Recensione Articoli

Il potere delle opinioni

pubblicato il 06/12/17

Antonella Ferrari

Le opinioni, molto spesso, non sono basate su fatti ma su pensieri, dicerie, luoghi comuni e convinzioni. Oggi tutti hanno tante opinioni e lo ritengono una forma di libertà di pensiero. Lo è, possiamo pensare e dire quello che ci pare. Ma più è la libertà disponibile, più siamo chiamati ad essere responsabili.

Non dovrei dimenticare
che il dire quello che voglio e come voglio non è scindibile dalla conseguente influenza che questo avrà sugli altri. Se l’opinione è positiva, reale e utile allora sarà un modo per comunicare valori altrimenti condizionare qualcun altro o un gruppo di persone significa forse portarli in direzioni sbagliate.

Una storia …

Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza.
Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse: “Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?”
“Un momento“, rispose Socrate, “Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.”
“I tre setacci?”
“Sì“, continuò Socrate. “Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Io lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è VERO?”
“No… ne ho solo sentito parlare.”
“Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di BUONO?”
“Ah no, al contrario!”
“Dunque“, continuò Socrate, “vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità.
È UTILE che io sappia cosa avrebbe fatto questo amico?”
“No, davvero.”
“Allora“, concluse Socrate, “se ciò che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile, perché me lo vuoi dire? Io preferisco non saperlo e consiglio a te di dimenticarlo.“

Pertanto ci sono due modalità a confronto: la responsabilità di chi condivide un’opinione e il discernimento di chi ascolta.
Se chi parla lo fa a vanvera, tanto per parlare e soprattutto lo fa con frasi fatte… generalizzando o riportando cose che non sono state vissute in prima persona, c’è il notevole rischio di “inquinare” la mente di altri e influenzare le loro decisioni.

Facciamo due esempi…
1. Una persona che aveva un ruolo manageriale, riporta al presidente dell’azienda la sua opinione rispetto ad un dipendente particolarmente brillante e per il quale era previsto un avanzamento di carriera. Il presidente ovviamente ascolta l’opinione del manager che per gelosia e competizione cerca di non facilitare la sua promozione e rivaluta la sua idea con il risultato di non procedere con la promozione avendo dei dubbi. L’opinione di uno ha colorato la vita di un altro, e dietro di lui l’impatto che questo avrebbe avuto su molti.

2. Una moglie taglia l’arrosto per metterlo in forno in modo meticoloso e investendo molto tempo. Il marito le chiede perché non lo mette intero e la donna risponde: lo faceva mia madre! Si fa così. “ opinione ferma e senza particolari spiegazioni. Il marito consulta la suocera che gli risponde nello stesso modo. Allora consulta la nonna che si mette a ridere e commenta: “sai noi avevamo il forno molto piccolo e quindi dovevamo fare cosi, ma tu puoi fare come meglio credi”! Cosi il potere delle consuetudini che non ci fermiamo a capire se sono ancora valide e perché!!

“Chi soffre di artrite di solito psicosomatizza una certa rigidità. Si dice che sia rigida nelle sue opinioni e di solito si aggrappa saldamente ad una serie di credenze assimilate e formate in un lontano passato. Le persone profondamente religiose tendono a soffrire di “artrite spirituale”. Il loro senso di identità, la loro sicurezza e stabilità sono radicate su credenze religiose assorbite
attraverso antiche scritture o altre interpretazioni di tali scritture. Avendo ‘adottato’ quelle credenze, finiscono poi per considerarle loro verità personali. Non si sono mai soffermati ad esplorare e capire la differenza tra credenza e verità. Grazie all’apporto di nuove visioni, di nuovi modi di percepire, e di comprendere se stessi, nuovi modi di trarre significato dalla vita quotidiana, che è possibile realizzare nuove modalità di essere per lasciare andare quelle vecchie.” (estratto da Il sistema immunitario dell’anima di Mike George)

È facile farsi idee sbagliate di qualcuno quando lo si vede solo una volta ogni tanto e magari proprio in quel momento è super stanco o provato. Perciò giudicare troppo in fretta è una forma di impulsività che fa male e rende superficiali.
A Londra frequentavo uno scuola per imparare l’inglese e c’erano altri italiani. Uno aveva la mania di rubare. Ma era cosi dolce, carino e gentile che non avremmo mai sospettato di lui, bensì di un altro un po’ meno furbo, su cui il ladro stesso dirottava abilmente l’attenzione. Il discernimento era insufficiente, ma il tempo rivelò la verità. Perché il tempo rivela sempre la verità.

Come si acutizza il discernimento? Fondamentale per avere la capacità di accogliere l’opinione di tutti, rispettarla e allo stesso tempo valutare se è rilevante per me o no, se utile o meno. Il mio intuito è anche all’opera quando ascolto, osservo e valuto.
Una buona valutazione implica capire le intenzioni. Ad esempio, qualcuno può avere un buon cuore ma essere caratterialmente scorbutico e questo può renderlo un buon capro espiatorio. Comprendere è veramente un’arte che viene acutizzata quando uno lavora su se stesso per capire la proprie dinamiche.

Chi naviga sul web trova opinioni varie su tutto. È utile perché ci aiuta a formare un’idea propria e opinioni in autonomia. Sulla Brahma Kumaris ci sono opinioni discordanti, dalle più belle alle più diffamatorie, soprattutto dalle persone che non l’hanno mai frequentata. Lo hanno sentito dire, lo hanno tradotto da altri siti…. Capita così che le loro opinioni scoraggino molti altri privandoli della possibilità di conoscere e usufruire di qualcosa di buono.

Sarà buona o cattiva? Forse si.. forse no.. ma non lo sappiamo finché non lo si prova!
C’è chi non crede finché non tocca e mette il naso. Forse anche in questo caso, fatti la tua opinione e dai valore al tuo discernimento.

Ovviamente il karma è sempre l’energia che guida gli avvenimenti. Eventi non positivi e situazioni di contrasto rispondono ad una legge che non è derogabile. Nonostante ciò è sempre bene pensare di non essere strumenti del karma in termini negativi.

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