La posta di Antonella

ANTONELLA RISPONDE AD ADRY

pubblicato il 08/11/11

Domande di Adry

Ciao, vorrei fare 3 domande se puoi rispondermi. Cos' è meglio o più giusto: incanalare luce con relativa espansione dell'essere (a livello di consapevolezza energia ecc.), oppure l'irraggiamento da dentro e sempre l'espansione dell'essere?
Poi, la seconda, perché esiste la morte con relativo dolore fisico, non sarebbe stato più caritatevole se la creazione o Dio avesse concepito l'uscita dal corpo come un pilota dalla sua auto vecchia esce aprendo la porta?
Terza domanda, io sono un ex praticante di tante discipline, poi abbandonate per crisi esistenziali dopo la perdita di mio padre, tra cui Pranic Healing, Falun Gong, Buddismo della Soka Gakkai ecc.. E tutti hanno opinioni diverse rispetto l'esistenza, secondo lei l'esistenza è solo qui? E perchè? Un saluto e grazie in anticipo per le risposte, sempre se la domande sono giuste. Un abbraccio.
Adry


Risposte di Antonella

Caro Adry
grazie delle varie domande alle quale spero di poter rispondere esaurientemente per la nostra sete di verità. Di fatto sono domande semplici ma con risposte senza fine...
Le riprendo una per una.
L'anima è luce e quindi quando siamo in questa consapevolezza ci "illuminiamo", ovvero comprendiamo ciò che in una coscienza più grossolana non sarebbe accessibile. La luce dell'anima diventa visibile dallo sguardo che comunica sentimenti puri e dal volto che irradia uno stato di pace interiore. Inoltre nello yoga la connessione con la Fonte Suprema ci permette di attingere energia che è percepita come luce, come amore, come un supporto di grande valore per l'espansione del nostro essere, una espansione che in realtà è solo un ritorno alla nostra essenza, semplice, pulita e di qualità.

2° - Molto carina l'immagine dell'autista che lascia il suo veicolo aprendo la porta..
In effetti è cosi quando non abbiamo dei debiti karmici che vengono saldati con il dolore sperimentato alcune volte durante la vita e altre volte durante il trapasso.
Se voglio morire in modo pacifico e beato cosi devo vivere.
Posso ricordare come in occasione della perdita di un genitore, una mia amica mi disse che suo padre era morto in pace perché faceva yoga. Questa frase la ricordo ancora vent'anni dopo perché mi ha fatto pensare: "anch'io!" Quindi mi chiesi: "Ma cos'è la pace?" Eppure lo sapevo se la cercavo.
Qualcuno ha detto che viviamo come se non dovessimo mai morire e moriamo come se non avessimo mai vissuto...

Nella nostra cultura si ritiene che sia utile arraffare il più possibile per appagare ora tutti i desideri/bisogni. Perché no, purché il metodo sia giusto, ciò significa senza egoismo ma con onestà, senza bramosia ma con generosità. Purtroppo non ci sono scuole di vita ne grandi esempi in merito. Morire deve essere un grande momento e posso pianificarlo come tale se inizio a vivere con una coscienza "grande".
Qualcuno potrebbe obiettare: ma io sono bravo, non rubo e non faccio del male a nessuno!
Ma la somma di tante piccole negatività, negligenze, sgambetti, sgarri, critiche, pettegolezzi, scorrettezze, offese, fa un conto ben più alto di quanto ci immaginiamo.
Pensarci è utile. Cambiare è ancora meglio e ci prepara ad essere buoni piloti che sanno come aprire la porta quando sarà il momento.

3° domanda:
L'esistenza è una energia vitale che non ha fine, infatti esiste un termine che la descrive: eterna. Lo è nella dimensione di luce dalla quale veniamo e alla quale torneremo. In hindi lo chiamano Parandham, il mondo incorporeo dove risiedono le anime nella forma di punti di luce e l'Anima Suprema. E' anche chiamato Nirvana e Shantidham (il mondo della pace).

La dimensione fisica, questa che conosciamo bene, sulla terra, è temporanea come il nostro corpo e, ancora meglio, come la sequenza dei nostri corpi, che prendiamo e lasciamo per un lasso di tempo diverso per ciascuno di noi, a seconda della propria natura.

Tutti questi argomenti sono molto vasti e spesso in netta contraddizione con le informazioni che abbiamo già. Il corso di Raja Yoga fella Brahma Kumaris entra in questi aspetti in modo molto preciso e abbinandoli all'esperienza della meditazione necessaria per non renderli solo l'ennesima elaborazione intellettuale.

Antonella

Per iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi, eventi,  ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui

http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm


Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di controllo

FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Iscriviti alla Newsletter

Privacy Policy      Cookie Policy