Silvia Bargellini
L'ego è una costruzione complessa che, pur offrendo protezioni psicologiche alle sfide quotidiane, è spesso visto come un ostacolo nel cammino verso la trasformazione spirituale.
Nella conoscenza del Raja Yoga, l'essere umano è concepito come l’unione di due componenti distinte: l'anima, dotata di qualità meravigliose quali la pace, l'amore e la gioia, accompagnata da capacità intellettuali e mentali; e il corpo fisico. Con il trascorrere del tempo, la batteria dell'essere spirituale si scarica, ed è in questo declino energetico che germoglia l'ego.
Man mano che l'energia della batteria dell’anima diminuisce, si osserva una riduzione della pace, dell'amore e della forza interiore. L'autostima e il rispetto di sé subiscono delle battute d'arresto, e quando l'anima si trova in uno stato di carenza energetica, si innescano vari meccanismi di sopravvivenza. In questa situazione, l'individuo inizia a adottare maschere, creando attaccamenti e identificandosi con ciò che non è realmente.
L'ego spesso suggerisce l'adozione di maschere in risposta alla sensazione di inadeguatezza. Queste maschere, come quella del bravo marito o dell'amico perfetto, sono difese psicologiche per sopravvivere in una società complessa.
Tuttavia, queste maschere possono portare a conseguenze significative:
1.Reazioni Violente dell'Ego:
Le maschere sembrano funzionare bene finché non incontrano persone che, con le loro azioni o parole, riescono a vedere oltre le apparenze, mettendo a nudo fragilità che si preferirebbero nascoste.
Immaginiamo un uomo che adotta la "maschera del bravo marito". Un giorno, quando la moglie lo accusa di non essere all'altezza di questo ruolo, l'ego reagisce violentemente. La maschera vuole essere una difesa impenetrabile, proteggendo quella vulnerabilità che nessuno deve scoprire. Se l'attaccamento a questa maschera non esistesse, emergerebbe una comunicazione piena di comprensione e dialogo, portando a un pacifico risolvimento del conflitto.
2.Impedimenti al Perdono:
L'ego ci ostacola nel processo di perdono. Quando un amico tradisce la nostra fiducia, nonostante il cuore suggerisca di lasciar andare, l'ego impone resistenza. Per l'ego, il perdono equivale a una dimostrazione di debolezza. Sentiamo la voce interiore dell’ego che ci dice che abbiamo ragione, che l’amico ha fatto un errore imperdonabile e poi rivediamo nella mente la scena dolorosa della mancanza di onestà dell’amico rimanendo così imprigionati in un circolo vizioso di sofferenza nella lotta tra cuore ed ego.
3. Mantenimento della maschera non più necessaria:
Quando si attraversano periodi difficili, l'ego può suggerire di indossare una maschera di falsa umiltà, portandoci a sminuire costantemente le nostre capacità per evitare il dolore del fallimento. Anche quando il periodo difficile è passato, l'ego continua a sabotare la nostra autostima, suggerendo che non siamo valenti o capaci.
In definitiva, l'ego è interpretato dal punto di vista psicologico come una necessità per nascondere le nostre fragilità, suggerendoci un senso di sicurezza illusoria. Tuttavia, dal punto di vista spirituale, l'ego oscura il vero Sé, che risiede al di sotto di tali fragilità.
L'obiettivo spirituale sarebbe quello di rafforzare le innate qualità dell'anima, messe in ombra dalla perdita di potere.
Per il ricercatore spirituale, dire addio all'ego diventa vitale. L'ego rappresenta il maggiore, se non l'unico, ostacolo all'autorealizzazione e alla felicità duratura. Liberarsi dall'ego è una tappa obbligata verso il raggiungimento dell'autenticità e della pace interiore.
Dire addio all'Ego
Abbandonare l'ego è fondamentale per avvicinarsi a una consapevolezza più elevata e profonda. Di seguito, esploreremo come si possa iniziare a dissolvere questo ostacolo interiore attraverso alcune pratiche riflessive.
1. Identificare il Nostro Ego
Il primo passo per superare l'ego è riconoscerlo. Una sincera e onesta autoanalisi è essenziale per capire se le nostre azioni sono guidate dall'ego.
Ecco alcune manifestazioni tipiche:
• Desiderio di Avere Ragione: Un impulso incessante a dimostrare che la propria opinione è l'unica valida.
• Offesa e Insulto: La tendenza a sentirsi feriti dalle azioni o dai commenti altrui.
• Irritazione di fronte alle Differenze: Difficoltà nell'accettare idee o opinioni diverse dalle proprie.
• Timore di non Essere Amati: Una paura radicata di non ricevere accettazione per quello che siamo essenzialmente.
• Ricerca di Attenzione: Un bisogno costante di riconoscimento e approvazione esterni.
Identificare queste dinamiche interiori è cruciale per avviare un processo di liberazione.
2. Accettare la Propria Vulnerabilità
Spesso l'ego si dissolve di fronte al coraggio di abbracciare la nostra vulnerabilità. È un atto di grande forza guardare alle debolezze senza timore e accettare i nostri errori senza vergogna. In questo modo, l'ego perde la sua presa su di noi, aprendoci a una comprensione più autentica di chi siamo.
3. Coltivare un’Autentica Umiltà
L'umiltà è una virtù spesso fraintesa o sottovalutata nella società contemporanea, ma dal punto di vista spirituale, rappresenta una preziosa conquista.
La vera umiltà riconosce il valore limitato del giudizio altrui e resiste alle tentazioni delle lotte di potere. Umile è chi affronta critiche e derisioni con serenità, comprendendo che le capacità di amare possono variare molto tra gli individui e non si lascia influenzare particolarmente dal cattivo carattere degli altri, non fa dipendere i suoi sentimenti dall’ego degli altri.
4. Gratitudine per i Propri Punti di Forza Interiori
In un cammino di distacco dall’ego è fondamentale ricordare i propri punti di forza interiori, pur riconoscendo le proprie fragilità. È utile dedicarsi a momenti di riflessione e silenzio, valutando la bontà dell’essere, del cuore e della capacità di offrire cura e gentilezza verso gli altri. Questi aspetti dell’anima spesso vengono trascurati dall’ego, ma costituiscono le vere ancore di sostegno nel nostro percorso di crescita interiore.
Conclusione
Lasciare andare l'ego non avviene dall'oggi al domani è un lungo percorso e richiede un'intenzione sincera e una pratica consapevole. Attraverso l'attenzione alle manifestazioni dell'ego, all'accettazione della vulnerabilità, allo sviluppo dell'umiltà e al riconoscimento delle virtù interiori, possiamo iniziare un viaggio interiore al di là delle illusioni dettate dall'ego.
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