pubblicato il 03/04/20


Marina Evangelista

Il periodo che tutti noi stiamo vivendo costituisce senza dubbio la sfida più grande negli ultimi cinquant’anni.. Vivere obbligati a un distanziamento sociale che ci priva di tutti i contatti dal vivo a cui eravamo abituati ci costringe a realizzare, volenti o nolenti, tutte le nostre dipendenze.

Dipendenze non vuole essere una parola negativa ma neutra. Da cosa dipendo per essere tranquillo? Da cosa dipendo per essere sereno, per sentirmi al sicuro?

Nella vita che chiamiamo normale queste sono domande che non penseremmo mai di porci in un periodo qualsiasi, una riflessione per la quale non spenderemmo mai neanche un minuto forti della nostra “normalità”.
Eppure, spinti dagli eventi, possiamo cogliere l’occasione per realizzare cosa mi renda dipendente poiché tutto ciò che mi rende dipendente presto o tardi causerà sofferenza.

Sappiamo benissimo che ogni cosa che sperimentiamo attraverso i sensi fisici, qualsiasi cosa appartenga al modo fisico è destinata a finire, è solo questione di tempo. Accettando di essere dipendenti da una qualsiasi cosa appartenente al modo fisico implicitamente firmo una cambiale con la sofferenza. E adesso diventa più che mai evidente, perché pur essendo in contatto con i nostri cari attraverso i mezzi tecnologici non ci basta, vogliamo vederci, toccarci, abbracciarci.

Vogliamo stare con gli altri, vogliamo uscire e stare in compagnia. Nulla di male in tutto ciò ma se per star bene devo avere quel tipo di relazioni significa che ne sono dipendente.

Il problema non sono le relazioni sociali il problema è quando le relazioni sociali determinano la mia possibilità di essere felice. Abbiamo sempre considerato normale dipendere da qualcosa fino a non accorgerci più neppure di essere dipendenti!

Oggi che il paradigma della normalità è stato sovvertito letteralmente dalla sera alla mattina ci troviamo nella felice posizione di mettere in questione la “normalità” nel suo insieme, abbiamo l’occasione d’oro di stravolgere la normalità, di iniziare a pensarla in un modo completamente nuovo.

Pensare che sia normale essere in crisi visto che là fuori c’è una crisi in atto, pensare che sia normale essere in panico visto che là fuori c’è panico, pensare che la paura sia normale visto che c’è paura là fuori è un modo di pensare comune ma radicalmente errato. Il fatto che sia da molto tempo che la pensiamo in questo modo non lo rende meno errato! E neppure il fatto che tutti la pensino così lo rende corretto!
La mente e gli accadimenti esterni sono indipendenti.

Ciò che accade nel mondo non può influenzare la mente se io non voglio, in altre parole, sono io, l’anima, l’energia vivente, che creo i pensieri indipendentemente da cosa succede nel mondo esterno. Esso ha le sue logiche e i suoi modi di manifestare l’energia collettiva delle menti, esso risponde all’energia collettiva delle menti.

Il mio stato interiore non è lo stato esteriore e questo non ha alcun potere se la mente è stabile e potente e la mente è potente quando i pensieri sono potenti, cioè quando la mente non è influenzata dalle scene esterne ma da Divino.

L’energia del Suo amore influenzano la mente, la rendono potente e libera dai pensieri deboli.
Una cosa è la linea di internet e un’altra cosa è la linea dell’intelletto che, se è chiaro e raffinato, guida la mente su sentieri di serenità e compassione, forza e amore. Ogni singolo pensiero può raggiungere l’intero mondo, ogni altra anima del mondo.

Dadi Janki, (è stata la Responsabile mondiale della Brahma Kumaris fino al 27 marzo 2020, data del suo trapasso) ha passato l’intera sua lunga vita di 104 anni a riflettere e condividere saggezza spirituale. Diceva che per essere potenti nei pensieri non bisogna sprecare energia! Tutto qui!

Noi ne abbiamo di energia ma la sprechiamo parlando di cose inutili, preoccupandoci di cose che non accadranno mai, chiedendo Perché? Come? Per quanto a lungo?

Mai come oggi le sue parole diventano diamanti. Anziché passare ore a controllare le ultime novità o a cercare nuove informazioni che ci parlano di dolore, anziché ipotizzare all’infinito quando tutto questo finirà e cosa succederà dopo, quali saranno i problemi, come ne usciremo… cos’altro potremmo fare per non incrementare il potere della crisi?
Possiamo connetterci al Divino ogni ora e incrementare la nostra energia, il potere della nostra mente, la luce e l’amore divino che quello sì fa cambiare le cose in meglio!

A noi la scelta: collegare la nostra mente a Dio cioè meditare, oppure essere preda degli eventi cioè disperare.

Certamente non basta un solo pensiero potente in mezzo a decine di pensieri deboli, così come è sufficiente una goccia di veleno per avvelenare un intero bicchiere d’acqua pura, basta un solo pensiero debole per inquinare la mente, perché i pensieri deboli sono come veleno per la mente. Ne basta uno per dare inizio a un flusso che scatena emozioni sgradevoli dalle quali poi è difficile uscire e comunque con tanto spreco di energia.

Possiamo sostituire i pensieri di paura e ansia e vedere con la mente come vogliamo che sia la vita dopo la crisi, possiamo pensare alla realtà che vogliamo per il nostro futuro, possiamo visualizzare un futuro di serenità, felicità e sicurezza per tutti gli esseri umani, non solo noi e la nostra famiglia ma tutti, perché finché ci sarà un solo essere umano nell’insicurezza nessuno avrà vinto. Possiamo crearlo davvero un mondo diverso, possiamo imparare la lezione che la vita ci sta insegnando: cosa mi serve davvero per essere felice?

Cosa conta davvero nella mia vita?
In cosa sto sprecando i miei giorni? E possiamo tutti insieme creare un mondo migliore per noi, per la nostra famiglia e per il mondo intero.

Se vogliamo un mondo felice e sicuro allora è l’energia di pace e amore che arriva da Dio e che c’è dentro di noi che deve fluire verso l’esterno. L’energia si muove da dentro verso fuori, affinché questa energia influenzi il mondo e non viceversa.

Quindi invece di pensare alla paura o all’ansia sul futuro possiamo scegliere di pensare che la pace e la sicurezza sono normali. Perché è vero: la pace e la sicurezza sono normali! L’amore e la compassione sono normali!
Creiamolo insieme un nuovo concetto di normalità. Costruiamolo insieme questo nuovo mondo, questa nuova economia, questa nuova società.
Noi, le anime e l’Anima Suprema.

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Commenti

Icona utente Carla il 09/04/20
Per quello che date e diffondete il grazie abbraccia l'infinito. Vero cibo per tutto l'Essere.Si è un tempo per scelte più consapevoli e la battaglia più grande è sempre con noi stessi.Ogni volta che vi leggo e vi ascolto mi commuovo perché riconosco tutte le mie debolezze. GRAZIE
Icona utente Redazione il 06/04/20
Buongiorno Marta puoi scrivere qui: bologna@rajayoganewsletter.com
Icona utente Marta Marchi il 06/04/20
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