Dr. Alessandra Longhi
La capacità del cervello di rimodellarsi e adattarsi, nota come neuroplasticità, ha rivoluzionato la comprensione delle neuroscienze.
Studi recenti condotti da ricercatori americani hanno dimostrato che un cervello adulto può modificare la propria struttura, connessioni e funzioni ben oltre la fase infantile, contraddicendo le tradizionali convinzioni che ne limitavano la possibilità di cambiamento all'età giovanile.
Neuroplasticità e Neurogenesi
La neuroplasticità è intimamente connessa alla neurogenesi, ovvero la nascita di nuovi neuroni e sinapsi. In condizioni ottimali, il cervello umano può contare su circa 100 miliardi di neuroni, fra cui le informazioni transitano tramite sinapsi grazie ai neurotrasmettitori. Questi processi sono emblematici della capacità della mente di adattarsi e di apprendere attraverso la creazione di nuove connessioni.
Col progredire dell'età, la neuroplasticità tende a diminuire. Tuttavia, viene significativamente potenziata in un ambiente ricco di stimoli, il quale comprende anche l'immaginazione e le attività mentali. Come affermato da Wallace nel 2009, la meditazione è uno dei modi più efficaci di ringiovanimento cerebrale.
Meditazione ed Effetti sull'Epigenetica
Studi di Wallace e altri suggeriscono che la meditazione in praticanti esperti può influenzare l'espressione epigenetica. La meditazione può indurre cambiamenti nei geni associati all'infiammazione cronica, spesso legati a malattie cardiovascolari, diabete e cancro. Inoltre, condizioni emotive favorevoli, come una bassa esposizione allo stress, supportano la produzione di neurotrasmettitori cruciali per il benessere emotivo.
Richard Davidson nel 2017 ha sottolineato che la felicità e la compassione, paragonabili a qualsiasi altra abilità, richiedono pratica e tempo per essere coltivate. Il cervello, grazie alla sua plasticità, risponde e si adatta all'allenamento mentale. Questo solleva la possibilità che la meditazione possa attivare o disattivare geni legati a condizioni infiammatorie di natura psicosomatica.
Nel 2014, esperimenti condotti da Davidson hanno mostrato in un gruppo di praticanti di meditazione vipassana esperti una riduzione dell'espressione dei geni infiammatori in seguito a una sessione di meditazione intensiva. Tali risultati sottolineano come azioni consapevoli possano influenzare profondamente i processi biologici.
Implicazioni della Neuroplasticità
La neuroplasticità non è limitata alla giovinezza. Competenze nuove, come imparare una lingua o suonare uno strumento, possono stimolare la crescita di nuovi neuroni anche in età avanzata. Contrariamente, lo stress cronico può avere effetti distruttivi come la riduzione dell'ippocampo, un centro cruciale per la neurogenesi.
Le basi fisiche del cambiamento cerebrale risiedono nella neocorteccia, un'area altamente energeticamente dispendiosa ma fondamentale per l'apprendimento e l'adozione di nuove abitudini. Pensieri e azioni ripetute creano vie neurali più rapide, manifestandosi come abitudini e attitudini, note come sanskara.
Come Modificare i Sanskara
Il cambiamento delle abitudini richiede consapevolezza e pratica intenzionale. Il processo di formazione di un'abitudine è radicato nella ripetizione. Un'azione ripetuta crea un comportamento automatico, una risposta condizionata a determinati stimoli.
Il modello transteorico del cambiamento comportamentale identifica cinque fasi fondamentali:
1. Precontemplazione: Consapevolezza iniziale della necessità di cambiare.
2. Contemplazione: Valutazione dei vantaggi del cambiamento confrontati con gli svantaggi del mantenere lo status quo.
3. Preparazione: Identificazione e pianificazione dei trigger, ossia quei fattori che innescano le abitudini indesiderate.
4. Azione: Implementazione di piccoli cambiamenti graduali verso nuovi comportamenti.
5. Mantenimento: Sostenimento dei nuovi comportamenti attraverso ricompense e sostegni sociali, garantendo così la durabilità del cambiamento.
Conclusione
La capacità di trasformare le proprie abitudini mentali è insita nella plasticità cerebrale. Tuttavia, per attuare cambiamenti duraturi, è necessario un approccio intenzionale che integri consapevolezza, pratica etica e connessione emotiva. La meditazione emerge dunque non solo come strumento di benessere individuale ma come mezzo per potenziare qualità sociali e cognitive che possono contribuire al miglioramento della società su larga scala.
Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi di meditazione, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui:
http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm