pubblicato il 21/08/09


Una buona definizione di spiritualità è il potere di essere sé stessi. Il potere, di sicuro, è la parola chiave. Il successo nel superare gli ostacoli dipende dalla misura in cui si è potenti. Quando la disponibilità di potere interiore aumenta voi potete ottenere il massimo dalle cose, quando invece diminuisce, le circostanze tendono a sommergervi.
La ricerca del potere personale ha assunto varie forme nel tempo. C'è chi ha creduto di trovarla nella ricchezza, posizione, ruolo professionale e nel livello di influenza sugli altri. Chi invece ha usato una faccia dura, maschera di apparente coraggio o una falsa immagine del se per dimostrare forza quando non ce n'era.
La spiritualità non è basata su ciò che avete o fate o sull'immagine che presentate al mondo. Dipende da ciò che siete internamente. Da anime che siete non avete bisogno di diventare potenti, nel senso che siete già potenti.
Il detto "l'unione fa la forza" può essere applicato a se stessi. Se il vostro intelletto è concentrato nel gestire le cose che dovete fare, sperimenterete forza. Invece, se è diviso tra dubbi e preoccupazioni, allora sperimenterete debolezza. Ad esempio, nel caso di dubbi e incertezze, l'intelletto frammenta e consuma se stesso nel cercare di adattarsi, discernere e affrontare ciò che potrebbe avere o non avere, fare o non fare. Questo debilita così tanto e l'energia che potreste dedicare al superamento delle sfide viene assorbita dalle sfide stesse. Quando voi mettete diverse palle da biliardo in fila e colpite la prima direttamente con la stecca, il potere del colpo è trasmesso in tutte le palle. Se sbagliate il colpo o se le palle non sono propriamente allineate allora la spinta iniziale è sprecata. Allo stesso modo se voi potete mettere in fila, il fare, l'avere e il sentire con la vostra parte profonda, allora potete ottimizzare i vostri poteri interiori.

Questa spinta iniziale è il compito dell'intelletto: è l'intelletto che guida il processo della meditazione decidendo consciamente quali pensieri creare. In cambio, l'intelletto riceve potere da Dio per essere in grado di vivere efficacemente. L'efficacia è essere in grado di fare le cose giuste nel modo migliore possibile. Diventare un essere umano efficace è essere in grado di ottimizzare le virtù ed i poteri per farli lavorare nel modo più positivo possibile, poiché entrambi ci aiutano a condurre vite significative e dignitose. Tuttavia, mentre le virtù ispirano gli altri, i poteri possono andare oltre la semplice ispirazione. I poteri hanno la capacità di trasformare le situazioni.

 

GLI OTTO POTERI IN PRATICA


La pratica della meditazione alimenta ‘acquisizione di molta forza interiore che può essere descritta e raggruppata in una rosa di otto poteri. Proprio come l'energia elettrica può diventare manifesta attraverso le sue varie applicazioni - per scaldare o raffreddare oggetti, per creare luce, suono o movimento - un miglioramento del proprio stato spirituale ci dà la capacità di rispondere molto naturalmente e facilmente in un modo potente agli eventi del mondo. Il potere spirituale può essere usato a seconda delle situazioni. Se avete bisogno di raffreddare delle cose o se invece dovete scaldarle, farete azioni diverse che vi permettono di ottenere il risultato desiderato. Dato che la vita è espressione dei vostri ruoli, relazioni, responsabilità e routine ( le 4 "R"), la disponibilità di certi poteri, quando necessari, vi dà un tale senso di maestria sulle cose che un precedente stato di pressione o dipendenza, diventano una lontana memoria. Le virtù possono aiutarvi a vivere con le 4 R nel miglior modo possibile. I poteri possono aiutarvi a cambiarle. Con il potere interiore voi potete agire in modo responsabile e appropriato.
La connessione, o yoga con Dio, fornisce una dose notevole di energia e, come se fosse una Centrale Elettrica, immette la forza che viene quindi tradotta in otto poteri specifici. Questo è il risultato di uno stato spirituale intenso. Gli otto poteri sono:
- il potere d'introspezione - il potere di far fagotto - il potere di tollerare - il potere di essere accomodanti - il potere di discernere - il potere di decidere - il potere di affrontare - il potere di cooperare.

Essi lavorano insieme in un modo integrato per produrre un equilibrio tra ciò che succede dentro di sé e ciò che succede nell'ambiente esterno.

 

1 - IL POTERE D'INTROSPEZIONE

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Ogni azione inizia con l'atto di prestare attenzione. Invece di affrettarsi precipitosamente nelle situazioni che si presentano davanti a voi, spendete qualche momento, andando all'interno, per verificare la scorta di qualità innate. Questa profonda ispezione vi assicura che, indistintamente da quello che accadrà all'esterno, voi rimarrete stabili e nel vostro auto-rispetto. Avendo verificato lo stato interiore, potete quindi rivolgere l'attenzione alla situazione stessa ed osservarla con maggiore obiettività. Senza questo processo non potete realmente apportare dei cambiamenti, visto che il controllo e la concentrazione dipendono dall'entità della vostra introspezione.
L'introversione è veramente il primo passo verso un progresso personale. Senza l'abilità di monitorare l'apprendimento in corso e l'applicabilità dei principi spirituali nella pratica di tutti i giorni, non potrete progredire affatto. E' il potere di introspezione che vi dà gli strumenti per trasformare ogni situazione che affrontate e per mantenere un buon livello di stabilità.
Il cibo cucinato in casa è considerato più nutriente di quello industriale. Allo stesso modo la preparazione interna è più preziosa di librerie di consigli.
Con l'introspezione noi facciamo il primo passo verso l'autocontrollo.

2 - IL POTERE DI FAR FAGOTTO

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E' il potere necessario quando i pensieri sono tanti e inutili e la mente si ritrova a vagare ovunque, nel remoto passato, nel futuro più nero, nell'espansione eccessiva di troppi pensieri.

Solo quando i bagagli sono fatti, sapete di essere pronti per iniziare il viaggio, così questo potere garantisce un'adeguata preparazione, uno stato di prontezza per ogni eventualità. Molti esami di vita vengono senza preavviso, ma se vi siete allenati a chiudere ogni capitolo, i colpi di scena vi troveranno pronti a fare le scelte più giuste e promuovere azioni efficaci.
Inoltre, il potere di far fagotto implica la capacità di vedere l'essenza in ciò che sta succedendo. Proprio come l'olio essenziale contenuto in un fiore è minimo, così ciascuna situazione ha una piccola percentuale di fatti essenziali. Il resto sono pagliuzze. Con questa incisiva abilità d'osservazione potete cercare e archiviare solo ciò di cui avete bisogno, ovvero l'essenza, evitando l'espansione che spesso non comporta alcun beneficio. Riducendo la mole delle informazioni acquisite, guadagnerete agilità nell'arte di scegliere, affrontare e risolvere. Una natura facile (opposta al cosiddetto carattere complesso e difficile) è il più grande risultato di chi è in grado di fare fagotto.

L'arte è quella di mettere un punto. Solo un punto. Il capito è chiuso, la lavagna è pulita e pronta per il prossimo capitolo di vita. Un cuore pulito è sempre disponibile ad imparare e crescere, a schiudersi e perdonare. Questa è l'arte che apre il varco alla vera forza di spirito.

 

3 - IL POTERE DI TOLLERARE

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Questo è il potere che vede la diversità come un bouquet. Osservare le somiglianze che accomunano ogni essere umano, da un lato, ed anche apprezzare le differenze, dall'altro, dona una naturale elasticità.

Due stadi di consapevolezza sono necessari:
1. sapere e vedere l'unicità di ciascuna anima come "attore" in questa commedia chiamata vita.
Tutti noi abbiamo virtù e difetti, forze e debolezze e stiamo cercando di far andare bene il nostro accumulo karmico (conto di dare e prendere, semina e raccolto). Ognuno è individualmente responsabile di ciò che fa. Non è possibile accollarsi il "debito" di qualcun altro né rubare il suo "credito". La banca invisibile del karma è decisamente nominativa. Le azioni possono essere accreditate o addebitate solo al suo creatore. Ogni sofferenza che pensate di ricevere dagli altri è solo il ritorno delle vostre attitudini, comportamento e, in modo ancora più sottile, delle vostre motivazioni.
Ad esempio, se gli altri sono arrabbiati con voi, è la loro rabbia e non la vostra. Reagire con la stessa moneta è alimentare lo stesso incendio, scappare è rimandare, tollerare è sciogliere un vecchio conto e aiutare anche l'altro. Se qualcuno è ferito non dovete diventare tristi per dimostrare la vostra solidarietà. Voi avete solo bisogno di rimanere forti e in uno stato stabile di osservatori per aiutarlo veramente.
2. Chiunque sia di fronte a voi o qualsiasi cosa stia facendo, anche se vi piacerebbe cambiarlo, sapete che questo è un compito complesso, di fatto non potete cambiare nessuno se l'altro non ha deciso di per se di cambiare. Potete solo cambiare la vostra attitudine e visione verso di loro e diventare un buon esempio, qualcuno che ispira.

Tollerare non significa dover sopportare qualcuno o qualcosa. La sopportazione ha un limite e inizia dove finisce la tolleranza. Cosi questo mi indica quanto ancora devo sviluppare. Chi tollera non dirà sto tollerando, ma chi sopporta, confondendo questi due termini, dirà: "sto tollerando tanto! Ma devo sempre tollerare solo io!

La naturale tolleranza di un metallo è la sua resistenza alla rottura, allo stesso modo, il potere che viene con la percezione della coscienza dell'anima, la naturale identità dell'essere, porta la capacità di resistere alle "rotture" in ogni circostanza.

Questo è il potere che vi porta oltre l'influenza di percezioni e valutazioni errate. Questa abilità è fondamentale per accettare ciò che c'è di fronte a voi senza il pregiudizio di preconcetti o di vecchie abitudini.

 

4 - IL POTERE DI ESSERE ACCOMODANTE

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Le differenze caratteriali e di attitudine sono esperienze acquisite e, nella loro diversità, spesso diventano motivo di dispute. Se ci rapportiamo agli altri usando modalità acquisite (cultura, educazione, religione...) interagendo con la loro dimensione di convinzioni e di credo acquisiti, allora le differenze saranno tali da generare conflitto e barriere ad una possibile unità.
Invece, le qualità innate, cioè quelle presenti nel DNA spirituale di ogni anima, sono uguali per tutti e pertanto sono come dei ponti che uniscono nella diversità. Esse sono: pace, amore, gioia, purezza e verità. Questa è l'essenza.
Sapere che tutti le possiedono, può aiutare a trascendere i limiti che orbitano in superficie e che portano la mente in un vero e proprio spinning. Il potere di accomodare si esprime nella capacità di vedere le debolezze, ma non dare loro troppo importanza, andando oltre. Non facendo finta, non "inghiottendo il rospo", ma avendo metabolizzato l'avvenuto con comprensione e saggezza.

E non si tratta solo di accomodare voi stessi alle circostanze, ma anche di avere una buona autoregolazione. Non saranno sufficienti poche gocce per spegnere un incendio e neppure sarà necessario un forte getto di acqua per annaffiare una rosa. Così questo potere di accomodare include quando, come e quanto dovreste pensare, parlare e agire aggiustando il tiro alla situazione, alla fragilità o meno dell'interlocutore e alla dose che riesce a reggere.

Il potere di tollerare e di essere accomodanti vanno mano nella mano. Ambedue aiutano nelle quotidiane dinamiche di convivenza. Ad esempio, il disordine di qualcuno potrebbe irritarvi. Vi tocca mettere in ordine quello che l'altro ha lasciato in giro! Senza un minimo di distacco e comprensione, l'irritazione ritornerà ogni volta che si presenta la stessa situazione, anzi andrà accumulandosi: "non ha considerazione di me!" ... Se voi collocate questa scena sullo sfondo dell'eternità, ricordando: " noi siamo entrambe anime che giocano i propri ruoli", sembrerà così insignificante prendersela tanto. Inoltre, vedendo ogni momento come parte di una formazione di vita, sarà un'eccellente possibilità per trattare la vostra irritazione. Irritazione contro confusione .... entrambi avete bisogno di cambiare. Il punto di partenza di ambedue le debolezze è lo stesso: essersi dimenticati chi siamo e allontanati dalla sorgente di potere che è Dio.

5 - IL POTERE DI DISCERNERE

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Da osservatori distaccati potete realmente comprendere cosa sta succedendo intorno a voi. Per comprendere gli altri, gli eventi ecc... occorre distinguere ciò che vero da ciò che è falso. Un gioiello falso può brillare più di un vero, ma non lo è.
Vari aspetti importanti:
1. Discernere implica contestualizzare una situazione, perché se non collocata nel suo contesto può cambiare colore e significato.
Ogni volta che tirate fuori qualcosa dal suo contesto, cessate di comprenderlo e, inevitabilmente, iniziate a deformarlo. Per esempio, una mosca su un muro è solo una mosca sul muro. Se togliete la mosca dal muro e la mettete sotto ad un microscopio, la stessa mosca ora sembra un mostro. Nello stesso modo tutte le situazioni succedono nel contesto della loro storia, del loro impatto sul presente e delle loro future implicazioni o ramificazioni. Il passato, presente e futuro sono lo sfondo di ogni avvenimento. Solo su questo sfondo, il significato reale degli eventi spicca per essere percepito.
2. Discernere è adottare la migliore prospettiva possibile. E' la prospettiva olistica, quella che vede le connessioni e le inter-relazioni tra tutti i diversi "ingredienti" nelle situazioni. Senza una prospettiva più ampia vi fisserete sul dettaglio o solo sul proteggere il vostro interesse personale.
La comprensione è il risultato dell'essere osservatore e partecipante allo stesso tempo. E' l'unico modo per garantire che la felicità non scompaia in nessuna circostanza.
3. Discernere è vedere il valore intrinseco delle situazioni. Nessuno è di per se stesso cattivo. Ciò che è interpretato come "cattivo" è in realtà solo una debolezza, cioè la degenerazione di una qualità che ha perso la sua energia originale. Con questa consapevolezza è possibile avere una prospettiva diversa rispetto ai difetti degli altri. Ci sono solo forme di virtù indebolite e mal dirette.

Tutti i poteri, come dice la parola stessa, sono espressione di forza di volontà, di capacità profonde e di saggezza, ma vanno saputi usare al momento giusto. Se la situazione richiede tolleranza e pazienza e voi usate il coraggio di affrontare, non funzionerà pur avendo applicato un potere. Viceversa se dovete affrontare e invece, per paura o altro, applicate una buona dose di pazienza, sarà fuori luogo e quindi priva di efficacia.
Perciò il potere di discernere ci insegna che, oltre ad avere ritrovato i propri poteri interiori, oltre al comprenderli, occorre sapere cosa usare quando.

 

6 - IL POTERE DI DECIDERE E/O GIUDICARE

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La bilancia è il simbolo del giudizio. Le decisioni dipendono da un'accurata valutazione delle variabili coinvolte. E' necessario porre il peso equivalente in entrambi i piatti, ma il fulcro è l'asse centrale attorno alla quale le cose vanno giù o su. Se c'è stata una buona introspezione, una buona osservazione distaccata e una buona dose di tolleranza e flessibilità, avrete raggiunto un bel punto di equilibrio: non troppo coinvolti né troppo distaccati, non troppo materiali, ma neppure troppo astratti o idealisti. E' necessario saper giudicare il resto del mondo e, con altrettanta imparzialità, anche le proprie motivazioni, azioni e i loro effetti. Spesso si è giudici degli altri e avvocati del se. E' facile criticare confondendo questa brutta abitudine con la necessità, intrinseca e sana, di valutare e giudicare. Ma il potere di giudicare e decidere non ha niente a che vedere con la pessima abitudine a pensare a tutto e a tutti, ficcando il naso anche negli affari degli altri. La critica è spesso una reazione che pertanto implica uno stato emotivo alterato di sottofondo. L'ego è stato colpito e forse... affondato! Invece giudicherete e prenderete l'adeguata decisione quando è il vostro ruolo, di genitore, di educatore, di guida o coach, di compagno e amico ...sarà condotto con una mente lucida, un cuore pulito e senza tornaconto alcuno. Ecco perché il mestiere del giudice è tutt'altro che facile.
Questo punto di equilibrio vi prepara ad agire. Veramente, il motivo per cui le decisioni sono deboli è che spesso non le preparate bene. Se la decisione è chiara, avrete la piena responsabilità di passare dalla decisione all'azione.

7 - IL POTERE DI AFFRONTARE

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La paura è sicuramente un grande killer dell'auto-rispetto. La comprensione delle dinamiche interiori e delle implicazioni karmiche, prevede che non abbiate paura di niente, tranne che di voi stessi. Non c'è nessuna minaccia nelle circostanze esterne più grande del proprio auto-sabotaggio. Auto sabotaggio vuol dire essere in balia dei capricci degli altri, del mondo, e pensare che è colpa loro. In realtà ciò vuol dire essere solo impreparati.
Fare le vittime allontana dalla realtà. Questo è il più grande auto sabotaggio, Intrappolati nelle vostre debolezze. Come un ascensore bloccato tra due piani. Tutto questo perché voi non vi siete preparati abbastanza per agire in modo decisivo e responsabile. Non c'è realmente nessuna difficoltà tranne quella che voi create per voi stessi. C'è solo una successione di diverse situazioni, ciascuna delle quali richiede un'adeguata risposta. Questa respons-abilità (abilità nel rispondere) misura il proprio livello di spiritualità.

In india dicono: meglio essere una leonessa coraggiosa che una capra timida!

 

8 - POTERE DI COOPERARE

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E' l'ultimo della lista perché richiede la presenza degli altri sette. Il primo aspetto di cooperazione è rivolto al se ed è proprio guardarsi per quello che uno è. Perdonare è la massima cooperazione con gli altri, tollerare le loro debolezze e aiutarli ad esprimere il loro meglio. Facilitare la crescita di qualcuno, smussare gli angoli di bisticci interminabili, mediare per essere fautore di pace .... tanti modi per cooperare.
Se le proprie risorse come il tempo, l'energia fisica, il pensiero (energia mentale), risorse economiche, ecc... se le risorse che ognuno si trova ad avere a disposizione, vengono usate con parsimonia e buon senso, saranno sempre disponibili nella forma di ricchezza, salute e benessere.
Questo principio di vita, semplice e inderogabile, è spesso dimenticato.
Quando si cessa di essere maestri, allora si diventa schiavi. Se buttate via questi tesori, non potrete aspettarvi la loro collaborazione. Sarà allora inevitabilmente presente, e l'anima inconsciamente lo sa, un senso di insicurezza, paura e precarietà.
Se agite per un vostro interesse personale o con molto ego, i vostri talenti e specialità, creeranno gelosie e critiche negli altri. Se voi agite in un modo cooperativo, con il beneficio degli altri nella mente, quegli stessi talenti e specialità, non solo ispireranno la cooperazione degli altri ma daranno a loro anche un indice di riferimento con il quale valutare i loro sforzi. Diventa un piacere condividere con gli altri l'intero processo dell'imparare insieme.

Essere uguali, dentro e fuori, è una qualità molto ambita: l'autenticità. Questa naturalezza è il presupposto migliore per avere cooperazione, non solo degli altri, ma anche dal tempo e dalle circostanze. Percorsi che erano chiusi immediatamente si aprono per lasciarvi passare.

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Commenti

Icona utente Raja Yoga il 27/09/14
Caro Manuel, si dice che i poteri siano 8 ma sono ben di più, otto rappresentano quelli di immediato utilizzo, nelle sfide di tutti i giorni. E ognuno di questi è un proseguo del precedente: si inizia con l'introspezione che ci rende onesti, poi la capacità di lasciar andare quello che è di troppo e cominciare un processo di guarigione perdonando e pulendo il cuore. Allora tollerare diventa più facile e con la tolleranza viene la capacità di essere accomondanti e la chiarezza di un buon discernimento. Quando meno pensieri viaggiano nella mia mente, più chiara e lungimirante divento. Decidere è anche un'arte. Ogni potere potrebbe essere chiamato un'arte dello spirito. Il coraggio di affrontare e l'umiltà e la forza di cooperare chiudono il cerchio in bellezza dando all'anima la soddisfazione di crescere apprendendo anche dagli errori. I poteri inziano con l'attitudine di essere sempre rivolti al se, in contrapposizione alla tendenza molto comune di guardare gli altri, pensare male degli altri, parlare degli altri... vivere in funzione di altri. Questo è ciò che ci ha tolto potere. Cosi si inizia: inverti l'energia del pensiero, comincia a riscoprire il tesoro che hai dentro,perchè quel tesoro è fatto di gemme, ovvero dei tuoi poteri. Saluti Antonella
Icona utente Manuel Baratelli il 27/07/14
questo articolo e molto interessante ma avrei una domanda Come si fa a sviluppare tutti 8 i poteri?... yoga?

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