pubblicato il 24/04/15

Antonella Ferrari

Cosa vuol dire CRISI?
Dal greco: krisis scelta, da krino distinguere.
Oggi si sente parlare di crisi così tanto e ovviamente non è una parola simpatica. Rappresenta un momento difficile, sgradevole, e se ne farebbe volentieri a meno. Ma, l’etimologia ci ricorda che la crisi è anche un momento di scelta, di decisioni importanti.    L'ideogramma cinese per 'crisi' è composto dai segni che rappresentano 'pericolo' e 'opportunità'.   

Il termine “crisi” indica anche il procedimento finale della trebbiatura,  ovvero la “separazione” della granella del frumento dalla paglia e dalla pula, cioè la distinzione della parte buona dalla cattiva.   Perciò il termine “crisi” non indica mai qualcosa di solo negativo, ma sempre qualcosa che sta nel mezzo, tra due momenti o condizioni diverse.

E se invece di essere in crisi, fossimo in fase di guarigione? È l’altra faccia della medaglia. La crisi è un momento doppio per definizione, sin dal suo significato antico di “separare” indica una transizione, un discernimento. Sta a noi decidere quale sia la parte buona e quale quella cattiva. Proprio in questa scelta, non semplice, che troviamo il vero significato della crisi stessa.

 “Ogni crisi è come una moneta: da una parte porta con se il pericolo, dall’altra l’opportunità. Capovolgete la moneta. Non perdetevi l’opportunità di emergere da questa crisi più forti e più intelligenti: dei sopravvissuti migliori”. - Jeffrey J. Davis

Cosa accade prima di una crisi, durante e dopo?

Senza la capacità di gestire le emozioni l’individuo si ritrova un timone troppo inaffidabile per navigare in tempi come quelli odierni, soggetti a mutamenti molto complessi.

È interessante come davanti ad una crisi ci sono vari responsi:
•    un atteggiamento di scoraggiamento al quale spesso seguono rabbia e altre emozioni simili.  L’attenzione a ciò che non va è di gran lunga maggiore che quella posta su ciò che va..

•    un atteggiamento di timorosa speranza, intrisa cioè di paura: “Spero, ma chissà!   Ne usciremo?” Vivere nella speranza è spesso come vivere nella paura.  La speranza è solo un tentativo di dare un aspetto positivo ad una preoccupazione!

•    un atteggiamento di positiva speranza che alimenta l’ottimismo del cambiamento.   Non scappo dalla realtà ma l’affronto e trovo l’energia dell’entusiasmo che mi fa vedere alternative e possibilità.

Questo ultimo stato mi porterà veramente oltre la speranza in uno spazio dove  c’è l’effettivo coraggio di cambiare e di andare oltre quell’accettazione passiva che significa smettere di sperare che tu, il mondo o le circostanze cambino.

Spero che tu  che la faccia!  Oppure Ce la farai!   
Qual è meglio? Nel primo caso non offro l’energia della piena fiducia, energia necessaria per fare un salto in avanti.
Nel testo Power vs. Force di David R. Hawkins , nel riportare i suoi studi, calibra i vari stati comportamentali con un valore indicativo che va da 20 a 1000 e indica il coraggio come l’energia che determina il passaggio da un livello basso a quello decentemente alto.

E tu, perché speri in ciò che speri?

Ci sono 3 cose che sarebbe utile considerare …

1.    La realizzazione che questo tempo ha il suo significato. Quale?  Si dice che le relazioni (es. di coppia) entrano in crisi al settimo anno.. perché?
2.    Coloro che sanno controllare i propri sentimenti, leggere quelli degli altri e trattarli efficacemente, si trovano avvantaggiati in tutti i campi della vita, sia nelle relazioni più personali che pubbliche.
3.    Mentre la speranza dice FORSE… un giorno farò… potrò… andrò… si, in pensione…  la determinazione e il coraggio, in coro dicono: ORA.

Fai accadere il meglio!  Quelli che vogliono realmente creare un futuro migliore agiscono perché sanno di poterlo fare. La chiave è sapere di potere. Molti si accontentano perché ancora non sanno di potere. Nel caso migliore hanno imparato a dubitare di loro stessi e in quelli peggiori hanno imparato a credere di non potere!  - Mike George

Qualcuno potrebbe commentare - ma in questa realtà! Con questi politici!  Dove possiamo andare?
Trovare giustificazioni a tutto quello che non va è assai semplice e appare realista ma è il modo migliore e apparentemente più ovvio per resistere al vero cambiamento, quello che non può essere delegato fuori.  

Quando ho iniziato questo percorso ad ispirarmi fu una frase che ancora ricordo:  “la vittoria è qua, adesso. E se pensate che la vittoria sia lontana nel futuro, allora tra ora e quel momento tante cose possono avvenire! No, la vittoria è qua, adesso.”  E per me il significato fu: la decisione è ora e il successo è nel prenderla.
Apri gli occhi alla tua capacità, al tuo potere e alla tua grandezza interiore.

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