Recensione Eventi

Vincere lo stress

pubblicato il 09/05/12


Oggi cercheremo di scoprire cosa produce stress per identificare dei metodi utili al fine di gestire e vincere lo stress. Ma piuttosto che parlare di stress mi piacerebbe maggiormente parlare di serenità, come lo stato che si contrappone allo stress.

Ogni giorno lo stress uccide tante persone in tutto il mondo. Questo tempo produce persone stressate. Inizieremo un viaggio interiore per capire cosa è lo stress e iniziamo con un breve esercizio per centrare la propria mente, un esercizio di meditazione.

“Siamo seduti comodi e con la schiena dritta, potete chiudere gli occhi, se volete…
concentriamo la nostra attenzione sul respiro… non dovete fare niente altro…
solo respirare e tutta la nostra attenzione è sul respiro….
inspiro ed espiro e rimango ad osservare il respiro…
ad ogni mio respiro mi sento più rilassato …. più presente…
tutta la mia attenzione è sul respiro, non ho altro da fare al momento…
ora osservo il mio corpo e sento che c’è tensione… mi rilasso…
mentre curo il respiro rilasso il mio corpo e mi sento sempre più rilassato…
ora osservo i miei sentimenti….. come mi sento ora?
Semplicemente accetto i miei sentimenti e continuo ad essere presente… qua.. ora
c’è energia nel presente….
Ora osservo la mia mente… dove vanno i miei pensieri,
li riporto qua e mi concentro su di un punto di luce al centro della mia fronte,
è un punto di concentrazione, un punto di coscienza …
e focalizzo tutta la mia attenzione su questo punto…
da questo punto creo pensieri puliti… sono in pace con me stesso
sono in pace con il mondo intorno a me….
sono in pace con tutto e rimango in silenzio… in questa pace …
e ora in questo spazio di silenzio provate a pensare: “Che cosa mi crea stress nelle vita?
Quale è la mia tipica reazione e che cosa faccio di solito per finire lo stress?”
Pensateci un momento….


Il lavoro principale avviene dentro di noi, perciò la meditazione è un allenare la propria mente ad essere pacifica e calma, sapendo che la serenità è il risultato di una vita equilibrata.
Equilibrata significa che la mia vita interiore è allineata con le mie azioni e con la mia vita esterna, quindi il mio modo di pensare e di canalizzare questa energia interiore è in sintonia con quello che accade e con quello che faccio fuori. Quando c’è questo allineamento sperimento serenità.
Nel cercare di superare lo stress e stare in pace, è bene fare giardinaggio, camminare, andare in montagna, però se la mente non è quieta e calma non funzionerà.

Vorrei illustrare gli otto “potenziatori” o sponsors che possono sostenere la nostra serenità. Tutti questi portano ad un lavoro interiore.

1° - STOP
Non pensate, non parlate, non fate; STOP!
Imparare l’arte di fermarsi è essere quieti con se stessi; non per tanto tempo, bastano alcuni momenti durante il giorno, senza essere presi dal fare qualcosa! Dovremmo trovare piacere nello stop, nel nostro gergo lo chiamiamo “Traffic Control” (controllo del traffico).
Quindi varie volte durante la giornata ci fermiamo e ci concentriamo su questo piccolo punto: un punto di concentrazione, un punto di riferimento e semplicemente sono lì, in quel punto di luce, al centro della fronte e sono totalmente concentrato su quel punto….e sono lì, e penso: “sono un punto di luce, sono un essere di pace, sono in pace, sono luce…”.
Intrattenete per uno o due minuti solo questi pensieri, niente da fare, solo questo, più volte durante il giorno. Lo so che siete coinvolti nelle azioni, però questo può finire, trovare un punto di riposo dove c’è solo pace, calma e serenità. Questa è la pratica principale: STOP!

2° - ACCETTAZIONE

L’accettare è un pò un fluire, tante cose accadono e se non resistete imparate ad accettarle per continuare con la giusta attitudine. E’ un’attitudine che diventa una notevole forza.

3° - MODELLARSI, flettersi
Accadono tante cose contro le quali entriamo in “collisione”, litighiamo e poi soffriamo e alla fine del giorno diremo: “Sono molto stanco! Questo perché abbiamo battagliato tutto il giorno.
Se non battagliamo non saremo stanchi, dobbiamo solo aggiustarci alle situazioni e avere uno scopo chiaro, quello di rimanere in pace con me stesso.

4° - DISCERNERE
Implica essere chiari e continuare a chiarire, pulire la mente e il cuore per poter valutare e di conseguenza decidere, ovvero il prossimo passo…

5° - DECIDERE

In una vita spirituale prendere decisioni è molto importante, perché quelle decisioni vi aiuteranno a comportarvi in un certo modo. Se decido di stare in pace con me stesso, se decido che voglio una vita di serenità, se quel pensiero è lì sempre, mi comporterò diversamente dal solito, perché questo pensiero è molto importante e mi ricorderà che ho deciso di stare in pace! Che ho deciso di essere sereno! Quindi non vorrò comportarmi in altro modo e perdere questa posizione. Un pensiero determinato è basato sulla mia capacità di decidere!

6°- FRONTEGGIARE

Come abbiamo visto con gli altri “potenziatori”, la tendenza è stare molto nella dimensione interiore, ma ci sono situazioni che ci richiedono una specifica azione e la prontezza di fronteggiare delle sfide. Che siano interiori, le mie debolezze, o problematiche esterne, l’arte è quella di rimanere pacifici, sereni e affrontare quello che serve.

7°- CONTRIBUIRE

Se voglio serenità devo dare un contributo ad un miglioramento del mondo stesso. Quando fate qualcosa per gli altri, usando il vostro tempo, risorse, soldi ecc.. per gli altri e non solo per voi stessi, questo vi porterà indietro un’energia che vi aiuterà ad essere sereni, perché è l’energia dei buoni auguri. Quando qualcuno ha preso qualcosa da voi senza un pagamento c’è una pura energia che vi ritorna e questo è di grande beneficio per rimanere pacifici.

8° - LASCIARE ANDARE
Per me è quasi come un mantra, una parola che uno ripete nella propria mente. Quando qualcosa accade dico a me stesso: “lascia andare, lascia andare, lascia andare….”
Se volete, abbinate un gesto fisico a questo pensiero, come la mano che scaccia qualcosa o altro… perché un movimento fisico abbinato ad un pensiero aiuta a lasciare andare qualcosa che è rimasta bloccata.

Quindi, da una parte della ruota c’è la parte soffice: accettare, adattarsi ma dall’altra parte c’è la parte più attiva: fronteggiare, contribuire, lasciare andare.

Adesso parleremo degli otto ladri, quelli che rubano la nostra serenità.
In effetti questi sono gli otto creatori o produttori di stress .


1° - RESISTERE AL CAMBIAMENTO

Avevo detto che lo stress è come un messaggero che viene a dire che avete bisogno di cambiare o di imparare qualcosa e quindi quando uno si sente stressato vuol dire che sta resistendo al cambiamento.
Usate i poteri che abbiamo visto prima e anziché resistere, accettate il cambiamento oppure modellatevi al cambiamento o addirittura create il cambiamento.

2° - IMPAZIENZA
Siamo impazienti quando vogliamo che qualcosa accada a modo nostro e con i nostri tempi.
Dobbiamo accettare che la vita ha il suo ritmo, nonostante siamo in un mondo dove vogliamo tutto subito e non sempre è possibile. Quando siamo impazienti, lo stress velocemente ruba la nostra serenità. Il potere di decidere ci ricorda che se non decidiamo diversamente continueremo con questa attitudine da impaziente con le perdite che comporta.

3°- LE ASPETTATIVE
Questo è un grande ladro, il favorito da molti: “mi aspetto che tu sia così… mi sorprende che tu non sia così….”. E perché uno è così sorpreso?
Creiamo una grande confusione aspettandoci che gli altri siano in un certo modo. A volte loro per accontentarci assecondano le nostre aspettative, altre volte noi cerchiamo di soddisfare le aspettative altrui.
Dopodichè commenteremo: “soffro a causa tua”, ma non è vero. La delusione o la sofferenza viene perché ti ho preso, ti ho messo nella mia mente, ho fatto una sorta di “zuppa” e poi mangio quella zuppa. Non sei te ma quello che io faccio con te, quindi le aspettative non sono reali.
L’ideale è accettare quello che l’altro è, come è, semplicemente perché è la formula più vera.

4° - ESSERE IRRITATI
Perché ci irritiamo? Perché l’altro non è come vogliamo … perché faccio cose che non vorrei fare … se non ottengo quello che desidero mi arrabbio … se non mi trattano come mi aspetto mi irrito…
Il distacco a questo punto è necessario, abbinato alla capacità di lasciare andare.

5° - CONTROLLARE
Le mamme vogliono controllare i loro figli…. “Dove sono? Cosa fanno?”
Questo tipo di attitudine al controllo porta via la nostra serenità, anziché controllare forse è meglio avere fiducia.
L’energia della fiducia è molto più potente e crea ottime relazioni con gli altri. Motiva l’altro al punto in cui vuole stare in vostra compagnia e vuole spiegarvi ciò che fa. Non avete bisogno di controllare, abbiate solo fiducia. Alcuni dicono: “ho fiducia fino a un certo punto, poi però controllo”. No, la fiducia è fiducia e va fino in fondo.
E se facessero qualcosa di diverso da quello che penso?
Anziché stressarsi così, puoi affiancare l’altro, lavorarci insieme, altrimenti vi dirà quel che voi volete sentirvi dire ma non la verità.

6° - ATTITUDINE ALLA CRITICA
Criticare tutti non è un modo costruttivo, è come litigare tutto il tempo; questo vi fa perdere stabilità e pace. Meglio essere costruttivi anziché critici.

7° - IL RISENTIMENTO

Questo è molto profondo. Qualcuno vi ha fatto qualcosa di sbagliato e voi create questo sentimento di odio. Ma è proprio vero che vi hanno fatto uno sgarbo?
Di nuovo debbo usare il potere di discernere; il potere di decidere che cosa voglio realmente nella mia vita.
Quella persona ha fatto un errore verso di me e io ho provato dolore. Questo è ok, ma voglio continuare a provare quel dolore per il resto della mia vita e perdere la mia calma e la mia pace?
Il problema forse è durato un momento ed ho già sperimentato il dolore di quel momento, ma adesso decido di nuovo: voglio che questo continui? Quindi, quale è il potere che devo usare?
Lasciare andare.
Continuare ad essere felici e contenti con noi stessi è una scelta consapevole.

8° ladro, l’ultimo - LA PAURA

Abbiamo paura di tutto: del buio, di perdere il lavoro, di cosa gli altri pensano di me, della solitudine, della morte e anche paura di vivere.
Dobbiamo far qualcosa per cambiare questo sentimento interiore, perché questa paura ci ruba tutti i nostri tesori, quindi dobbiamo diventare più impavidi e fronteggiare quello che dobbiamo fronteggiare. Per fronteggiare il sé la meditazione è necessaria.

La meditazione ci porta dentro di noi e la meditazione non è qualcosa che ci rende piatti nella mente, cioè vuoti nella mente.
Il “Raja Yoga” è una meditazione molto concentrata, molto attiva. Usiamo i pensieri per creare un’esperienza. Andiamo dentro di noi per pulire la mente dai pensieri inutili creando pensieri concentrati sull’anima, sulla luce e su ciò che noi siamo.
Così cominciamo a sperimentare che noi siamo esseri di luce e in quella luce c’è pace, c’è serenità, felicità ed amore. Tutto è contenuto in quel punto di luce.
La meditazione è andare in quel punto, e pur non essendo così semplice, se provate ci riuscirete e scoprirete di essere qualcosa di più di questo corpo, di essere energia e quell’energia è una luce spirituale. Poi sentirete che anche gli altri sono quella stessa energia, così accadono grandi cambiamenti nella propria vita, perché quando cambio la mia visione interiore il mondo per me cambia ed è allora che tante paure scompaiono.


Ci sono altre quattro cose ancora che vorrei condividere con voi.

Ogni giorno soprattutto al mattino, nutrite la vostra mente con pensieri veri e positivi. Così come ogni giorno nutriamo il nostro corpo, dobbiamo anche nutrire la mente con pensieri spirituali, perché questo è il primo passo per meditare. Tali pensieri generano potere nella mente e la preparano per il secondo passo…

Per meglio rafforzare i pensieri positivi generati nella mente, e per meglio guidare la mente, ogni giorno dovrei studiare o leggere qualcosa che nutra ancora meglio il mio mondo interiore.

Il terzo è praticare di essere un osservatore distaccato, cioè osservare il mondo senza giudicarlo. Lo potete fare tutti i giorni come pratica, basta che vi sediate fuori dove c’è tanta gente che passa e provate solo ad osservare senza giudizio.
Quando qualcuno passa penserete semplicemente: “una persona sta passando”, se vedete un cane, vedrete semplicemente un cane; vale a dire, limitiamoci a vedere senza formulare o creare alcun giudizio. Così facendo sarete naturalmente distaccati ed avrete quel lasso di tempo che vi permetterà di prendere decisioni e non reagirete impulsivamente.

Per finire, create pensieri positivi e proiettateli anche sugli altri affinchè le circostanze cambino. Qualcosa di buono emerge sempre da una visione lungimirante.

Ricordate, non sono le circostanze a creare stress ma è il mio dialogo interiore che alimenta tensione. La meditazione ci allena invece a ridurre quella tensione e perciò è un metodo efficace anti stress.
 
 

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