pubblicato il 19/03/17


Quanti giochi ci troviamo a giocare nella vita?
Le nostre relazioni possono diventare molto complicate una volta che iniziamo a giocare il gioco delle aspettative, perché il risultato è la delusione.

Ciò accade quando confondiamo l’attaccamento con l’amore.
Queste sono due energie completamente differenti.
Sappiamo come ci sentiamo in presenza di qualcuno che ci ama veramente: quando siamo i destinatari di attenzione e amore incondizionato. È così che lo riconosciamo. Allo stesso modo sappiamo quando una persona prova attaccamento e ha molte aspettative.

Quando c’è amore, sentiamo quell’amore e proviamo un senso di ampliamento personale, una specie di libertà e consenso. Se c’è attaccamento il sentimento è completamento diverso: un senso di soffocamento e di pressione. L’abilità consiste nel riconoscere l’amore spirituale e non alimentare vecchie emozioni che ci feriscono.

Neutralità e equilibrio sono le parole migliori per descrivere il distacco. Spesso le persone hanno la sensazione che la parola distacco implichi l’essere distanti nelle nostre relazioni, l’essere freddi e superficiali. Ma sarebbe bene comprendere il distacco come una condizione nella quale le nostre emozioni negative non sono attive e noi siamo emotivamente stabili e amorevoli.
Essere all’interno di questo equilibrio vuol dire che possiamo esprimere sia amore che compassione. Infatti l’equilibrio permette a queste emozioni di essere presenti in maniera naturale nelle nostre relazioni.

Quando siamo attaccati non siamo in grado di vedere quale sia ‘la cosa migliore’ per l’altra persona e siamo piuttosto di intralcio nella ricerca delle loro soluzioni. Stiamo intralciando e non aiutando, stiamo aggiungendo ulteriore peso e complicazioni ai loro problemi. Ciò è particolarmente vero nel caso di genitori e figli. Siamo tesi quando i figli vivono delle difficoltà e così spesso aggiungiamo ulteriore energia negativa, ovviamente senza che neanche ce ne rendiamo conto!

Pensiamo che preoccuparci sia un bene, rendendo normale questo modo di pensare.
Le nostre preoccupazioni creano un effetto domino nelle nostre relazioni, nelle quali una cosa porta a un’altra. Prima ancora di accorgercene, abbiamo messo in moto un’intera sequenza di eventi che scappano al nostro controllo semplicemente a causa del nostro attaccamento e aspettative.

Quando siamo emotivi, vuol dire semplicemente che l’energia della nostra mente è in movimento. Una mente ansiosa, si muove molto rapidamente, come una macchina fuori controllo, e tutte e due possono essere cose molto pericolose. Quando questa energia si muove in una direzione negativa anzichè positiva, la relazione ne soffre.

Selezionare i nostri pensieri e sentimenti è iniziare ad aiutare noi stessi e gli altri. Liberarci dall’ego riporta empatia, semplicità e naturalezza. Quando comprendiamo che ognuno ha il suo percorso e che possiamo aiutare gli altri restando al posto nostro, ben consapevoli di noi stessi senza permettere di venire coinvolti negli affari degli altri. Quando veniamo influenzati da ciò che sta capitando loro durante il loro percorso, perdiamo il filo. È il loro cammino, del quale hanno scritto il copione con la penna delle loro azioni sulla pagina della vita, così come noi abbiamo fatto per il nostro.

È ora… di smettere di giocare a domino. È ora di lasciare che gli altri siano come sono. È ora di lasciar andare e consentire a Dio di essere la nostra guida. Agire con consapevole accettazione fa sì che amore e compassione fluiscano naturalmente dai nostri cuori verso gli altri, nascendo da quel punto sacro chiamato equilibrio.

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