pubblicato il 16/07/25

«Le emozioni non sono fatte per essere analizzate. Sono fatte per essere metabolizzate.»
— J. Mike Fields

Spesso, i nostri meccanismi di difesa nascono per proteggerci dalla potenza delle sensazioni che esplodono dentro. Gran parte del mio pensare eccessivo serve a costruire un’armatura intellettuale attorno al mio cuore ferito. Se posso analizzare qualcosa, posso capirla: e così il cuore, in teoria, è al riparo.

Ma paradossalmente, questo robusto scudo blocca anche la mia capacità di vivere davvero. Imparo a dominare le emozioni solo quando mi concedo di sentirle, pur mantenendo una distanza salutare. Mi esercito a separarmi — anche dalle mie emozioni — per osservarle mentre scorrono dentro di me.

E man mano che le accolgo, lentamente, si dissolvono in un pozzo di energia esaudita, addomesticate. Presto potranno essere incanalate in nuove direzioni, con consapevolezza.

Oggi, scelgo di lasciar fluire le mie emozioni: le osservo, senza smontarle a pezzi. Le respiro, le accolgo. E le lascio essere.


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