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La legge dell’amore

pubblicato il 04/02/11

Mike George

L’amore è un’energia specifica ed è l’essenza di “io, anima”. Quando siamo coscientemente nello stato d’amore, diveniamo consapevoli dell’unità di tutta la vita, e di tutta la vita in ogni tempo. Quando siamo in armonia con la legge dell’amore, siamo consapevoli dell’interconnessione e dell’unicità di tutto, senza perdere il nostro senso di individualità.

Purtroppo questa consapevolezza tende ad essere assente dalla nostra coscienza. Abbiamo invece imparato a percepire separazione e frammentazione. Percepiamo cose e persone come una minaccia, mutando spesso, in maniera distorta, l’intenzione d’amore in paura.

Il nostro viaggio spirituale è essenzialmente un ritorno all’amore, un ritorno alla nostra consapevolezza di unità a tutti i livelli.

Immagina di trovarti in un razzo pronto per andare nello spazio. Man mano che vai in alto, il suolo sottostante recede finché la tua visione sarà costituita dall’intero pianeta, circondato dallo spazio. Se guardi giù vedrai un unico mondo dove tutto è interconnesso. Da questo punto di vista non ci sono angoli né linee diritte nella sfera perfetta che è il nostro mondo. Riesci a malapena a percepire i movimenti degli esseri umani. Non vedi differenze tra di loro, solo un’unica famiglia e tutto interconnesso. Tale visione e tale percezione trasforma la tua visione degli individui e degli oggetti che una volta percepivi in maniera separata. Smetti di vedere separazione. Tutto è uno. Tutto influenza tutto il resto, in misura piccola o grande.

Solo la meditazione può ripristinare questa consapevolezza a un livello spirituale, oltre le immagini, per includere tutte le cose; oltre il tempo, per includere tutti gli eventi e poi trascendere entrambi.

Questa espansione della nostra coscienza nella meditazione è possibile solo se non ci facciamo ‘intrappolare’ o toccare da pensieri/immagini/ricordi cioè dai dettagli residui, limitati, dentro la nostra coscienza a cui siamo attaccati. Come un uccello vola verso l’alto e evita le foglie cadenti, alla stessa maniera la nostra coscienza impara a non farsi toccare dai ricordi/immagini/ pensieri che sono registrati nella nostra coscienza.
Il fine è uno stato interiore in cui l’io che dice ‘io sono’ ritorna a vivere nello stato di ’essere’. Essere è di nuovo solo essere. Così facendo, l’essere trova che a questo livello di vibrazione, in questo stato di coscienza, c’è uno stato naturale di connessione con tutti gli altri esseri.

L’energia scorre verso l’esterno e via da sé.

Si percepisce e si conosce l’amore. Non si vuole nulla dal momento, non c’è alcuna consapevolezza di qualcosa che manchi all’interno di sé.

C’è solo il dare, che non richiede alcuna motivazione in quanto ‘essere’ è, per natura, dare di per sé. In questo modo, quell’io che dice ‘io sono’, ritorna al senso più profondo di sicurezza, l’unica vera sicurezza, che è l’amore puro. L’amore abbraccia tutto contemporaneamente ricreando l’unità di tutte le cose.

Quell’io che dice ‘io sono’ non dice più “Ti amo”, ma “Io sono amore per te”.

Domanda:
Perché oggi l’amore è così sfuggente e condizionato?

Riflessione: L’amore non è lasciar andare, ma il risultato del lasciare andare, perché?

Azione: Mettiti seduto comodo e coscientemente allontana la tua consapevolezza dai drammi e dai dettagli della tua vita. Praticalo due volte al giorno.

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