Recensione Eventi

Il seme della felicità

pubblicato il 26/08/10


Il seme è qualcosa di molto piccolo ma contiene così tanto. Un piccolissimo seme contiene un intero albero. Anche il seme della felicità contiene un intero mondo.
Che mondo racchiude la felicità per voi? Buoni sentimenti, libertà, salute, pace, spensieratezza ...

La felicità gioca un ruolo importante nella vita di tutti noi. In qualsiasi cosa facciamo, lo scopo è quello di essere felici. Felicità come benessere, è la motivazione principale delle nostre azioni.
Cerchiamo e rincorriamo momenti di felicità nella speranza che diventino duraturi. Ma spesso la sperimentiamo solo per un breve tempo.

Il seme della felicità è la consapevolezza. Quando realizzo qualcosa la mia coscienza cambia perché ogni realizzazione porta dei cambiamenti. Per diventare consapevole devo implementare alcuni principi spirituali.

Siamo pionieri di terre nuove (dentro) da esplorare per trovare

In hindi dicono: hum so so hum, che vuol dire ritornare a ciò che siamo realmente, nell'essenza più vera del se, ma che abbiamo dimenticato.
Il primo principio spirituale è ricreare e sostenere questa connessione, per mantenere viva una coscienza spirituale. Cosa rispondete alla domanda: chi sono? Ponetevela fin quando la risposta non vi porta ad un'esperienza. L'esperienza è il seme della consapevolezza e la consapevolezza è il seme della felicità.

Quante volte vi sentite tristi o non ottenete ciò che desiderate? Quante volte vi sentite delusi e scontenti perché speravate in una promozione e qualcun altro ha preso quel posto?
La speranza svanisce e la potenziale felicità diventa sofferenza.

Saprete già che ciò che a volte è motivo di felicità diventa poi strumento di sofferenza. Un bel pasto può sembrare un momento felice ma se è pieno di fritti poi il fegato piange. Una bella relazione può essere idilliaca ma per quanto?
Una caratteristica della felicità, della vera felicità, è la stabilità.

Perciò affinché la felicità sia duratura e stabile, non va cercata fuori ma dentro di se. Ottenere raggiungimenti esterni è molto buono ma devo essere consapevole che sono temporanei. Se desidero essere realmente felice devo basare la mia felicità su cose che non siano temporanee.

La natura umana è affascinante, quella vera, quella che ci dice, se l'ascoltiamo, che noi siamo esseri naturalmente felici, c'è una gioia interiore che ci appartiene ma che non sappiamo come alimentare. Sapete come andare in quello spazio di gioia che sta nel nucleo dell'anima?
Non sempre ne siamo consapevoli e spesso, pur essendolo, non lo usiamo. Perché?
È come essere ricchi e mendicare. La meditazione ci stimola a questo, la saggia coscienza ci bisbiglia: -"vai, vai all'interno, nel silenzio di quell'oasi di consapevolezza e posizionati nella gioia, sperimenta di essere pieno di felicità". Pratica un pensiero molto facile - io sono un essere felice - non importa cosa succeda fuori - io sono felice -

Così si stimolano nuove posizioni mentali che vanno a controbattere pensieri ricorrenti (per alcuni) di scoraggiamento, di sfiducia e di tristezza. Ovviamente nessuna pratica di questo genere fa miracoli senza la costanza e la perseveranza. Se penso positivamente per due giorni e poi torno alla stessa modalità negativa non avrò risolto granché.. Datevi un input di buona energia.
Conoscete la storia di Peter Pan? Era un piccolo ragazzo che poteva volare solo se creava pensieri felici. Voi potete volare nella vostra consapevolezza quando create pensieri felici. Pensieri felici significa pensieri positivi, pensieri elevati. Perciò è suggeribile praticare il pensiero: - io sono un essere felice.

C'è un altro principio molto importante: felicità è dare. Sicuramente avrete sperimentato che quando date siete felici! Siete più felici quando date o quando ricevete? Colui che dà non ha limiti, pensate ad una conferenza, chi parla può andare avanti ben più di coloro che ascoltano. Il dare può essere illimitato perché siamo innatamente donatori. Ecco perché produce felicità. Tutto ciò che riflette la nostra natura originale produce felicità.

Praticate di dare ogni giorno. Non solo denaro, ma un sorriso, idee, energia o anche la disponibilità ad ascoltare. Oggi, una grande carenza nelle relazioni umane è la capacità di ascoltare e questo è il motivo per cui gli psicologi lavorano molto.
Il valore dell'amicizia non è al massimo, ma se siete un buon amico per qualcuno, se siete un amico sincero e leale, voi date felicità. L'amicizia è condividere felicità.

Il terzo aspetto connesso con la felicità è essere coraggiosi. La paura è il peggior nemico della felicità. Ricordate nella vostra vita un momento di particolare coraggio? Quando l'avete avuto eravate felici, perché avete dato il vostro meglio. Chi è codardo non può essere nel suo auto rispetto e quindi felice. La vita è come un gioco, perché non provare? Perché non rischiare andando oltre i limiti di una personalità difettosa?

Se la mia mente è leggera posso avere pensieri di felicità. Una mente pesante è un cuore pesante. Ho bisogno di essere leggera nel cuore. Il quarto principio è che per essere felice devo essere libera. Siamo nati per essere liberi, ma purtroppo ci perdiamo in tanti legami e dipendenze, fisiche ed emozionali. Vi piace essere dipendenti? Possiamo dire quello che vogliamo e fare quello che vogliamo ma non siamo realmente liberi. Le emozioni negative rendono il cuore molto pesante.

Da quale pensiero, persona, ruolo, circostanza siete dipendenti? È una riflessione importante. Tutti sono molto interconnessi gli uni agli altri, è la natura umana, ma esiste un equilibrio. L'equilibrio è essere interdipendenti, interagire ma non dipendere.
Pensate a quando andate in ufficio e il vostro collega non vi sorride? Vi irritate? Ci rimante male? Pensate che ce l'ha con voi? Quando è l'ultima volta che vi siete irritatati? Perché? Scrivetelo su un foglio. Avete ottenuto qualcosa con la rabbia? Essere irritati significa non essere in uno stato di felicità. Vi intossicate di adrenalina e perdete la luce della gioia dal vostro volto. È una perdita.

La prossima volta che si ripresenta la stessa situazione, prendetevi 5 minuti e chiedetevi - cosa posso fare di diverso, di migliore, per rimanere nella mia pace e nella mia felicità, pacifico e calmo? Esplorate il territorio dei pensieri. Meditare significa estendere il territorio della mente.
 
C'è molto da capire profondamente. Ma ogni passo che facciamo verso la verità interiore è un passo felice.
Forse richiede molto, impegno e di lasciar andare altro (non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca) ma è senza dubbio un avvicinarsi ad un benessere più duraturo.

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