Recensione Articoli

Oltre i paradossi

pubblicato il 30/05/11

Sembra che a tutti i livelli la vita sia costellata da paradossi. I paradossi sono affermazioni che sembrano contraddittorie e che spesso nascondono una verità più profonda, per esempio quella che stare in piedi è più stancante che camminare. Sembra illogico pensare che stare in piedi stanchi più che camminare, ma è vero. La verità più profonda è che l’energia emerge, si rinnova e si ricostituisce quando è in movimento.
 
L’osservazione e la realizzazione del paradosso può liberarci da tutti i vincoli di ciò che sembra essere un modo di pensare illogico.
Ecco sette paradossi con cui giocare nel contesto della domanda maggiore che ad un certo livello tutti ci poniamo: come vivo?
 
I paradossi del Dare e del Ricevere
 
Non puoi ricevere se non dai.
 
Le nostre relazioni vengono definite da una dinamica dare-ricevere a vari livelli (cose, idee, attenzione, tempo ecc), ma il paradosso implicito in questa dinamica è che dare è in realtà ricevere e ricevere è in realtà dare. Per ricevere devi prima dare all’altro l’opportunità di dare. Per dare devi prima ricevere la disponibilità altrui a ricevere!
 
A livello spirituale, il paradosso dare-ricevere assume una forma persino più profonda. Tutti sappiamo per esperienza che quando diamo ‘con amore’, noi ‘sentiamo’ per primi l’amore quando esce. In essenza, è solo dando amore (non l’amore hollywoodiano) che possiamo conoscere che amore è ciò che abbiamo e che siamo. Non è che ci siano due noi, ma donando amore agli altri è come se lo ricevessimo dal nostro sé. Inversamente, più siamo disponibili a ricevere l’amore degli altri e più stiamo loro offrendo l’opportunità di sentire e conoscere se stessi come amore.
 
Non sorprende. Quindi, che qualcuno abbia detto una volta: “Attraverso le grate del paradosso troverai la verità”. Quando ricerchiamo le verità più profonde della vita è più che certo che troveremo un paradosso che ci attende ad ogni angolo e veniamo invitati a cambiare alla radice ciò che una volta credevamo logico.
 
Il Paradosso dell’Avere la Felicità.
 
Più hai meno sei soddisfatto.
 
L’idea di acquisire/avere delle cose è di avere felicità. Invece moltissime persone testimoniano il fatto che più credono di avere e meno pace e soddisfazione sperimentano. I possessi diventano spesso delle trappole per i nostri pensieri e sentimenti, provocando spesso ansia e insicurezza. La vera felicità, la cui forma più profonda è la gioia, non è possibile se non siamo mentalmente e spiritualmente liberi. Forse è per questo che le persone più felici e più gioiose tendono a possedere pochissime cose.
 
Il Paradosso della Comprensione degli altri.
 
Non si possono comprendere gli altri se non si comprende se stessi.
 
In effetti, comprendere gli altri è, in un certo senso, comprendere noi stessi. Spesso mostriamo la nostra perplessità quando diciamo:”Proprio non li capisco. Pensavo di conoscerli bene, invece mi accorgo che non è così”. Ciò di cui non ci rendiamo conto è che la causa che sta alla base della nostra incapacità di connetterci ed essere in sintonia con gli altri è la nostra ignoranza riguardo a noi stessi. Quando non comprendiamo gli altri, potremmo anche dire “Non ho veramente capito me stesso”. Non possiamo leggere e comprendere le credenze/percezioni/emozioni che gli altri provano finché non avremo imparato ad identificarne la vera causa delle emozioni che proviamo dentro noi stessi. Uno psicopatico non ha alcuna capacità di entrare in empatia con gli altri perché ha trascorso tutta la sua vita evitando di sentire e comprendere le sue proprie emozioni. E’ per questo che il miglior modo per conoscere e comprendere veramente un altro è quello di prendersi del tempo per imparare a leggere e comprendere le nostre proprie intenzioni, le nostre proprie credenze, le nostre emozioni ed attitudini.
 
Il Paradosso dell’Interesse Personale
 
Non si possono realizzare i propri interessi se non essendo utili agli interessi degli altri.
 
Qualsiasi interesse personale dipende dagli interessi degli altri. Anche se vuoi semplicemente essere lasciato solo, dipendi dalla disponibilità degli altri a lasciarti solo. Molto più spesso, gli altri troveranno modo di interferire se non li rassicuri continuamente e dai loro ciò che vogliono per assicurarti che non interferiscano più! Quando una nazione desidera agire ‘nell’interesse nazionale’, dipende sempre dall’accettazione degli altri paesi a realizzare le condizioni che permettono la realizzazione del suo interesse. Agire nel proprio interesse richiede che noi per primi agiamo nell’interesse degli altri.
 
Il Paradosso dell’UNIFICAZIONE
 
L’Unità è già presente…sempre!
 
Spesso vediamo che all’interno di un gruppo o comunità vi sono quelli che fanno appello all’unità. Dicono:” Dovremmo essere uniti e agire come una cosa sola a questo riguardo”. E tuttavia essi stessi non sono in unità con gli altri poiché anche loro ‘reagiscono’ alle ‘reazioni disunite’ degli altri. Significa che non sono uniti dentro di loro, non sono ‘uno’ dentro di sé e proiettano la loro frammentazione interiore sul gruppo. Vogliono qualcosa dal gruppo e tutto ciò che si vuole è sostenuto dalla falsa credenza (per quanto inconscia) che “io non sono completo finché non avrò ottenuto ciò che VOGLIO”. Paradossalmente siamo tutti già completi e dietro le apparenze superficiali siamo tutti già uniti. Ma abbiamo perduto la nostra consapevolezza di quella completezza/unità semplicemente perché siamo bloccati sulle apparenze di superficie. Non possiamo conoscere la nostra completezza e non riusciamo a vedere e sentire unità e unicità nel mondo circostante perché ‘crediamo’ ancora nella divisione e nella separazione. Ancora vogliamo essere diversi da ciò che siamo e ancora vogliamo che gli altri siano diversi da ciò che sono e che il mondo sia altro da ciò che è. E’ solamente quando acquietiamo e risolviamo la nostra frammentazione percettiva interiore (le voci di molte false identità e dei tanti desideri), accettiamo tutto così com’è, che riusciamo a vedere oltre le apparenze di superficie e vediamo e conosciamo la sottesa completezza del nostro sé e la sottesa unità di ‘tutti noi’ ovunque…in ogni momento! Non è facile acquisire tale ‘visione’ benché sia quella comune ai mistici di tutti i tempi!
 
Il Paradosso del LIMITE PERSONALE
 
Non conoscerai mai i tuoi limiti.
 
Non conoscerai mai i tuoi limiti finché non te li troverai di fronte. E se continui a scontrarti con i tuoi limiti c’è la possibilità che tu possa realizzare la verità più profonda che non ne hai nessuno. Tuttavia a livello fisico possono esserci molti limiti nei movimenti, ma non a livello mentale e spirituale. Dire che questo è tutto ciò che sono in grado di sviluppare ed evolvere mentalmente o spiritualmente è solamente una limite dell’immaginazione o un limite immaginato! Dire che questo è dove sono sempre arrivato e perciò andrò, è un limite da ricordo ed è vedere il futuro ‘solo’ in termini del passato. Non potrai mai conoscere i tuoi limiti finché non te li troverai davanti e poi non lo saranno più! Un paradosso classico!
 
Il Paradosso dell’ELEVAZIONE DELLA COSCIENZA
 
Per elevare la tua coscienza devi essere ben radicato.
 
Elevare la coscienza significa affinare o sintonizzare con precisione il livello della propria coscienza in modo da divenire consapevoli degli aspetti più profondi del nostro essere e di quello degli altri e di essere in grado di generare ed irradiare un livello di energia di qualità superiore , ad esempio: pensieri e sentimenti più definiti. Ma non è possibile elevare la coscienza se non si rimane con i piedi per terra, se non si gestiscono concretamente e appieno gli accadimenti e i compiti della vita quotidiana. Molti commettono l’errore di isolarsi dal mondo dedicando tutto il tempo e l’attenzione a pratiche meditative e mistiche con la sola speranza di ‘elevarsi al di sopra di tutto’ e di ottenere qualche illuminazione. Credono che ottenendo l’illuminazione trascenderanno e saranno liberati dalla routine, dalle fatiche e dalla mondanità. E poi si meravigliano che il progredire sia lento ed elusivo.
 
Ciò che spesso non viene realizzato è che il dissolvimento e la liberazione da tutti i legami mentali ed emotivi, quelle cose che ci impediscono di affinare la nostra coscienza e di mantenere ‘radicata’ la nostra consapevolezza, accadono nella quotidianità, nei luoghi, con le persone e con le cose pratiche del vivere quotidiano. Quando non si gestiscono con attenzione i luoghi, le persone e le cose concrete, e con l’energia dell’amore, queste diventano un fardello che riportiamo dentro la nostra coscienza sotto forma di ‘azioni incompiute’. Tale fardello diventa un peso interiore che rende impossibile elevare la ‘qualità’ della nostra consapevolezza cosciente al di sopra e oltre ciò che è ordinario e mondano. L’incompiuto continua ad ‘attirare’ i nostri pensieri e a disturbare le emozioni. Talvolta tutto ciò viene chiamato ‘Karma’. Non puoi uscirtene dal supermercato senza conoscere i prezzi di ogni articolo e aver pagato tutto il conto. Solo allora le merci saranno tue e te le potrai portar via, e solo allora potrai scegliere e decidere dove e quando sistemarle, sollevandoti così dal peso del fardello che tiene TE a terra! Diversamente dovrai usare tutta la tua energia per cercare di fuggire con timore dal direttore del supermercato e dalla polizia!
 
Se continuiamo a lasciare questioni irrisolte nella nostra vita di tutti i giorni, accumuliamo conti da pagare a livello mentale ed emotivo sotto forma di pensieri ricorrenti ed emozioni negative. Questi ci inseguiranno finché non li avremo pagati (risolti), impedendoci così di elevare la qualità della nostra coscienza. In sintesi: se vuoi elevarti sul mondo, dovrai portare il mondo con te…per un poco, almeno! Ci risiamo con questi pestiferi paradossi!
 
Domanda: Quale tra i paradossi descritti trovi che sia più evidente nella tua vita?
 
Riflessione; Per risolvere un paradosso c’è bisogno di andare oltre il pensarlo, ‘vedendolo’. Perciò lo scopo della meditazione è quello di acquietare la mente pensante e di osservare ciò che emerge dall’intelletto sia intuitivamente che razionalmente.
 
Azione: In che modo il vedere ciascun paradosso potrebbe cambiare il modo di ‘vivere la tua vita’?

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