Aruna Ladva
C'è sempre una vocina dentro di noi che ostacola il nostro progresso; cercando di rallentarci o sabotare i nostri buoni sforzi.
Il nostro atteggiamento critico passa dal lamentarsi a piagnucolare, dal voler offendere ad essere volgari. Tutto ciò che è dentro di noi alla fine viene fuori. A volte non ci rendiamo nemmeno conto di quello che stiamo dicendo e di quanto siano dannosi i nostri commenti.
La nostra lingua può uccidere l'entusiasmo di qualcun altro e scoraggiare anziché incoraggiare. Il problema di chi pensa in modo critico è che crede di proteggersi e infatti è il modo dell'ego di proteggersi.
Deprimere gli altri o essere critici nei confronti delle cose intorno a noi, ci fa sperimentare temporaneamente di fare bella figura agli occhi degli altri dando all'ego la sensazione di prevalere e avere la meglio. Ma a nessuno piace ascoltare le persone che criticano sempre tutto e tutti perché la loro negatività li rende poco gradevoli. Mentre con qualcuno di positivo vorremmo passare più tempo in loro compagnia perché il nostro spirito si sente sollevato.
L’atteggiamento critico spesso ci impedisce di provare cose nuove; l'ego ci impedisce di tentare qualcosa che espanderà la nostra mente e ci permetterà di crescere. Vogliamo fare due passi avanti, ma il pensiero abituato a boicottare commenta; "Chi sei? Cosa pensi di poter fare? Di certo non sei capace. Meglio non provarci, perché non vuoi sembrare uno stupido”. In questo modo fermiamo il nostro stesso progresso e sviluppo e non andiamo da nessuna parte.
La differenza tra il “criticone” e il pensatore realistico è che il primo non ha prove, ma è pieno di scenari di fallimento, pieno di dubbi o pieno di sé!. Nell’illusione di essere “realista” vive la sua realtà dove distruggere è più forte di creare. Continua a criticare e giustificare le sue storie di paura proiettando i fallimenti del suo passato nel nostro futuro.
Alcune persone hanno un modo di abbellire le cose, le addolciscono o speziano a loro piacimento o a seconda del gusto dei loro “clienti"! Questo modo di parlare allontana gli altri dalla verità, lasciandoli delusi e confusi. Sgonfia l'entusiasmo delle persone e smorza la loro fiducia e il loro coraggio.
Mi date una buona ragione per avere un pensiero negativo?
Alcuni sono solo abituati al pensiero negativo. La prima persona che viene ferita dal pensiero negativo sono io! Sì, sono la prima persona che viene influenzata dal mio stesso pensiero, questo fatto dovrebbe essere sufficiente per dire alla mia mente: "STOP!" Mi date una buona ragione per avere un pensiero negativo?
L'unico modo per superare l'autocritica è aumentare l’auto rispetto. Una volta che comincerò a rispettarmi, non vorrò più farmi del male. Quando ami qualcuno o qualcosa, gestisci le cose con guanti di velluto. Inizia a parlare con te stesso in modi gentili e amorevoli. Come incoraggeresti un bambino piccolo? Fai lo stesso con te stesso. Come ispireresti il tuo migliore amico? Trattati allo stesso modo.
Alcune persone mi dicono: "Beh, è solo un pensiero negativo, che sarà mai!!". Ma ci vuole solo un pensiero, ovvero basta una goccia di veleno per rovinare una grande pentola di latte.
Quindi, ecco un buon piano per aiutare la mente ad uscire dalla negatività:
- Non permettere a nessuno con i piedi sporchi di entrare nella tua mente.
- Rendi la tua mente un santuario di pace e positività.
- Aumenta il rispetto di te stesso essendo gentile con te stesso.
- Cambia il modo di parlare a te stesso.
- Essere positivi genera più positività.
- Essere critici è una scelta.
- Sii un osservatore dei tuoi pensieri e sentimenti.
È ora... di iniziare a trattare la tua mente con amore e gentilezza, e impara a scusarti per il modo in cui parli a te stesso!
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