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La legge del karma

pubblicato il 31/03/21


Sister Jayanti

La legge del karma, nota anche come la legge di causa ed effetto, funziona in modo automatico, nel mondo fisico quanto in quello metafisico o spirituale.

Questa legge ci ricorda che ad ogni azione – causa - corrisponde un ritorno - effetto. Dare felicità a qualcuno significa che ritornerà, forse non subito, ma rimane come un effetto che prima o poi ripagherà. Se infliggo sofferenza a qualcuno, nella stessa misura, anch’essa tornerà.


La piena comprensione di questa legge ci consente di comprendere gli eventi, piccoli o grandi che siano, in corso attorno a noi.
Nella tradizione cristiana, questa legge è spesso espressa come ′′ciò che semini, raccogli". Con la legge del karma, ci rendiamo conto che se succede qualcosa, ci deve essere stata una ragione prima. L’effetto non è scindibile dalla sua causa.

Quindi la legge del karma ci ricorda che ogni azione porta un suo frutto. Molto spesso ci dimentichiamo di essere responsabili degli effetti delle nostre stesse azioni. Se il frutto del nostro karma è amaro, tendiamo ad accusare gli altri, dichiarandoli responsabili della nostra sofferenza.

La legge del karma ci dà la consapevolezza che sono stata io la causa delle mie sofferenze e, che allo stesso modo, posso anche essere artefice della mia felicità.
Questa legge ci insegna ad assumerci la piena responsabilità delle nostre azioni, del nostro stato mentale e della nostra vita.

Talvolta però la legge del karma viene capita solo parzialmente e, per il resto, si dice: questo è il mio destino! Con la consapevolezza della responsabilità delle nostre stesse azioni, subentra più tolleranza e accettazione di ciò che sta accadendo nella nostra vita e nel mondo che ci circonda.

Facendo azioni positive possiamo creare un buon futuro e diventare artefici del nostro destino, piuttosto che esserne schiavi. Non solo, attraverso le giuste azioni e il buon esempio, ispirare gli altri ad agire al meglio contribuisce a creare un buon karma.

Errori fatti in passato, che hanno determinato dei ′′debiti karmici′′ sono il fardello del presente. Comprendere questo meccanismo mi permette di interpretare gli eventi con occhi diversi.
Nel ripagare i tali “debiti” e liberarmi dai legami del karma, devo essere coraggiosa, costante, e avere buoni sentimenti verso gli altri. La meditazione è utile per acquisire il potere della perseveranza e riportare il karma ad un bilancio positivo.

Più conosco la mia vera natura, più facilmente riesco a vedere la vera natura degli altri. Grazie a questo, posso ignorare la maschera superficiale di ′′negatività′′ dell'altra persona ed entrare in sintonia con l’anima.
Smettere di reagire con il male al male, con la rabbia alla rabbia e necessario per non aumentare il debito karmico. Quando sono cosciente dell'anima, mostro amore e rispetto agli altri. Un atto compiuto in tale coscienza giova agli altri quanto a me stessa.

Il karma inizia nella mente perché i pensieri sono il seme delle azioni.
I pensieri come vibrazioni creano un'atmosfera. I pensieri calmi e positivi creano un'atmosfera di felicità e pace, e questo è ciò che serve di più oggigiorno.
Capire le conseguenze delle azioni mi motiva a fare tutto correttamente. Capire che in una coscienza più profonda sono alleviata dal compiere errori, mi rende più leggera e tranquilla.



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