Recensione Articoli

Annoiarsi a morte

pubblicato il 04/07/15


Aruna Ladva

“E sono annoiata a morte. Sono annoiata a morte di questo  luogo, annoiata a morte della mia vita, annoiata a morte di me stessa” - parole pronunciate da Lady Dedlock nel romanzo di Charles Dickens: Casa Desolata
L’espressione ‘Annoiato a morte’ fu coniata per la prima volta da Charles Dickens nel suo romanzo: Casa Desolata,  pubblicato a puntate nel 1852.

Da allora le cose sono cambiate molto. Viviamo in un mondo globalizzato nel quale quasi tutto ciò che si può volere è potenzialmente a portata di mano.
Scienza e tecnologia avanzano a grande velocità e le opportunità che ci arrivano possono essere quasi infinite. Ma, troviamo veramente piacevole la nostra vita?

La noia è uno degli affronti più grandi a se stessi, al proprio tempo e alle proprie preziose risorse interiori. Viviamo in un tempo in cui vi sono un’infinità di cose da vedere, da sentire, toccare, assaggiare e sperimentare,  dov’è il tempo per annoiarsi?
Mai prima d’ora vi sono state tante suggestioni per coinvolgere l’anima e i cinque sensi. Pertanto non è il mondo che manca di stimoli, ma manchiamo noi dell’abilità di farci interessare da tutto questo.

Il contrario  della felicità non è la tristezza, ma la noia.
Per quanto cerchiamo di essere creativi a partire dal di fuori, se non siamo interiormente entusiasti, non vi sono stimoli, situazioni o interessi che potranno suscitare i nostro entusiasmo. Dobbiamo essere immaginativi e creativi, ma prima di tutto con i nostri stessi pensieri.
Se non abbiamo imparato ad usare la mente nel modo ‘giusto’, essa devierà dal sentiero, nel senso che non coopererà con me e io mi ritroverò spiazzato. La vita mi sembrerà vuota e noiosa, dal momento che mi troverò a vivere non in linea con il mio scopo.

La ragione per la quale la noia deve essere tenuta sotto osservazione è perché essa è come un cancro che cresce lentamente: uno stato mentale pericoloso in cui vivere. Piano piano ci porta via la passione, la determinazione e il nostro scopo e la volontà di realizzare il nostro massimo potenziale.
Inoltre la noia può anche essere dannosa per la salute. Quando alcuni studiosi, in una famosa ricerca seguirono la vita dei funzionari statali di mezz’età  in Gran Bretagna, scoprirono che quelli che erano più inclini alla noia avevano il 30% di possibilità in più di morire entro i successivi tre anni. Il che dimostra l’espressione di Dickens!
Si racconta che George Harrison abbia detto che i Beatles hanno salvato il mondo dalla noia! Se è vero che la musica può essere terapeutica, lagnarsi continuamente su Facebbok, WhatsApp e altri social media non ci salva dalla noia. Posso intrattenerci per un po’, ma la vera relazione avviene tra persone vere nella vita reale.
In internet vi sono molte spiegazioni riguardo alla noia e da vari punti di vista come quelli della psicologia e della filosofia.
Ma da una prospettiva spirituale, quando uno è annoiato, vuol dire che è totalmente disconnesso dal sé interiore. Interiormente c’è un mondo intero da scoprire eppure si guarda nella direzione opposta. Sembra che vi sia una mancanza di consapevolezza ed attenzione circa ciò che è veramente importante nella vita. Nessun senso, e mancanza di felicità e appagamento. Questi sono semplicemente stati mentali. C’è un detto nella Bhagavad Gita, che quando conquisti la mente, hai conquistato il mondo.

Imparare a padroneggiare la mente fornendole pensieri potenti e costruttivi ci dà la certezza di mantenere elevato il nostro stato mentale.   Ciò non vuol dire mantenere la mente costantemente impegnata con sfilze di pensieri; significa essere coinvolti nell’esperienza di ogni pensiero, contenti e soddisfatti della loro esperienza. Una volta che ho goduto del pensiero nella mia mente, posso goderlo di nuovo nell’azione! Ciò mi mantiene continuamente stimolata. Se non sono ispirata, sarò espirata, volendo dire che sarò io a creare la mia stessa ‘morte spirituale’, dando origine a un significato completamente nuovo: essere ‘annoiati a morte’.

Forse è per questa ragione che gli yogi che meditano per ore e per giorni non sanno cos’è la noia. Essi hanno imparato a trovare significato e soddisfazione nel viaggio interiore. E questa è anche la ragione per cui una persona può avere una vita piena di cose, soldi, viaggi e amici eppure sono stufi della vita. Altri apparentemente vivono un’esistenza semplice, eppure ne sono immensamente felici.

E’ Ora…di capire la noia ed essere creativi da dentro a fuori. Crea pensieri potenti e costruttivi. Sii ispirato e non ‘espirato’. E diventerai TU la ragione per salvare il mondo dalla noia!

Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi di meditazione, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui:
http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm





Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di controllo

FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Iscriviti alla Newsletter

Privacy Policy      Cookie Policy