Recensione Eventi

Oltre la dipendenza emotiva

pubblicato il 19/07/10


La nostra condizione di esseri umani è chiamata filosoficamente la condizione umana. Condizione umana di fatto significa uno stato di fragilità. Facciamo molte cose per evitare di fronteggiare la realtà ma prima o poi quella realtà ci torna indietro e dobbiamo fronteggiarla.
Il paradosso dell’essere umano è che da una parte c’è una dipendenza interpersonale e, dall’altra parte, la realtà è che pur stando tra la gente, si sente solo.
La cultura in cui siamo ci fornisce molte opportunità per diventare dipendenti. Ad esempio il sistema economico del mondo è molto dipendente. Non solo chi è impiegato, ma anche il datore di lavoro dipende dall’acquisto di materiale grezzo, poi dal sistema di distribuzione, dei clienti e così via, è un circolo.
Quindi siamo parte di un sistema che gira e fluisce, ma quel sistema ora si sta sgretolando. Siamo anche parte di un sistema politico e di un sistema religioso. Ci sono piccoli sistemi (la famiglia) che compongono poi un sistema più grande. Ci sono delle famiglie che sono piccoli nuclei o delle famiglie più estese, ma anche a questi livelli si sta sgretolando il tutto. Perciò vogliamo vedere la realtà da una prospettiva spirituale.
Una delle cose che le persone sperimentano oggi spesso è il tradimento. Voi l’avete sperimentato? Vicina all’esperienza del tradimento è l’esperienza dell’abbandono. Se uno riesce a gestire questi stati, questi sentimenti, diventa un essere umano forte.
Abbiamo bisogno di porci domande profonde che ci rendono più onesti con noi stessi. Chiedetevi: è meglio essere potenti in una posizione fragile o fragili in una posizione potente?
Il problema è che quando ci troviamo in una posizione di fragilità, in una posizione così di basso conto, obiettiamo a quella. Ecco perché ci poniamo la domanda: preferisco essere potente in una posizione fragile o fragile in una posizione potente? Essere potenti implica rinunciare a qualcosa, ovvero a ciò che ci rende fragili. In momenti difficili posso ricordare di essere forte e questo mi renderà meno vulnerabile e meno dipendente.
Le persone in genere danno molta importanza all’esperienza. Ma c’è un paradosso nell’esperienza. E’ meglio essere disillusi oppure vivere sotto un’illusione?
L’esperienza di essere delusi crea sconforto dentro e quindi fragilità.
In India dicono che sia molto importante rinunciare al successo, cioè avere l’accettazione della rinuncia al successo, perché di norma una persona desidera avere successo. Quando uno ha successo si nutre di quello ma ha un costo. E il costo è che quando quella persona sperimenterà una sconfitta, la vivrà molto male. Questa è una legge che abbiamo bisogno di conoscere perché ci ispira ad avere un’accettazione che ci permette di accogliere il successo, la felicità e qualsiasi altro beneficio con la giusta coscienza. Non elimino il successo ma elimino la dipendenza da esso.
E il motivo è che non siamo forti abbastanza per gestire la sconfitta, l’infelicità, ecc..
Quando sperimentiamo qualcosa di negativo ci debilita molto di più di quando sperimentiamo qualcosa di positivo.
Spesso si parla di debiti relazionali. Come si fa a capire che sono in debito? Prendete per esempio vostra madre e padre. Per alcuni di voi ambedue i genitori sono vivi, altri hanno solo un genitore e altri ancora non hanno più nessuno dei due. Per alcuni la relazione con i genitori è stata di lunga data, per altri molto breve, per alcuni è stata un’infanzia felice per altri non proprio. Con i figli vale la stessa idea, alcuni hanno difficoltà mentre altri hanno dei figli tranquilli. Tutti questi sono segnali. L’esperienza della negatività è un segnale che c’è un debito in corso.
Si suppone che un bambino riceva il 100% di amore dalla madre ma se ne riceve solo il 70%, il 30% sta mancando. Oppure qualcuno vuole da voi più amore di quello che siete disposti a dare. Di fatto non potete dare più di quello che avete! Questo accade molto tra marito e moglie. Se uno non ottiene quello che vuole si sente deluso. E questa è la circostanza in cui il tradimento diventa possibile, ma il tradimento aumenta il debito relazionale. Quindi delle volte seguiamo degli stati d’animo per supplire a momenti di sofferenza e peggioriamo la situazione.
Per questo è vitale rendere la nostra consapevolezza più potente dei sentimenti negativi, perché se quest’ultimi hanno il sopravvento, anziché risolvere un problema, lo aggraviamo. Si chiama anche auto controllo o maturità spirituale.
C’è uno spazio interiore che abbiamo bisogno di toccare per verificare quanto siamo forti.
Una volta stavo parlando con dei bambini della Cambogia, adottati in America perché avevano perso i genitori durante il genocidio di qualche decade fa. Affermavano la stessa emozione dei bambini di genitori divorziati! Questi sono dei traumi che segnano a vita.
Quindi l’argomento di una maturità emotiva è molto importante. Maturità emotiva e maturità spirituale sono la stessa cosa. Ambedue ci ricordano il valore dell’indipendenza.
La dipendenza finisce sempre per essere fonte di illusione e delusione.
Qua subentra l’importanza di sviluppare una relazione con l’Anima suprema, Dio, o come lo volete chiamare. Questo con la finalità di rapportarsi a qualcuno che non vi inganna e non vi tradisce. La natura degli esseri umani è che vogliono appoggiarsi a qualcosa di forte o a qualcuno di forte. E allora è importante appoggiarsi ad una forza che non si rompe. E non solo una forza che vi regge, che non si rompe, ma che vi rende altrettanto forti.
Sarebbe carino mandare una email a Dio e dire: Oggi ho questa domanda, dammi la risposta! Dio@.....
La spiritualità è ciò che ci forza a capire maggiormente il potere interiore. La verità veramente non ci piace, però diciamo che la vogliamo perché ci mette in contatto con i nostri limiti oltre che con i nostri pregi. Questo è il prezzo delle chiarezza e della saggezza.


Meditazione guidata

Il corpo è rilassato, lo sguardo è focalizzato su di un punto … torno in contatto con me stessa ... l’essere spirituale che spesso dimentico di essere perdendomi nei meandri di mille cose. Ma per qualche istante mi fermo, per incontrare quella parte di me che ha bisogno di diventare forte.
E’ una scelta, dedicarsi del tempo e dei pensieri. E così esploro la mia identità.
Chi sono realmente? Cosa sono realmente?
E’ un pensiero che mi porta all’essenza, a sperimentare e a comprendere la mia vera natura spirituale… sono energia, una scintilla di vita, di luce.
Quando riconosco il valore di questo mio essere, comincio a rafforzarmi, a diventare stabile.
E’ come entrare nella caverna, nell’introversione e gioire della propria presenza, ma felici di questo incontro. E’ nel silenzio che mi incontro … è nel silenzio che mi ascolto.
E ho il coraggio di guardarmi dentro, con onestà.
Non prende molto trovare il sentiero semplice e diretto, verso la bellezza dello spirito. E’ già lì.
Non prende molto rivolgere lo sguardo al di là, verso la fonte, l’Energia divina, suprema.. e attingere. Riscoprire che la Sua forza è la mia forza. La Sua pace è la mia pace. E’ un tuffo nella verità. Così ritorno all’essenza, così accedo a segreti profondi dello spirito, così divento libera, stabile, chiara, profonda e vera.
Niente mi impedisce questo viaggio dentro di me, oltre la condizione umana e fisica.
E’ una scelta che mi eleva e mi ritorna grandezza.


Denise è stata la primissima persona che in Occidente è venuta in contatto con la Brahma Kumaris. Era il 1972 a Londra, Denise lavorava per un giornale londinese. Lo stress e la sua natura di ricercatrice la avvicinarono ad un percorso spirituale e le sue particolari abilità la resero, in breve tempo, un’insegnante molto capace. Ha vissuto in America per molti anni, dove ha dato inizio alle attività dell’università negli Stati Uniti.

Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi, eventi,  ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui

http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm


Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di controllo

FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Iscriviti alla Newsletter

Privacy Policy      Cookie Policy