pubblicato il 04/02/11


Non ci si può rendere conto del potere di ogni nuovo insegnamento finché non lo si mette in pratica nella vita reale. Se non si traduce in azione ciò che abbiamo imparato, perdiamo l’opportunità di cambiare. Il contesto di azione è la relazione. Le nostre relazioni sono il luogo in cui mettere alla prova nuovi metodi di risposta, basati su nuovi modi di pensare. Alcune relazioni sono più facili di altre. Tutti ne abbiamo una o due più ‘dure’ di altre. A volte diciamo che alcune persone sono ‘difficili‘.Anche tu hai qualche “persona difficile” nella costellazione delle tue relazioni?

Che cosa è esattamente una persona difficile? Si dice che sono persone che non fanno ciò che tu vuoi che facciano, e che fanno quello che non vuoi che facciano e perciò non sai che fare con loro!
Si dice che le persone difficili rendono difficili le cose semplici…il difficile lo rendono impossibile….e la vita in generale infelice!

Ora, però, sai che una persona difficile è una percezione, e che non ci sono persone difficili….se lo decidi! Ora sai che qualcuno è difficile solo perché non fa ciò che TU vuoi o che non è ciò che TU vuoi che sia. Quando decidi che qualcuno è una persona difficile è come se dessi un certificato a quella persona proiettando su di lei ciò che tu di lei pensi , e quindi con molta probabilità essa vivrà in conformità a quel titolo.

Imparare a relazionarsi efficacemente con persone che potrebbero volerti rendere la vita difficile, può ridurre lo stress dalla tua vita, permetterti di essere più produttivo al lavoro, e insegnarti a non essere tu, a tua volta, una persona difficile. Il segreto sta nel non focalizzarti sulla persona ma sul comportamento. Separa il comportamento dalla persona. Quando diveniamo consapevoli che è il comportamento ad essere difficile, allora possiamo creare strategie per rispondere a quei comportamenti.

Alcune possibili considerazioni:

1° considerazione: ognuno è naturalmente buono e impara ad essere non tanto buono…se si può dir così! La loro bontà rimane all’interno ma spesso viene soppressa. Ciò che vedi negli altri è ciò che tu incoraggi a crescere.

Applicazione
Vedi e accentua ciò che è buono negli altri, anche se sembrano agire in contrasto alla loro stessa bontà. Ciò che vedrai è ciò che otterrai.

2° considerazione: qualsiasi comportamento negativo/disarmonico è sempre prodotto dall’ego. Pertanto quelle persone stanno soffrendo e per di più “non sanno quello che stanno facendo”, cioè non si rendono conto di stare soffrendo.

Applicazione
Trasforma la tua visione dalla condanna alla compassione. Ricorda che se condanni un altro, tu stesso stai soffrendo.

3° considerazione: se reagisci negativamente a loro e tu sei il creatore dei tuoi pensieri e sentimenti, significa che tu devi cambiare per primo. Il cambiamento dovrà essere a livello delle tue convinzioni e percezioni.

Applicazione
Prenditi un momento per vedere dentro di te, a che cosa sei attaccato e che ti causa sentimenti negativi. Lascialo andare.

4° considerazione: il modo in cui vedi gli altri è il modo in cui vedi te stesso.

Applicazione
Esplora profondamente la convinzione/immagine che hai di te stesso e liberala da ogni negatività.


Domanda: Con chi stai avendo attualmente la relazione più ‘difficile’?

Riflessione:
Ciò che noti è ciò che ottieni!

Azione: Quali tra le considerazioni date potresti applicare, dove, quando e con chi?

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