Recensione Articoli

Chiacchere e karma

pubblicato il 01/12/13

16/11/2013

Talvolta non passa molto tempo da quando abbiamo sentito l’ultima informazione. Oppure abbiamo fretta di sapere qualcosa di più intrigante riguardo a chi sta facendo una cosa con chi e quando e dove…
Ma si tratta di un fatto o di una menzogna?
E ci rendiamo conto che durante il processo di diffondere chiacchiere o di perpetuare maldicenze, potremmo crearci dei debiti karmici?
Infatti, la quantità di pensieri sprecati, di inquietudine e di depressione che conseguono alla maldicenza può costare vite, rotture di famiglie come pure migliaia di dollari spesi in cause legali da parte di organizzazioni e imprese.

Di solito, le persone che diffondono dicerie riguardo agli altri non sono felici di sé. Normalmente hanno un livello basso di autostima e un’opinione troppo alta di se stessi. E si sentono meglio mettendo in discredito gli altri.
La maldicenza si diffonde più velocemente del vento ed è così potente da determinare la caduta di molti grandi re e i loro imperi.
Questa abitudine è così pericolosa da distruggere chi la origina e rende complice chi la diffonde.

La maldicenza è karmica anche perché così come si parla degli altri, allo stesso modo si parlerà di noi.
Il bisogno di criticare è realmente una necessità, un bisogno o una pulsione? Che cosa apporta una maldicenza al sé? Potrebbe essere che poiché non sono felice della mia storia, mi interesso a quella degli altri?
Per quanto le dicerie possano essere basate su fatti, i fatti possono passare molto rapidamente. All’inizio un commento può apparire innocente, ma quando lo condividiamo e scendiamo nei dettagli, ci allontaniamo di molto dalla verità originaria della questione. Quando ne parliamo con altri e vi aggiungiamo dettagli, il pettegolezzo si ingigantisce e in men che non si dica avremo dato inizio a un brodo di pensieri, tempo ed energia.

Guardati anche dalle notizie di seconda (o terza mano!). Se non l’hai sentita tu, non sai CHI l’ha detta e in QUALE contesto.  Se possibile, fatti dire la storia dal protagonista prima di entrare in azione.
Ti è mai capitato di giocare al telefono senza fili? Il messaggio iniziale sussurrato all’orecchio del vicino, che poi continua da uno all’altro, non arriva mai come è iniziato! Per esempio: Kevin Shortbread ha perso venti chili diventa Karin Crumble è incinta… e così via! Nello spazio di venti minuti si assiste alla nascita di una piccante diceria.

Dar credito alle chiacchiere può anche risultare pericoloso. Sii prudente quando qualcuno ripete un piccolo particolare di un’informazione che è stata appena riportata, perché può creare confusione e domande nella tua mente, dubbi e pensieri negativi riguardo agli altri e può non essere per niente esatta. Inoltre quando le persone sanno di poter venire da te per chiacchierare,  allora diventi il bidone della loro spazzatura.

La chiave per evitare di indulgere nelle maldicenze è il rispetto per se stessi.
Quando sono pienamente consapevole delle mie belle qualità innate e riconosco il mio valore, allora mi sento completo e non ho bisogno di vivere la storia di un altro o di mettermi a competere con lui in alcun modo. E poiché ritengo che il mio spazio e la struttura positiva della mia mente siano importanti, non incoraggerò gli altri a depositare la loro negatività intorno a me.


E’ ora… di mettere via il barattolo delle spezie! Non ti soffermare sulle dicerie e non aggiungere dettagli a ciò che ti viene detto prima di passarlo ad altri. Non far caso ai pettegolezzi e ricorda che ciò che gli altri pensano di te non è affar tuo. Crea una corrente costruttiva di conversazioni positive.
E se veramente hai bisogno di fare quattro chiacchiere, allora elogia e valorizza gli altri, apprezza il loro impegno e le loro conquiste perché quello che va poi ritorna! 

 

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