pubblicato il 02/01/13

 

Quando un’area qualsiasi dell’energia cellulare del nostro corpo viene invasa da virus o batteri ostili, le ‘cellule protettive’ del sistema immunitario, generalmente chiamate anticorpi e globuli bianchi, rilevano quasi immediatamente la presenza dell’invasore. Questi, una volta scoperto e valutato la natura esatta dell’invasione, vanno a difendere le parti malate del corpo. Il loro compito è quello di eliminare, espellere o delimitare, e quindi contenere, ciò che si potrebbe definire una ‘disfunzione cellulare’, che tendenzialmente chiamiamo…malattia!

Il ‘sistema immunitario dell’anima’ ha la potenzialità di operare in maniera simile in molti tipi di disagio che avvengono nella nostra coscienza. In tale contesto le parole sé, anima, e coscienza sono sinonimi. Si riferiscono tutte all’Io che dice Io sono, in quanto distinto dal corpo che occupiamo. Però, mentre il sistema immunitario del corpo è costituito di singole cellule protettive, quelle del sistema immunitario dell’anima non sono separate dall’anima/sé/io. Si potrebbe dire che siano aspetti o movimenti della coscienza.

Quando il sistema immunitario dell’anima si manifesta, i tre aspetti o movimenti nella coscienza sono consapevolezza, realizzazione e trasformazione.

Per illustrare il funzionamento della coscienza in questi termini, immagina di dirigerti verso una data destinazione. Tu sai esattamente dove vuoi andare ma non sei tanto sicuro del percorso, che ha molte curve e tornanti. Stai guidando da molto tempo con la consapevolezza di provare un senso di disagio ma non ne conosci la ragione. Quindi stai con la sensazione e deliberatamente ‘analizzi’ il senso di disagio. Improvvisamente, noti che il sole brilla alla sinistra dell’auto e sai che dovrebbe brillare a destra. Ti rendi conto che stai andando nella direzione sbagliata. Fai un ‘dietro front’ poiché cambi (trasformi) la direzione nella quale stai andando. Il senso di disagio scompare istantaneamente.

Andando un po’ più a fondo nel processo, immagina di essere arrabbiato con qualcuno. Sembra una reazione normale ed è qualcosa che fai da una vita!. Anche gli altri lo fanno molto! Ma un giorno la rabbia è così forte che ti domandi se ne vale la pena. Diventi consapevole del forte disagio nella tua coscienza. Sei consapevole che si tratta dell’emozione della rabbia. Invece di attendere che passi, la analizzi e ti rendi conto:

a) che sei tu che la crei

b) la ragione per cui la crei è perché ‘credi’ che gli altri dovrebbero fare ciò che tu dici (e ovviamente non lo stanno facendo!).

In effetti sei portatore delle ‘credenze virali’ che a) noi possiamo controllare gli altri e b) gli altri sono responsabili della nostra felicità. Ti prendi un momento per verificare coscientemente queste credenze e ti rendi conto che non sono ‘vere’. Certo che non sono vere – non si possono mai controllare gli altri! Ti può ‘sembrare’ di controllarli quando fanno quello che vuoi o dici, ma sono sempre loro che decidono cosa fare. E diventa anche ovvio che gli altri non sono responsabili della nostra felicità. Ma puoi anche ‘vedere’ che è vero che puoi ‘influenzare’ gli altri.

La realizzazione di queste ‘verità’ dà inizio alla trasformazione del tuo stato d’essere. Smetti di tentare di controllare gli altri. Non ti arrabbi più con nessuno e il disagio della rabbia passa! Adesso la tua energia è disponibile per essere diretta verso lo sviluppo di modi creativi per influenzare positivamente.

Quindi, mentre il sistema immunitario del corpo ha lo scopo di identificare e guarire molti tipi di malattie fisiche, il sistema immunitario dell’anima (coscienza) serve ad identificare e sanare molti tipi di disagi dentro la coscienza, dentro ‘il sé’. Così come una malattia del corpo è di norma dovuta a qualche virus invasore, che infetta e colpisce l’energia cellulare del corpo, anche tutti i disagi della coscienza, dell’anima, sono causati da una varietà di virus.

Oggigiorno abbiamo una grande familiarità con l’idea dei ‘virus’. Sappiamo che i virus possono infestare  e bloccare le funzioni di un computer. Sappiamo che molti tipi di virus possono infestare e colpire le funzioni del nostro corpo. Ma qual è il virus che infesta e colpisce la coscienza? Si chiama ‘credenza’. Tutti i momenti di disagio nella coscienza sono causati dai virus delle varie credenze.

Ecco le tre fasi del sistema immunitario dell’anima nel momento in cui mette in atto un processo di guarigione.

L’ARTE di Guarire l’Anima (Sé) 

Fase 1Consapevolezza dei sintomi, cioè notare che c’è un sentimento di disagio in me! Ciò può andare dalla consapevolezza di avvertire una leggera inquietudine/turbamento fino all’estremo di un forte stress, ansia, forse ira e rabbia.

Fase 2Realizzazione della causa, cioè ‘esaminare’ il sentimento di disagio e presa di coscienza della ‘credenza virale’ che ha infestato la nostra coscienza, il nostro sé. Ciò è possibile solamente quando osserviamo ed esaminiamo l’emozione che proviamo. Solo allora possiamo ‘vedere’ esattamente quale ‘credenza virale’ sta causando il disagio. Questo richiede una calma contemplazione e forse delle indicazioni da parte di qualcuno che abbia già incontrato la credenza che l’ha provocato.

Fase 3 – La trasformazione dello stato del nostro essere avviene nella nostra anima/sé attraverso la riscoperta di ciò che è ‘vero’. Solo la realizzazione della verità può avere la meglio e sostituire la ‘credenza virale’ e guarire veramente la coscienza. Guarire, in questo senso, significa riportare l’energia della coscienza al suo ‘vero’ stato o vibrazione. La conferma di ciò avviene dalla scomparsa del disagio e dal sentimento di pace/appagamento/affetto che ne consegue.

Ecco alcuni esempi dei più comuni disagi dell’anima/sé (coscienza) usando metaforicamente le tante malattie fisiche che tutti conosciamo molto bene! 

Il disagio della DIPENDENZA

Questa non è solamente un malanno che colpisce il corpo e la mente. La dipendenza è anche un disagio della coscienza. I sintomi rivelatori principali di cui essere consapevoli sono DESIDERIO e BRAMOSIA. Quando si esaminano tutti i desideri, si nota che dietro di essi la causa sottostante è la ‘credenza virale’ nella ‘acquisizione e nel possesso’. I pensieri che si presentano includono: “Voglio….”, Ho bisogno di ottenere…”, “Devo avere…”. Mentre il corpo e il cervello tendono a sentire la mancanza di qualcosa che fornisca lo stimolo sensuale, a livello dell’anima/sé (coscienza) i desideri abbracciano molte cose intangibili: riconoscimento, accettazione, affermazione e rispetto.

Solo la realizzazione della ‘verità’ può trasformare/guarire il disagio del desiderare. Solo la ‘verità’ può vincere ed eliminare la ‘credenza virale’. Una credenza non è la verità. Una credenza è ciò che creiamo quando perdiamo la consapevolezza della nostra veridicità! E la verità è che a livello di coscienza, cioè quello che ‘io sono, non ho bisogno di acquisire niente. Il nostro corpo ha bisogno di cibo, abiti e un tetto, ma ‘io/tu’ non abbiamo bisogno di niente!

Tuttavia, finché ‘crederemo’ di essere solo una forma fisica, questa realizzazione e la conseguente guarigione del disagio della dipendenza, cioè la fine del desiderare/volere fortemente, sarà… difficile!

Il Disagio della cecità

C’è un disagio della coscienza che si potrebbe chiamare cecità. Non la cecità dei nostri occhi fisici, ma quella del nostro occhio interiore, il terzo occhio, l’occhio della consapevolezza.

Il sintomo principale è l’EMOZIONE.

Essere in uno stato emotivo è come ricevere una manciata di sabbia negli occhi. Nota che tutte le volte che sei emozionato è come se tu non riuscissi a vedere (percepire) con chiarezza, a pensare chiaramente e non riuscissi a prendere decisioni valide. La ‘credenza virale’ che causa l’emozione è il senso di ‘mio!’. I pensieri rivelatori sono: “Questo è mio” oppure “Quello appartiene a me, oppure “Io sono il proprietario di…” A volte si definisce attaccamento.

Sono pochi quelli che si rendono conto che tutte le emozioni nascono dall’attaccamento. Solo la realizzazione della verità che mai nessuna cosa e nessun altro è mio, cioè posseduto da me, ci può liberare dal disagio della cecità che ogni emozione rivela (amore/gioia non sono emozioni). Ma vederlo non è facile (!), specialmente quando ‘crediamo’ che un certo attaccamento sia OK, e in particolare quando ‘crediamo’ nel valore della proprietà/possesso. Nota che ogni volta che reagisci emotivamente a qualcuno o ad una situazione che proviene dal tuo intimo (dall’interno della tua coscienza) è perché sei attaccato ad un’idea, immagine, ricordo o credenza che c’è nella tua mente, sia a livello conscio che inconscio.

Per vedere e rendersi conto di ciò ci vuole la doppia pratica della meditazione e della contemplazione. Lo stesso è per la realizzazione di ciò che è vero. Nell’universo della coscienza nulla può mai essere posseduto. E’ come se ‘conoscessimo’ questa verità a livello intuitivo, ma poi ci addormentiamo (perdiamo la consapevolezza) e l’illusoria credenza prende piede.

Il disagio del CUORE

C’è un disagio nel nostro cuore, non il cuore del corpo, ma il cuore della coscienza, cioè il nostro cuore spirituale, il cuore del nostro essere. Conosciamo questo disagio come TRISTEZZA. A volte ne parliamo come un senso di pesantezza nel cuore quando diciamo: “Sembra veramente che quelle persone abbiano un cuore pesante”. Non è il cuore fisico che si sente pesante, ma il cuore della nostra coscienza. La ‘credenza virale’ che si trova dietro a questa sensazione e che causa ogni tristezza è:  “Ho perso qualcosa/qualcuno”.  Questa è una delle principali ‘credenze virali’ con la quali ci infettiamo reciprocamente, un po’ come quando ci passiamo a vicenda il virus dell’influenza in ufficio! La tristezza emerge dalle nostre conversazioni quando ci ‘sentiamo dispiaciuti’ per quelli che ‘sembra’ abbiano perduto qualcosa o qualcuno. E’ per questo che molti soffrono di pesantezza cardiaca.

Il disagio della tristezza batterà al nostro cuore, prima o poi. Guarire un cuore pesante è possibile solo quando c’è la realizzazione che nulla di ‘reale’ si può mai perdere! ‘Reale’ in questo contesto significa ciò che non muta mai, ciò che non passa mai! Solo la realizzazione della fondamentale verità che tutto cambia, tutto arriva per passare, tutto viene e va, tranne il sé, può portare la guarigione profonda delle tristezze passate e prevenire tristezze future. Da questa realizzazione nasce una verità più potente che è prima di tutto quella che è impossibile per l’anima, per la coscienza, possedere qualcosa o qualcuno!

Tuttavia, ciò che ci impedisce di diagnosticare e sanare i nostri disagi di coscienza, è ancora un’altra ‘credenza virale’ che tutte le emozioni, inclusa la tristezza e la rabbia siano completamente ‘naturali’. Quest’unica credenza può tenerci in una condizione di infelicità per tutta la vita. Questa è composta da un’altra ‘credenza virale’ che amore, gioia e felicità, siano solo ‘altre’ emozioni. Mentre, in realtà, esse non sono emozioni, sono stati d’essere naturali sepolti sotto le credenze virali che abbiamo assorbito e assimilato lungo il cammino.

Da qui nasce l’importanza di ricavarsi del tempo per affinare la nostra consapevolezza in modo da poter discernere la differenza tra i nostri ‘disagi emotivi’, che sono innaturali, e gli stati d’essere sottostanti, che sono la nostra vera natura.

Domanda: Adesso tocca a te! Vi sono vari disagi della coscienza e ciascuno ha una ‘credenza virale’ come origine. Vedi se riesci ad identificare i sintomi principali di ciascuno dei seguenti disagi della coscienza: paralisi, menomazione, allergia, incontinenza, malattia mentale.

Riflessione: Una volta trovati i sintomi principali di ciascun disagio, esaminalo e vedi se riesci a vedere/realizzare la ‘credenza virale’ che lo causa.

Azione: Quale è la verità che eliminerà la credenza e sanerà il disagio? Se agissi a partire da quella verità, come sarebbero i tuoi comportamenti?

Per
iscriversi alla Rajayoga Newsletter mensile e ricevere informazione su corsi, eventi, ricette vegetariane e tanto altro, clicca qui

http://www.rajayoganewsletter.com/newsletter.htm

 


Inserisci un commento

(La pubblicazione è soggetta ad approvazione da parte della redazione.)
*La tua email non sarà pubblicata
Autorizzo il trattamento dei miei dati secondo l'informativa privacy.
Codice di controllo

FacebookTwitterGoogle+Invia per email

Iscriviti alla Newsletter

Privacy Policy      Cookie Policy