Recensione Eventi

La sfida del cambiamento

pubblicato il 21/04/13


Con Antonella Ferrari – Parma 14 aprile 2013

Che cambiamento vogliono le persone? Cambiare cose esterne, casa, look, lavoro, marito o altro?

È questo il cambiamento che farà la differenza … ti accontenti di questo o vuoi altro?

Cosa desidera chi ha scelto il cammino della trasformazione?

Ci sono 4 livelli di yoga che sono 4 fasi di cambiamento.

Stadio 1 – VIYOGI

È lo stato di essere separati dalla verità, disgiunti dalla propria etica, molto influenzati dagli eventi, dagli ostacoli, affetti perciò da amnesia spirituale.

Cosa devo cambiare per passare da uno stato di separazione ad uno stato di unione? La contentezza è il beneficio di chi riunisce gli elementi della coscienza (i principi) con la natura del sé (le qualità) e le potenzialità dello spirito (i poteri interiori) per creare uno stato di unità. Sappiamo infatti che la dualità è la fonte di ogni conflitto.

Ecco una storia zen. Un uomo appesantito dalle vicende della vita chiese aiuto ad un maestro perché non riusciva più a sopportare il cattivo umore  in casa e la sua vita era diventata un inferno.
Il maestro portò l’uomo in riva al mare, in una mano aveva un bicchiere di acqua e nell’altra della cenere. Questa cenere, disse il maestro, è il peso della tua sofferenza  e mise un po’ di cenere nell’acqua che subito divenne torbida. Poi buttò la stessa quantità di cenere nel mare che invece a differenza del bicchiere non si intorbidì. Ogni giorno decidi di essere il mare e non il bicchiere!

Stadio 2 – YOGI

Significa essere connessi, uniti alla Fonte di Energia Suprema. Colui che è chiamato Dio, Shiva, Rha, Padre e con tanti altri nomi. Il ricordo del Padre non dovrebbe essere separato dal cuore dell’anima, tanto quanto corpo e anima sono insieme. Questa unione è l’obiettivo di uno yogi e davanti a tale stato di coscienza, Maya, l’illusione, non ha potere.

Chi ha una buona connessione mantiene contentezza e allegria. È attento alla propria coscienza e non le permette di cadere nella grossolanità di pensieri e parole negative. Quindi Attenzione e Allegria sono compagni di viaggio. 

Stadio 3 – SAHAYOGI

Significa essere cooperativi dopo essere diventati yogi.

Tali yogi sono cooperativi con ogni loro pensiero, parola e azione. Se questo avviene solo ogni tanto non si può essere considerati Sahayogi. Questo è il livello in cui una pura benevolenza sostiene e serve in modo illimitato. È bene fare senza aspettarsi un risultato, altrimenti subentra l’arroganza (ho fatto tanto e non mi viene riconosciuto). Allora anziché MAAN (rispetto) ci sarà ABHIMAAN (arroganza). 

Più limitata e più egoica è la visione che avete di voi stessi

più voi vedrete e reagirete ai limiti egoici degli altri.
I loro errori, o ciò che voi percepite come i loro errori
diventeranno per voi la loro identità.
Questo significa che vedrete solo l'ego in loro
rafforzando così solo l'ego in voi stessi.
    -  Eckhart Tolle

La massima cooperazione è vedere le qualità in ognuno, che siano visibili o che io debba essere un vero pioniere nel ricercarle, e vedere inoltre le loro motivazioni pure. 

Stadio 4 – SARVA TYAAG

È lo stato del rinunciante. Coloro che rinunciano a tutto sono molto fortunati, nel presente e nel futuro e rendono molti altri fortunati. Rinuncia non vuol dire non usare qualcosa, ma usare tutto quello che uno possiede senza attaccamento, considerandolo un dono da far fluire, da condividere e moltiplicare. Niente di questo mondo realmente ci appartiene. 

Chi sceglie la via del cambiamento avanza ma può anche retrocedere, ritrovandosi al punto di partenza. Cambiare i propri tratti caratteriali richiede pazienza e perseveranza.

Chi invece ha scelto la via della trasformazione, ha bruciato o intende bruciare ciò che è vecchio e disfunzionale. Il “vecchio” non ritorna, come la forma del bruco non ritorna nella farfalla. 

Esercizio da praticare:

  1. 1.       Chi sono (sono un’anima …. Aggiungere un aggettivo positivo)
  2. 2.       A chi appartengo (a Dio, all’Anima Suprema o quello che uno sente vero per sé)
  3. 3.       Che compito ho?  (………………..)

 

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Commenti

Icona utente Mariadaniela Zaccagnini il 15/05/13
Ciao Antonella, i tuoi articoli e le tue riflessioni sono sempre di grande aiuto e sostegno. Condivido e mi sto avvicinando (per ora solo on-line ma conto di venirvi a trovare)al Rajayoga che trovo molto vicino al mio modo di pensare e di agire a livello mentale. Pratico da molti anni PNL (non quella commerciale che viene pubblicizzata) e devo dire che i metodi di allenare la mente sono molto vicini. Mi mancava la condivisione di Valori Universali ed il nutrimento dell'Anima, che mi state dando con molto calore e amore tutti voi. Un abbraccio, Mariadaniela.
Icona utente Antonella il 09/05/13
Ciao Fernando grazie per la tua email. Non abbiamo mantra da recitare, poichè questa scuola adotta un metodo diverso, ovvero quello di capire come creiamo i pensieri, il ruolo della mente, dove vanno e come cambiarli. Alla base la realizzazione di alcuni aspetti spirituali che ci danno la forza di cambiare vecchi modi di pensare per integrarne di nuovi e più profondi e funzionali. Se vuoi saperne di più puoi ascoltare le varie meditazioni guidate sul sito e venire ai prossimi appuntamenti in calendario. Abito a Bologna, dove c'è la sede principale nella regione della Bk. Vengo però a Parma ogni mese, ti possiamo mettere nella mailing list se sei d'accordo cosi vieni informato di volta in volta. Buon proseguimento Antonella
Icona utente fernando il 07/05/13
Pratico lo yoga ed altre discipline da diverso tempo e vorrei chiederti se ti è possibile indicarmi qualche mantra specifico x l'autoguarigione e l'evoluzione interiore. Se risiedi a Parma avrei piacere di contattarti personalmente. Ti ringrazio x la cortese attenzione e ti auguro buon lavoro.Fernando.

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