Vi racconto la storia di un uomo che aveva vissuto tutta la sua vita in armonia con se stesso e con gli altri e aveva superato con successo le avversità della vita.
Un giorno sentì che si stava avvicinando il momento in cui avrebbe lasciato il suo corpo. Decise di chiamare attorno a sé i figli, gli amici e i parenti più stretti per svelargli il segreto della sua vita e per fargliene dono.
Quando tutti furono arrivati li portò nell’orto, prese una vanga e cominciò a vangare, senza voler essere aiutato da nessuno e solo con le sue ultime forze rimaste.
Trasse dalla terra una piccola cassettina di legno, la aprì e mostrando la mano destra disse che quella era la pianta che aveva nutrito la sua vita, poi mostrando la mano sinistra disse che quelli erano i preziosi semi della pianta che voleva lasciare in eredità ad ognuno. Tutti videro che in realtà le sue mani erano vuote, ma rimasero in silenzio e porsero le loro mani per accogliere il seme prezioso.
L’uomo dopo aver toccato la mano di ognuno l’uomo parlò a lungo di come la pianta andava coltivata; disse che aveva bisogno di molta cura altrimenti avrebbe perso energia e anche chi la possedeva avrebbe perso le sue forze.
Le radici della pianta avrebbero dovute essere innaffiate ogni giorno con l’acqua dell’amore e con un pizzico di allegria.
I rami dovevano estendersi verso l’alto per prendere l’aiuto dal cielo e le foglie dovevano crescere grandi per dare riparo.
Oramai il giorno stava giungendo al suo termine e un figlio dell’uomo disse che si trattava di un bellissimo regalo ma che non aveva capito bene quale fosse la pianta. Allora l’uomo rispose che invece aveva capito benissimo e che tutti, ascoltando attentamente, con calma e in silenzio le sue parole, avevano già fatto germogliare il seme che lui aveva posto in ogni mano.
E’ la pianta della pazienza disse poi l’uomo!
Tanti i messaggi spirituali in questa breve storia, il primo che emerge è che le persone pazienti sono circondate da un’aura, da una vibrazione di calma e sono in grado di irradiare pazienza e di generare negli altri l’assenza della fretta.
La pazienza deve essere coltivata ogni giorno, le virtù infatti devono essere studiate, comprese e messe in pratica quotidianamente, soprattutto nei momenti sereni per essere pronti nei momenti di difficoltà.
L’amore e l’allegria sono concimi fondamentali per renderci forti di fronte alle tempeste della vita, senza i quali il nostro percorso diverrebbe una lotta infinita.
I rami o le nostre antenne devono sempre essere protesi verso l’alto, dopo che abbiamo seminato con cura i buoni semi dei pensieri, parole e azioni, dopo cioè che ho fatto un atto di responsabilità non devo fare altro che rimettere tutto nelle mani del Divino. Se prendo l’aiuto Divino le foglie della pazienza cresceranno grandi, cioè quando sarò paziente, sarò rigoglioso e gli altri attorno a me troveranno riparo e ne trarranno beneficio.
Come coltivare la pianta della pazienza?
Se non sai da dove iniziare, questa visualizzazione creativa ti può aiutare a ricevere messaggi nascosti nel tuo subconscio.
VISUALIZZATI in un giardino meraviglioso mai visto, mille profumi di verde, di terra buona, una vibrazione forte, energizzante, è il tuo giardino spirituale.
Ci sono tanti fiori variopinti e profumati.
Cammina e assapora a lungo la bellezza di questo luogo incantato.
Appare una creatura meravigliosa che ha tra le mani una piantina della pazienza affinché venga piantata nel tuo giardino, la zolla è pronta per accoglierla, la depositi dolcemente nella terra.
In silenzio ascolti la tua voce interiore che ti consiglia su come coltivare la tua pazienza personale.
Ora scrivi senza pensare quello che ti ha colpito e i simboli da analizzare.
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