Antonella Ferrari
“Fa molto più rumore un albero che cade di un’intera foresta che cresce” - Lao Tzu
Di solito conosciamo il “silenzio della bocca” ovvero l’astenersi dal parlare, mentre il “silenzio della mente” è spesso sconosciuto. I ritiri di silenzio sono momenti dove vige la modalità del “non parlare” ma servono dei giorni prima di calarsi realmente nel silenzio e apprezzarne il valore.
Una persona può essere silenziosa con “la bocca” ma avere la mente che va ad altissima velocità! Il silenzio ha poco a che fare con le orecchie e molto a che fare con la mente.
Per alcuni silenzio significa sofferenza e solitudine, per un bambino sgridato dal genitore forse significa punizione, per altri ancora potrebbe significare commemorazione per il “minuto di silenzio” usato nelle occasioni solenni.
Per chi ama meditare il silenzio è uno spazio per elaborare, un dono che offre alla sua mente per trovare risposte dentro, migliori di quelle che avrebbe trovato fuori.
COSA ACCADE QUANDO NON C’È SILENZIO?
Perdere il silenzio è perdere qualcosa di molto importante… è aver perso connessione con se stessi. Se pensiamo troppo non lasciamo alcuno spazio tra i pensieri e cosi si accalcano nella mente generando stress, inquietudine e poca chiarezza. Ciò rende talvolta superficiali e talvolta impulsivi.
I pensieri, quando entrano in centrifuga, sono come piccoli “cicloni” e i cicloni fanno danni! Il danno principale è togliere energia, portando un affaticamento mentale che non è gestibile solo con il sonno.
Infatti senza energia perdiamo tre cose:
1. Entusiasmo (tutto è faticoso..)
2. Creatività (richiede silenzio..)
3. Presenza (esserci nel modo giusto..)
COSA ACCADE NEL SILENZIO... E CON IL SILENZIO
1. Nel silenzio si impara il rispetto e l’abilità di ascoltare. Parlare per ultimi anziché per primi porta il beneficio di essere più ascoltati. Attendere prima di parlare toglie volume all’ego che deve aspettare e cosi c’è maggiore controllo sul se e la pratica di rendere l’ego silenzioso.
2. Nel silenzio avviene la metamorfosi - Nel bozzolo c’è il silenzio dell’arresa al cambiamento. Ne fuoriesce una farfalla simbolo di leggerezza, bellezza e armonia. Infatti il silenzio sostiene il coraggio di aprire nuovi capitoli e intraprendere nuove esperienze di vita.
3. Il silenzio aumenta la concentrazione - Porta potere perché toglie volume ai pensieri sprecati ed insegna ad essere maestri del tempo perché il tempo di per sé prende connotati diversi nel silenzio. Una concentrazione che porta quiete per andare al di là dei troppi pensieri, delle tante domande “che cosa”, “come”, “quando”, “chi” e “perché”. Altrimenti finirete per pensare male facendovi del male. Il silenzio interiore crea il tempo. Sembra allungarlo, renderlo prezioso dandogli un senso. Quello di essere.
4. Il silenzio è uno spazio sacro. Il cuore desidera stare in quel silenzio dove avviene la vera guarigione dell’anima. Non credete di essere un’anima ma fatene l’esperienza affinché sia una realizzazione che porta la sensazione di essere tornati a qualcosa di molto familiare: il sé. Il silenzio non è uno stato che si crea, è un ritorno alla natura originale del sé, alla forma originale, alla matrice … togliere gli strati inutili che la nascondono è necessario.
5. Nel silenzio emergono pazienza e distacco - Dove c’è attaccamento ci sono tante paure e le paure fanno molto rumore. Il distacco insegna il silenzio. Ogni virtù ha una vibrazione e quella vibrazione è un suono silenzioso quindi ogni virtù porta con se il potere del silenzio. Consolida così l’esperienza della pace per alimentare la cultura della pace.
6. Nel silenzio la mente diventa lungimirante e creativa
Un giorno un artista si presentò al suo re e chiese un muro del palazzo per fare un grande dipinto. Il re accettò. Un cortigiano era presente e disse: “Sua Altezza mi permetta di avere il muro opposto per fare anch’io un dipinto, che sarà l’esatta copia di quello del primo artista. E senza guardare!” - Come è possibile?! Commentò il re, ma incuriosito accolse la richiesta.
Una fitta tenda fu messa tra noi due artisti e delle guardie per verificare il tutto.
Il primo artista arrivò con pennelli e colori, il secondo con un grande straccio di cotone e acqua.
Un mese passò e il primo artista disse: sono pronto. Anch’io rispose il secondo artista.
Il re andò dal primo artista e rimase veramente stupito dalla bellezza del dipinto che prendeva l’intera parete. Le tende furono tirate per vedere il secondo dipinto che, con grande stupore, risultò identico al primo!
Il re chiese al cortigiano come aveva fatto senza vedere e lui rispose: ho solo lucidato ogni giorno e con grande enfasi il marmo del muro fino a renderlo uno specchio!
Se avete una persona negativa davanti e non reagite, sarete come uno specchio nel quale vedrà la sua povertà, ma nella coscienza vedrà anche la sua forma migliore e ne sarà attratto. È la più grande lezione. Se avete una persona positiva davanti a voi, il riflettere le sue virtù, vi farà riconoscere le stesse potenzialità anche dentro di voi.
Il silenzio vi fa uscire dall’ordinarietà della superficie e vi indica la via per la parte straordinaria che vive nella profondità dell’essere.
E non solo! Il silenzio rende assai lucidi per poter apprendere dal bello e rifletterlo. Lo yoga è l’unione con il Supremo, Colui dal quale, impariamo il linguaggio del silenzio.
Il silenzio permette di udire la voce silenziosa del Supremo, la vera sinfonia – Dadi Janki
Esercizio: Crea un pensiero e intrattienilo più a lungo possibile - Nota quando ti distrai e annotalo su un foglio di carta...
BREVE MEDITAZIONE GUIDATA
In superficie tanti rumori..
Entrando dentro sempre di meno
Rimangono i rumori della mente
Sgombra la giornata e crea finestre di silenzio per la mente.
Finestre che captano la luce di pace e chiarezza.
Finestre che riflettono la calma dell'eternità.
Finestre che lasciano ossigenare la mente.
Nel silenzio puoi dire SI a guardare quello che avviene dentro,
e ricordare quello che è eterno
nel silenzio puoi dire NO allo spreco
a cose che ti feriscono
e sostare nella quiete di una mente che torna alla sua essenza…
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