con i pensieri perché la loro qualità è d’oro. Se pratico questo la mattina e guardo la direzione dei pensieri, avrò più forza e concentrazione. La meditazione è la capacità di capire come utilizzare la mia mente.

Durante la meditazione non cerco una soluzione ai miei problemi, ci penserò dopo ma intanto mi prendo quel tempo per ricreare una sintonia interiore tra me e me, tra me e l’Energia Suprema e rilassare il muscolo della mente, altrimenti teso e provato.  Dopo la meditazione posso riflettere sulla mia vita, approcciarmi alla situazione con la calma che avrò acquisito per avere una prospettiva più lungimirante. Chi si preoccupa non riesce ad avere una prospettiva a 360 gradi e neppure la capacità di prendere la giusta decisione.

A volte esperienze del passato ci fanno temere il futuro, pensando che potrebbero accadere di nuovo.  Se l’anno scorso mi sono ammalata, ho paura che succeda anche quest’anno, e anche se non ci sono motivi per cui dovrei ammalarmi, probabilmente la mia preoccupazione mi farà ammalare. È una profezia che si auto-avvera.
Oppure, un altro esempio, se lo scorso anno ho avuto un disguido con qualcuno, al momento in cui lo rincontro, il disagio vissuto mi tornerà in mente e influenzerà il mio comportamento.  Con molta probabilità avrò il risultato che temo e poi dirò: “Vedi? Te l’ho detto”.

Spesso le paure che vediamo nel futuro sono connesse con esperienze del passato.
È stato scoperto che il 70%  delle volte che ci preoccupiamo che accada qualcosa di brutto nel futuro, poi non succede nulla. Solo il 30% delle nostre preoccupazioni sono reali.

Le preoccupazioni, le ansie, portano a danneggiare la salute mentale. L’organizzazione mondiale per la salute ci dice che la malattia che sta crescendo più velocemente nel mondo è la malattia mentale.
C’è sempre meno gente che prega sinceramente, sempre meno persone che hanno una relazione con Dio e sempre più preoccupazioni. Pensate che queste due cose siano connesse? Io penso di si.  Bisogna avere fede, in Lui e in noi stessi. Forse non capiamo pienamente di cosa quell’Essere potrebbe essere responsabile e di cosa non lo è. 

A volte ci prendiamo tutte le responsabilità e a volte non ne vogliamo nessuna
, a volte pensiamo che le nostre responsabilità siano Sue e non capiamo quali lo sarebbero.

Se voglio smettere di preoccuparmi devo praticare la meditazione tutti i giorni, devo imparare a focalizzare la mia mente sul presente, a non pensare al passato e al futuro.
Se mi focalizzo sul presente, il lavoro che farò oggi sarà accurato. Se ogni giorno faccio le cose con amore il futuro sarà gioioso. Non ho bisogno di preoccuparmi del futuro se oggi sto facendo le giuste azioni in modo corretto. Ciò che importa è anche il motivo per cui compio un’azione.

Nella meditazione sperimentiamo che l’anima è distinta dal corpo, ma ciò che accade nel corpo ha un impatto sulla mente.  In fondo l’unica preoccupazione che dovremmo avere è quella di essere felici, ovvero di agire al meglio e le circostanze cospireranno per rendere il mio percorso semplice e significativo.

 

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