"Il sentimento della benevolenza è legato alla capacità di andare oltre i limiti caratteriali, le condizioni fisiche e sociali e gli aspetti culturali e religiosi per capire il valore di ognuno.
Davanti a soprusi, prepotenze ecc... la benevolenza è l'espressione di comprensione profonda di una realtà spesso diventata "disumana", ma pur sempre da comprendere, per poterla curare, e da accettare per poterla guarire. Questo mondo è imperfetto. Aspettarsi la perfezione significa accumulare delusioni. E forse, oggi, la perfezione non è da cercare nella correttezza, ma nella qualità del sentimento che posso generare e condividere.
La tendenza a reagire, anziché mostrare benevolenza, può contribuire ad aumentare la violenza piuttosto che a ridurla. In questo giace un profondo senso di responsabilità. Cosa immetto nell'atmosfera? Un'energia che crea o distrugge? Che comunica pace o rabbia?
Il segreto sta nel ricordare che ognuno di noi ha uno stato di bontà innata, piuttosto che fermarsi a giudicare un difetto momentaneo. Quante volte, senza remore, nell'esprimere un giudizio immediato si condanna qualcuno? Altrettante volte, per quanto poco gradita, ci sarà una critica di ritorno.
Benevolenza è "ben veder" per poi "ben volere". "
Tratto da "Canto di Libertà" di Antonella Ferrari
La benevolenza è parte di un mazzo di carte della Brahma Kumaris - link
"Il sentimento della benevolenza è legato alla capacità di andare oltre i limiti caratteriali ."
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