Con l’avanzare degli anni, la memoria può apparire come un fiume che scorre più lentamente. Richiamare le informazioni che un tempo sembravano immediatamente accessibili diventa un processo che richiede tempo e pazienza. Questo cambiamento è una parte naturale del ciclo di vita del cervello, che evolve e si trasforma.
Ci sono ricordi che, in verità, desidererei dimenticare. In questo viaggio spirituale che intraprendo, mi dedico all’arte di riscoprire chi sono, non solo come individuo, ma anche come entità spirituale. Pratico anche l'atto di lasciar andare quei ricordi che non hanno più spazio nella mia esistenza. Gli eventi dolorosi, con il passare del tempo, vedono la loro intensità emotiva affievolirsi. Sebbene l'informazione resti impressa, sembra essere avvolta in un tessuto di carta, riposta in un angolo profondo e remoto della mia coscienza.
In questo processo di purificazione interiore, ricordare e dimenticare si trasformano in scelte consapevoli. Oggi, quindi, mi concedo il privilegio di dimenticare, abbracciando la leggerezza che ne deriva.
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