Recensione Eventi

I 5 Specchi dell'Anima

pubblicato il 10/04/14


Parma, febbraio 2014 di Antonella Ferrari                     

Si potrebbe dire che abbiamo a disposizione due specchi: quello fisico e quello interiore.  Nello specchio fisico ci specchiamo tutte le mattine per vedere l’immagine alla quale corrisponde il nome che abbiamo. L’altro specchio è quello interiore, lo specchio dell’anima. Questo specchio non è solo uno, ma nella nostra coscienza è come se ci fosse un’intera stanza di specchi.

Si dice che un’atmosfera molto pulita faccia da specchio perché riflette ciò che non va in noi. Ad esempio, quando entriamo in luoghi sacri, che siano chiese o templi ecc.. l’atmosfera è tale da indurci a riflettere e vedere quello che forse altrove non vedremmo.

Il processo di introspezione è graduale, ognuno calibra la sua capacità di entrare dentro e guardarsi e la meditazione è un invito a guardare e capire quello che emerge e si fa nitido sullo specchio interiore. Posso vedere ciò che realmente sono di cui non sono sempre consapevole, ciò che dovrei essere ma che ancora non sono, insomma evidenzia la mia realtà e sfata tante illusioni.

La conoscenza spirituale è lo specchio della consapevolezza, ci ricorda le qualità e i valori che ci rendono positivi, corretti, leali, giusti ecc. Quando lo specchio è appannato, non vedendo bene e chiaro, prendo per buono quello che altri mi dicono che io sia. Spesso ci attribuiscono etichette non vere. La più grave è quando il mondo ci dice che siamo dei corpi mentre lo specchio interiore dice: no, sei ben di più che questa materia che usi e lascerai, sei un’anima.  Sperimenta e rendi tua questa consapevolezza. Allora lo specchio diventa ancora più chiaro e mi fa vedere quello che sono realmente, le mie potenzialità e anche le tue!  Più le scopro e lo uso, più lo specchio diviene trasparente. Specchiarsi in uno specchio un po’ annebbiato, sporco, pieno di schizzi.. rende faticoso vedere l’immagine con chiarezza. Man mano però che elaboro la conoscenza, lo specchio diventa sempre più pulito ecco perché dovrei espormi alla conoscenza tutti i giorni.  Come il corpo viene nutrito tutti i giorni, così l’anima ha bisogno di spiritualità tutti i giorni.

Lo specchio non solo riflette ma risponde.. la chiarezza del mio intelletto che rispecchia quello che so, mi informa sulla risposta. Tutto ciò rende più sicuri e lungimiranti,  per evitare di avere dubbi e domande.

La medusa fu sconfitta perché si specchiò sullo scudo di Perseo e si pietrificò. Così, nel momento in cui faccio specchiare i miei difetti nello specchio della conoscenza si pietrificano, ma devo essere onesta con me stessa.

Un altro specchio è lo specchio del mio stesso Karma. Le cose che avvengono sono ritorni karmici (debiti e crediti connessi con azioni passate) e in quello posso specchiare il mio stesso destino.  Se sono avara, per il poco che dono e condivido, poco ritornerà, poca cooperazione e poca fortuna.
Uno si può chiedere perché altri hanno tanto e io così poco, ma ciò riflette il proprio atteggiamento, cioè il karma che ritorna e mi fa da specchio.  Tutti abbiamo tanto karma ma non dobbiamo farcene una colpa, capirlo serve a compensare e cominciare a compiere azioni migliori e con più generosità.
In India per esempio se un bambino non beve latte fanno in modo che regali latte perché questo sblocca un conto karmico. Perciò se avete problemi economici, che potrebbero indurre a poca generosità, al contrario della logica umana, date qualcosa, offrite un panino a qualcuno e in quel sacrificio il conto viene pulito.  Questo è lo specchio che meno ci piace guardare perché ci ricorda un certo livello di responsabilità. Il karma è una azione che va e il destino è ciò che mi torna.

Il terzo specchio è il comportamento degli altri nei miei confronti
Il dirigente di un’azienda chiese aiuto a dei consulenti perché i dipendenti non cooperavano. Pensava di aver sbagliato nella selezione del personale e si lamentava. I consulenti cominciarono con l’assistere ad un meeting aziendale e osservarono che il presidente si proponeva in modo molto autoritario, faceva quasi paura per il suo modo di imporsi, e quando chiedeva se altri avevano idee nessuno aveva il coraggio di contraddirlo. Lui non si accorgeva che la non cooperazione era dettata dalla paura perché la sua energia era troppo prepotente e invadente.

Perciò è utile fermarsi di volta in volta e leggere nella risposta degli altri quello che io devo cambiare in me. Questo perché se gli altri continuano a rispondermi in un certo modo vuol dire che c’è qualcosa che da me va verso di loro e la risposta è il ritorno che gli altri mi rimandano fedelmente. Ci possono essere eccezioni a questo, in casi di particolari “patologie” caratteriali.

Se voglio uno specchio trasparente per vedere quello che io avrei bisogno di cambiare, bene, la risposta degli altri lo è, diventa un fantastico specchio che mi rimanda esattamente l’immagine del mio cambiamento. Se il commento che ricevo è molto sporadico potrebbe essere un problema dell’altro/altri, ma se succede spesso, allora potrebbe essere un mio problema caratteriale, come nel caso del presidente citato sopra, e solo occhi esterni gli hanno evidenziato dove sbagliava.

Un altro specchio sono le nostre reazioni perché riflettono delle paure. Le paure, piccole o grandi che siano, danno vita a reazioni spesso incontrollate.

Esercizio
Scrivete una reazione, l’ultima che avete provato.. e cercate di identificare la paura che la sosteneva. Provate a pensare l’ultima volta che avete reagito, che paura rifletteva quella reazione?

Un altro specchio è quello che viene sperimentato da uno Yogi quando crea una connessione con il Supremo. In quella “relazione” sente e percepisce come Lui guarda l’anima. Quell’Essere Supremo vede il meglio di noi e ci fa da specchio, ispirandoci ad avere lo stesso sguardo di benevolenza e amore. Durante la meditazione, l’energia del Supremo fluisce, ci ricarica e rigenera.
Possiamo vederci come Lui ci vede?  Lui è chiarissimo, vede esattamente quello che non va ma non ne è disturbato perché la sua attenzione va su ciò che è vero e innato e non sui difetti acquisiti.

Meditazione guidata
Il corpo è rilassato, ritorno al mio silenzio interiore, un silenzio profondo come se mi calassi nel mio pozzo interiore, e per qualche istante mi allontano da tutto ciò che è esterno .. se altri pensieri subentrano li lascio passare e andare oltre… mi focalizzo su di me, il diamante al centro della fronte e mi visualizzo davanti ad uno specchio d’acqua, un lago… l’acqua è immobile e riflette la mia immagine … mentre mi chino su di essa vedo il mio volto … e ancora più in là, oltre l’immagine… vedo la scintilla che brilla al centro della mia fronte e quella luce mi ricorda la mia vera identità.
Quanto in profondità posso andare per riscoprirmi e vedere la vera me … mi calo in un silenzio interiore e mi faccio attrarre da quella Luce … da Colui che non ha un corpo come me, da Colui che è sempre con me … sebbene io lo dimentichi Lui ricorda l’anima sempre, come un padre ricorda il proprio figlio. Il figlio si perde nei meandri del mondo ma il Padre lo segue sempre e avvicinandomi a quell’Energia comincio a percepire la Sua forza, il Suo potere, il Suo amore e percepisco come Lui mi vede…  cosa vede in me che io non vedo? Vede la mia forma eterna, la mia forma completa, la mia forma originale ed è a quella che Lui parla… i Suoi occhi sono come uno specchio … riflettono il meglio di me…  mi vesto di quelle qualità come se fosse un abito di luce e ora visualizzo di indossare quelle qualità e di camminare per strada … incontro varie persone, a loro dono questa energia di qualità.. silenziosamente … sottilmente lo sentiranno …. ora visualizzo la mia famiglia e anche a loro dono qualità…  

Continuate a specchiarvi … la consapevolezza cresce…  la forza si espande per diventare la realtà interiore che vogliamo vivere.. sempre.

 

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