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Stop!

pubblicato il 13/03/20


Aruna Ladva

Quando il semaforo diventa rosso, è obbligatorio fermarsi indipendentemente dalla velocità a cui stiamo guidando. Per qualche momento diventiamo osservatori di ciò che ci accade intorno. Se infrangiamo la legge schivando il semaforo, avremo problemi seri. Queste fermate ogni tanto mantengono sotto controllo la velocità e la fretta.

Altrettanto importante è essere capaci di fermare il traffico dei troppi pensieri che ci passano per la mente. Ed è anche un pre-requisito per conservare pace, potere e salute. Se continuiamo a percorrere la stessa strada di pensieri negativi  e sprecati, finiremo in un vicolo cieco oppure  dovremo fare una inversione a U, e queste esperienze comporteranno spreco di tempo e di energia. Meglio non andare di là!

La pratica spirituale del Raja Yoga si chiama Traffic Control; prendersi del tempo a intervalli regolari per verificare la quantità e la qualità del flusso dei pensieri, e se necessario, di premere il pulsante di azzeramento. Se fosse possibile fare una pausa fisica sarebbe ancor meglio. In caso contrario anche una pausa mentale può essere di grande beneficio.

Quando mettiamo in pausa la nostra vita super attiva:
1) siamo in grado di tenere sotto controllo la direzione dei nostri pensieri,
2) impariamo a tenere più disciplinata la mente,
3) ci assicuriamo di essere sulla strada giusta e di vivere in conformità allo scopo della nostra vita,
4) accumuliamo energia.

La ragione principale del fare una pausa è quella di rinvigorire il nostro Sé interiore. Come il sonno rigenera il corpo, tranquillità e quiete ravvivano l’anima. Persino in grammatica, ci fermiamo quando ci sono i punti e le virgole, dando così maggior significato a una frase e a un racconto.

L’abitudine di fare una verifica regolare metterà in evidenza le eventuali incongruenze tra pensieri ed azioni. Per esempio, potremmo aver in animo di non arrabbiarci, ma se non diamo una controllata ai nostri pensieri, questi possono facilmente andarsene per la tangente e tramutarsi in sentimenti ed azioni.

Creati un orario personale proponendoti di fermarti per 30 secondi ogni mezz’ora, o un minuto ogni ora, o tre minuti ogni due ore, o tutti insieme! Con gli smartphone moderni è facile mettere una suoneria e scaricare una app che fa suonare una musica a intervalli prestabiliti.

Fare una pausa o fermarsi per un po’, ricolloca tutto in contesto e prospettiva. Quando usciamo fuori mentalmente dalle preoccupazioni del nostro mondo fisico, ci rendiamo conto che ciò che importa di più è il nostro mondo interiore di pace e calma, quello spazio interiore che è responsabile della creazione di buoni sentimenti e vibrazioni positive sul mondo esterno.

Se hai una postura negativa, la tua atmosfera non potrà mai essere positiva. Ma se la tua postura è positiva, creerai una atmosfera potente intorno a te. L’interno è totalmente responsabile di ciò che si crea all’esterno.

Ad un livello ancora più profondo, fermarsi ci ricorda che siamo esseri spirituali che stanno facendo una esperienza umana. Ed è questo riportarsi alla coscienza d’anima che è tanto, tanto importante. Quando sperimentiamo di essere anime, prendiamo le distanze da preoccupazioni, paure e sofferenze, ma quando ci identifichiamo con il corpo, cadiamo nella trappola delle limitazioni del mondo materiale.

E’ solo questione di un secondo, di creare una nuova abitudine, di versare continuamente olio nella lampada dell’anima. Fermandoci ogni tanto non ci allontaniamo troppo dalla positività: lasciamo che  il filo della coscienza d’anima si dipani per tutta la giornata e mantenga elevati i nostri pensieri. In tal modo cominciamo a tessere una vita migliore, più positiva e pacifica per noi stessi.

E’ ora…di fare una pausa, di riflettere e di prestare attenzione all’interno per controllare il traffico della nostra mente. Controlla: in che direzione stai andando?   


 
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