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Dadi Gulzar

pubblicato il 02/04/21

DADI GULZAR (1928 – 2021)

Nata nel 1928, il suo vero nome era Hridaya Mohini quando arrivò al piccolo gruppo di Om Mandali (nome iniziale della Brahma Kumaris) all'età di 8 anni, nel 1936, insieme alla madre. Il fondatore, Dada Lekraj (link) chiamato in seguito Brahma Baba, fu per lei un’importante figura maschile, essendo orfana di padre.

Negli anni '50, le attività della Brahma Kumaris erano in piena espansione in India e proprio a Dadi Gulzar e alla madre fu affidata la gestione della sede di Delhi, una delle più importanti e del Kasmir. Ma ancora prima, a soli 16 anni, Dadi gestiva la sede di Lucknow.

Una combinazione di innocenza e chiarezza, che le davano il coraggio di fare cose grandi per la sua giovane età, con la ferma fede di essere protetta e guidata dal Supremo.

Fin da piccola aveva un grande dono: quello di andare in trance. Così fu molto strumentale per raccontare le immagini che vedeva descrivendo un mondo paradisiaco considerato Satiyuga (la nuova era – l’età dell’oro) spesso citato nella filosofia della Brahma Kumaris. I dettagli che descriveva erano molto dettagliati e con essi affascinava la mente di tutti: come le persone si rapportavano tra di loro, con armonia e non violenza, come parlavano poco ma comunicavano molto, usando il potere della mente più che il potere delle parole. Insomma, descriveva un mondo dove tutti vorrebbero vivere!

Dopo la morte di Brahma Baba, iniziò il ruolo che rese Dadi Gulzar molto conosciuta nell’ambito della scuola BK, ovvero divenne colei che in trance, veicolava messaggi dal Supremo. Riuniva folle di oltre 25.000 persone che si radunavano intorno a lei ad ogni incontro nella grande sala Diamond Hall ad Abu Road (Rajastan).

Nonostante fosse diventata molto conosciuta e considerata un grande leader spirituale, Dadi non ha mai espresso alcuna modalità da “guru”. Amava il silenzio e con gli occhi comunicava il potere accumulato in una vita intera dedicata ad una crescita interiore e al servizio del mondo.

Nel 2009 venne in Italia, dove lasciò dietro di sé, come una scia invisibile, tanta ispirazione. Dovunque si fermò - Bologna, Gubbio e Roma - incise dei cambiamenti importanti, e non perché lo dicesse in modo specifico, ma perché lasciava dietro di sé il potere di concretizzare quei cambiamenti che erano necessari, che erano nell’aria. Sembrava che questo fosse il suo dono e il suo ringraziamento.

Nella sua evidente umiltà non si attribuiva alcun merito ma indicava l’alto, con il dito puntato al cielo, come a dire: è tutto merito Suo, sono solo uno strumento.
È stata la responsabile mondiale della Brahma Kumaris World Spiritual University dall'aprile 2020 al 11 marzo 2021, data della sua morte.



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