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Dormi o sei desto?

pubblicato il 28/06/16

Mike George

Anche se credi di esserti svegliato stamattina, è molto probabile che tu stia ancora dormendo!
Non il tipo di sonno che ti mantiene più o meno sveglio, ma l’assopimento che ha la meglio su di noi in misura maggiore o minore, durante le ore di veglia.

Ci vuole tempo e una pratica costante di auto-consapevolezza e conoscenza di sé per svegliarci dalle illusioni, delusioni e confusioni che accumuliamo lungo il viaggio della vita.
Quando ci si rende conto di quanto siamo TUTTI addormentati, sembra quasi che si tratti di un complotto. E’ solo che se ci fossero dei cospiratori, sarebbero anch’essi addormentati!

Essere svegli e rimanere svegli significa ‘accorgersi’ delle molte illusioni e delusioni che assimiliamo e creiamo. Vale a dire notare le false credenze a cui siamo inconsciamente attaccati e riconoscere che tali credenze non sono vere.
E’ solo quando risvegliamo una profonda consapevolezza di ciò che è vero o corretto che i nostri pensieri, sentimenti e comportamenti cambieranno. Alcune illusioni sono così evidenti che ci sarebbe da meravigliarsi di come mai non ce ne siamo accorti prima. Altre sono più difficili da vedere perché abbiamo appreso molto bene a ritenere che quelle credenze che ci mantengono ciechi e dormienti siano vere!

La sveglia
Il risveglio inizia nel momento in cui ci si rende conto che stiamo facendo una di queste tre cose: reagire a qualcosa/qualcuno, opporsi  a qualcosa /qualcuno o ripetere un errore già fatto. In ciascun caso il segno che siamo persi nel sonno dell’illusione e della delusione è che ci accorgiamo di qualche disagio mentale o disturbo emotivo nella nostra coscienza. Si tratta dello svegliarino chiamato ‘sofferenza’
Comunque, così come c’è un momento in cui ci svegliamo al mattino, ma è il momento successivo che determina la scelta di decidere se rimanere svegli o di ritornare a dormire, allo stesso modo, non appena ‘notiamo’ che stiamo reagendo, contrastando o ripetendo, è il momento successivo che determinerà se vogliamo ‘svegliarci’ e rimanere svegli o se preferiamo ritornare a dormire e permettere alla reazione/opposizione /ripetizione di avere la meglio, e questo viene chiamato pigrizia. Perversamente, quando tolleriamo passivamente la sofferenza è probabile che si faccia avanti la pigrizia e che prevalga.
Molto spesso sembra che l’opzione più gettonata sia quella di ritornare a sonnecchiare, così come facciamo nel letto nei weekend. Non resteremo svegli fino a quando la sofferenza, che è il prezzo che paghiamo per mantenere le nostre illusioni, o sarà troppo grande da non farci venir la voglia di tornare a dormire, oppure ci stanchiamo della nostra sofferenza mentale/emotiva. In entrambi i casi, così come alla fine ci tocca svegliarci al mattino, un giorno, ci toccherà svegliarci dalle illusioni e dalle credenze che ci mantengono inconsapevoli della realtà.

Sei sveglio o stai ancora dormendo?
Ecco otto tra i tanti sintomi che indicano che si sta vivendo come sonnambuli.

1. Proiettare lo stress
Si sta ancora dormendo se si biasimano gli altri, le situazioni e gli eventi per i propri sentimenti di stress. Si crede che siano gli altri a creare il nostro stress. Lo stress è una forma di sofferenza o disagio che viene a dirci che c’è qualcosa da cambiare dentro di noi, non negli altri. Tutto lo stress è creato da noi stessi indipendentemente dalle circostanze. Ecco perché alcune persone sembrano emotivamente devastate da certe situazioni, mentre altre continuano ad andare avanti senza darsene troppo pensiero.
Tutte le volte che ce la prendiamo con gli altri per ciò che si prova, significa che siamo addormentati alla verità che i nostri pensieri e sentimenti sono la nostra risposta, perciò nostra creazione, perciò nostra responsabilità o ‘abilità di rispondere’. Le persone risvegliate accettano la piena responsabilità dei loro pensieri/attitudini/azioni…sempre e ovunque! Non è certamente facile, specialmente quando a quasi tutti sembra più facile puntare il dito, perché abbiamo appreso l’errata convinzione che ‘non sono io, sono loro’.

2. Confronti personali
Si è ancora addormentati quando ci paragoniamo ad un’altra persona. Ciò significa che non abbiamo ancora compreso la nostra unicità e valore. In effetti si vuole dire: ”Voglio essere qualcun altro”. Crediamo di dover aspirare ad essere come qualcun altro per conseguire un certo successo. Il che è ovviamente impossibile. Oppure si crede inconsciamente “io non valgo niente. Valgo meno di quello” Ma non è vero! L’anima risvegliata conosce il proprio valore e sa affermare i propri pregi. Non aspira mai ad essere qualcun altro, ma è costantemente portata ad espandere la sua capacità di risveglio del proprio potenziale personale.

3. Controllo del comportamento
Si è ancora dormienti ogni volta che si tenta di controllare o manipolare gli altri. Ogni volta che ci si arrabbia con qualcuno, significa che si crede inconsciamente di poter controllare ciò che non si può controllare. Si crede di poter far fare agli altri quello che vogliamo. A volte sembra di riuscirci, ma non è così. La verità è che tutti agiscono secondo le proprie decisioni riguardo a come comportarsi e interagire, a prescindere dalle situazioni e dalle circostanze esterne. Se si è sonnambuli furbi, si possono persino percepire i punti vulnerabili degli altri ed essere abbastanza capaci di sfruttarli a proprio vantaggio. Ma questo ci mantiene bloccati in una specie di illusorio potere che in realtà non fa altro che prosciugare energie. Quando si cerca di sfruttare gli altri, nel profondo di noi stessi la nostra coscienza sa che la nostra autenticità ne viene compromessa e che stiamo agendo in maniera non conforme al criterio di ‘relazione sana’. Le anime risvegliate non approfittano mai dei sonnambuli. Sanno che il loro ruolo è quello di risvegliare gli altri, non di sfruttarli. A volte questi vengono chiamati ‘leaders’.

4. Indulgenza emotiva
Si è ancora addormentati quando ci si abbandona alle proprie emozioni, quando si cercano degli stimoli per riprovare la ‘sensazione’ di certi stati emotivi. Si potrebbe obbiettare che questo sembra rendere più lieve la giornata. Ciò significa abbandonarsi alla rabbia. Se si continua a parlare di quello che non è andato bene, di quello che abbiamo perso, significa che ci piace crogiolarci nel nostro dolore. E se si continua a guardare al futuro con ansia e trepidazione, allora è probabile che si è dipendenti dalla paura. Le anime risvegliate hanno smesso di essere dipendenti o di agire in dipendenza dei propri stati emotivi. Esse hanno imparato a scegliere e a creare i loro sentimenti in ogni momento e in ogni scena. E non è facile in un mondo la cui la moneta di scambio più comune nella maggior parte delle relazioni sembra essere l’emozione dell’infelicità.

5. Ritenere di essere controllati
Si è ancora addormentati quando si crede di essere controllati da altri: il governo, le circostanze ecc. Così come noi non possiamo controllare qualcun altro, così nessuno può controllare noi. Può essere difficile capirlo se abbiamo avuto genitori ed insegnanti e forse amici che credevano di poterci controllare. In tal caso siamo stati condizionati a credere di poterlo essere. Ma in realtà non lo fanno (e non lo hanno fatto). Così ci sembra fino a quando non realizziamo che indipendentemente dalla situazione, siamo noi a creare la nostra risposta. Le anime risvegliate sanno che sono loro a prendere le proprie decisioni, a creare i propri pensieri e sentimenti, e a produrre le proprie azioni dovunque e in ogni momento della loro vita a prescindere dalle circostanze. Rendersi conto di ciò ci libera dalla illusione di essere vittime o schiavi. Rimanere svegli e liberi interiormente in un mondo che esalta il vittimismo e la schiavitù è una sfida quotidiana. Non si tratta di combattere una battaglia per la libertà, ma di una vigile consapevolezza dei momenti in cui ci mettiamo in trappola da soli.

6. Acquisti facili
Siamo ancora addormentati se facciamo acquisti per essere felici. Significa che stiamo ancora cercando di completarci con qualcosa che non è noi! Significa che stiamo ancora cercando di trovare una realizzazione riempiendoci la vita di oggetti. Le anime risvegliate sanno di essere già complete e che non perderanno mai il loro valore. Il loro unico sforzo è quello di ricordarsene e mostrare ogni giorno di essere già completi!

7. Persone problematiche
Si è ancora addormentati se si crede che il problema sia ‘l’altra persona’ Non abbiamo ancora capito che il problema non è ciò che gli altri dicono o fanno, ma è come li si giudica che crea i sentimenti negativi nei loro confronti. In effetti il vero problema è come li vediamo. Ma neanche questo è un problema. Significa solo che non abbiamo ancora imparato a ‘scegliere consciamente’ come percepire gli altri. Siamo ancora in balìa di percezioni condizionate da lungo tempo basate su credenze create o introiettate ieri. Un segno evidente è l’assenza di compassione verso gli altri. Per le anime risvegliate l’altra persona non è mai il problema.

8. Aspettative nascoste
Siamo ancora addormentati se la nostra felicità dipende dalla realizzazione delle aspettative. Probabilmente non ci siamo ancora accorti che le nostre aspettative non sono altro che desideri camuffati. E tutti i desideri contengono la paura (e quindi lo stress), cioè paura di non ottenere quello che si vuole. Significa che crediamo ancora che alla nostra vita, alla nostra anima, manchi qualcosa. E quando le nostre aspettative non si realizzano, ci si arrabbia e così mandano via la felicità. Le anime risvegliate hanno delle aspettative ‘senza desideri’ e se queste non si realizzano è OK, non vanno in tilt, perché la loro felicità non dipende dalla realizzazione delle aspettative.
Risvegliarsi da queste illusioni e rimanere svegli è la sfida che tutti affrontiamo se si vuole vivere in pace , con gioia e amore. Da qui l’importanza di sviluppare l’arte di prestare attenzione ai sentimenti e di coltivare la consapevolezza della loro origine.

Non si tratta di dover lottare per liberarci da queste illusioni e credenze, ma semplicemente di vederle per quelle che sono. Facendo ciò, esse verranno superate. Solo allora perderanno il potere di dare forma ai  nostri pensieri, sentimenti e azioni. Lungo il tragitto tra l’essere presenti ‘qui’ e l’essere pienamente e continuamente svegli, vi sono delle inevitabili fluttuazioni tra stati di veglia e di sonno, vittorie e sconfitte, illusioni e realtà. E così fino a quando rimanere svegli e consapevoli diventa naturale come lo era il dormire!
Dopo un po' diventa ovvio che tutti, indipendentemente da quanto elevati o importanti, umili o semplici possiamo essere, dovremo fare lo stesso percorso, fare lo stesso sforzo, impegnarci nelle stesse pratiche di consapevolezza.
Così come tutti dormiamo, così ci risvegliamo…tutti!

Domanda: Al fine di elevare il tuo livello di consapevolezza, quali dei sintomi elencati manifesti di più? Valuta ognuno da 1 a 10.
Riflessione: Prendi un elemento al giorno durante i prossimi giorni e visualizza lo stato di veglia e vedi se riesci a praticare bene durante la giornata.
Azione: Invia questo testo ad un amico e inizia una conversazione intitolata “Svegliarsi - Sei d’accordo?” Sostenetevi reciprocamente per sviluppare la comprensione di come cambiare i modelli  ‘soporiferi’ che abbiamo esplorato.


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