Come applicare la saggezza innata alla nostra vita quotidiana e trasformare i nostri ideali più alti in realtà, mettendo in azione un potenziale a volte sconosciuto, scoprendo e coltivando i valori del cuore per rendere il nostro mondo un luogo migliore.

Con Raffaele Risoli

La spiritualità è una porta dietro alla quale si spalanca una foresta, cioè il nostro mondo interiore, fatto di spazi liberi e rigogliosi (pensieri positivi,  sentimenti buoni, valori e virtù) e di angoli cupi e privi di sole (emozioni sofferte e difetti).
Perciò quando entro in quel mondo ogni tanto mi trovo nella luce, pace e quiete interiori, altre volte nel buio di stati d’animo non chiari e contrastanti.

Potrei anche dire che la  spiritualità è come un interruttore che mi permette di accendere quella luce interiore, la luce della mia coscienza che alimenta la bellezza che tutti noi abbiamo dentro e la rende visibile a me stesso e anche agli altri.

I benefici della spiritualità sono molti. Eccone alcuni:

• ritrovare rispetto di me e degli altri,
• dare valore al tempo cambiando i miei ritmi, ovvero rallentando la frenesia del fare per 
   dare spazio ad una maggiore calma,
• realizzare l’importanza del respiro per essere più sano avendo meno fretta,
• diventare più osservatore. Cosa penso, perché lo penso? Cosa provo e perché mi sento così?
• più sensibilità rispetto allo stato d’animo degli altri, più compassione e sentimenti migliori
   nell’ascoltare il cuore degli altri,

Un buon meditatore sviluppa chiarezza e discernimento e riconosce la qualità del discernimento altrui. Non segue chiunque ma solo chi ha la stessa qualità di pensiero per continuare a progredire affinando la propria intelligenza spirituale e portandola oltre i limiti.

Tutto questo è yoga. Unione con la propria parte più elevata e con l’Anima Suprema. Lui vede quello che io non vedo, ma se gli presto attenzione allora il mio stesso sguardo spazia lontano per arrivare a vedere quello che Lui vede, in me, negli altri e nelle circostanze.

La spiritualità è un ponte sul fiume della vita che determina il mio equilibrio interiore.  Un ponte che connette il mondo esterno con il mondo interiore. Più lo percorro più acquisisco il coraggio di cambiare, un coraggio che ispira tanti altri ad intraprendere lo stesso viaggio, la stessa esperienza.  Man mano che avanzo il ponte diventa sempre più largo affinchè non solo io, ma tanti altri siano ispirati ad esplorare la dimensione meno visibile del proprio mondo interiore.

Con Antonella Ferrari

Spiritualità è comprendere la forza del pensiero e usarla per crescere creare e cambiare. 3 “C” importanti.

Cosa intrattengo nel mio mondo interiore, come lo comprendo e cosa utilizzo? Delle volte pensiamo alla semina come azioni che facciamo ma la prima semina è il pensiero.
Il seme ha bisogno di essere positivo per dare vita a una realtà che sia fonte di benessere duraturo.

La spiritualità è la scienza dello spirito. È il potere della mente e il potere del pensiero.
La mente è il luogo in cui viviamo.
Alla domanda: che cosa ti stupisce di più dell’umanità, il Dalai Lama rispose: “l’uomo! Vive come se non dovesse mai morire e muore come se non avesse mai vissuto”.

In effetti abbiamo tre vite:
• quella privata di relazioni familiari e vicine,
• quella pubblica o sociale e
• quella intima.  Pochi esplorano questa terza opzione, che è in connessione con il cuore dell’anima. È il giardino segreto dove pochi vanno pur possedendolo. In quel giardino inizia la pratica di tre poteri:

1. il potere di fermarsi e osservare
2. il potere di non mollare
3. il potere della pace

1. Il potere di fermarsi e osservare
Mi chiedo dove sto andando? Oggi c’è molto stress e tensione che compromettono la mia chiarezza e calma. La tensione è un grande nemico del mio discernimento perché stanca la mente e una mente stanca non riesce ad avere chiarezza né la capacità di decidere bene.

Mettere un punto di volta in volta è un toccasana. Pulire la lavagna e sentire che sto rinnovando qualcosa dentro.
Un punto è l’inizio dell’infinito e cosi di volta in volta ho bisogno di mettere un punto, di leggere i segnali delle circostanze e vedere cosa e come devo cambiare.
Quello che mi funzionava nel passato forse oggi non funziona più…

È utile anche non parlare troppo. Tanta energia viene investita in tante parole.

2. Il potere di non mollare
Ci sono situazioni che è utile saper fronteggiare e tenere duro e altre che è meglio lasciar andare. Dovrei dare forza a ciò che mi da forza e togliere forza o cio che me la porta via!
Non sempre abbiamo questo buon senso.

Uno studente disse al suo insegnante: La mia meditazione è orribile. Mi distraggo spesso, le mie gambe mi fanno male, la mia mente sfugge e mi viene da dormire!
L’insegnante rispose: “passerà”
Un settimana dopo, lo studente tornò dall’insegnante e disse: “la mia meditazione è fantastica! Mi sento così pacifico, so vivo, è proprio una meraviglia!.
E l’insegnante rispose: “passerà”

3. Il potere della pace
Questo mondo è molto violento, lo sguardo della gente è spesso spento e/o  impaurito.
Perciò sembra difficile stare in pace. In realtà è la nostra fragilità e la nostra inconsapevolezza. Sono i nostri spazi bui ad essere i nostri nemici.
 La vera forza è la non violenza che costituisce già la nostra vera natura spirituale.
La dinamica interessante è che ci adattiamo a quello che non va! E così periamo sempre di più e scendiamo sempre più in basso fino ad un punto estremo.

Un vera e propria chirurgia del cuore serve per asportare le preoccupazioni e i sensi di colpa e lasciare un senso di profonda quiete.
Perciò serve il potere del silenzio.
Anziché diventare sempre più abili a gestire il caos modellandoci a quello, possiamo acquisire la maestria che ci permette di calarci velocemente e efficacemente nel silenzio.
Li trovo ristoro, sollievo e forza per riemerge con una nuova energia.

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